Quattro stagioni 2009
Oswald Spengler disse una volta che il mondo antico stava morendo senza nemmeno rendersene conto : poté godere di ogni giorno, anche dell'ultimo, come fosse dono divino. Il nostro dono è conoscere il nostro destino. La nostra civiltà morirà consapevolmente, egli disse, e ogni gradino verso la decadenza sarà monitorato come un paziente tenuto in osservazione da un medico esperto.
Finestra sulla natura
E' ovvio che questi sono gli ultimi esseri umani nelle loro città e nei loro villaggi, dopo di loro arriverà la foresta.
Questa è una casa dove un'anziana signora ha vissuto fino alla scorsa estate. Lei è morta e la sua casa è vuota, tutto ancora è intatto. Nel giro di un paio d'anni sembrerà una casa fantasma.
Noi chiamiamo questa stagione “autunno dorato”.
A un'osservazione ravvicinata si nota una sorta di personaggio di Halloween alla finestra. In realtà non c'è nessuno, questo è un villaggio sperduto, senza dubbio morto.
Questi funghi sono come quelli dell'esplosione della bomba atomica, ma in miniatura.
Cos'è che spinge la gente a vivere a Chernobyl? E' la speranza che le persone torneranno nei luoghi abbandonati. Quando mi reco in varie aree di Chernobyl parlo con la gente e ascolto sempre la stessa storia che tutta la terra è già venduta e che i monaci stanno per ripopolare l'area e che il governo progetta di costruire nuove città e che la radiazione se n'è andata...
Ogni volta che passavo da questo posto mi fermavo per guardare chiedendomi quanto a lungo questa chiesa del XVIII secolo avrebbe resistito senza gente. Fui molto triste quando scoprii che non esisteva più: bruciò a causa di un fulmine. Ciò che vedo è che la gente spera a dispetto della realtà e che ci sono sempre meno di quelli che sperano di vivere