Domenica 19 gennaio presidio contro Borghezio e le camicie verdi
contro la privatizzazione
per bloccare gli sfratti per la riappropriazione delle case sfitte.
LA LOTTA PER LA CASA NON HA COLORE
Milano: mercoledi' 8 gennaio nel quartiere popolare di S.Siro si e' assistito a una parata squadrista targata Lega Nord.
Obbiettivo dell'operazione una coppia di immigrati colpevole di aver occupato uno degli oltre 3500 appartamenti di proprieta' pubblica lasciati sfitti per anni da Aler e Comune.
Per qualche ora, una cinquantina di leghisti ha presidiato la casa occupata, condannando e infangando pubblicamente il fatto: la casa era sfitta da circa un anno e non appena lasciata da una donna anziana, come propagandato da media ed esponenti politici nei giorni seguenti.
Attraverso una falsificazione dei fatti e' stata alimentata una campagna razzista di criminalizzazione nei confronti delle migliaia di occupazioni di appartamenti pubblici presenti in citt: unica risposta che molti hanno trovato di fronte al sempre piu crescente bisogno abitativo.
Il giorno seguente, allo stesso indirizzo:si assiste ad un'azione fascista capeggiata dal vecchio camerata Borghezio (ex militante di estrema destra negli anni '70); un gruppetto di soldati padani si presenta prepotentemente alla porta dell' abitazione: partono minacce e tentativi d'irruzione; solo l'intervento di alcuni esponenti del comitato per il diritto alla casa e del sicet riesce ad impedire che la situazione degeneri ulteriormente.
Ricordiamo che uno dei risultati di questa "eroico" gesto e' stato il procurare un aborto spontaneo alla donna che si trovava all'interno dell'abitazione.
Non contenti, i leghisti, nei giorni seguenti rivendicano l'accaduto e si dichiarano pronti a mettersi in gioco anche fisicamente per risolvere la piaga dell'abusivismo in citta': attaccano a mezzo stampa le istituzioni, in particolare la prefettura, per la loro presunta inefficienza in campo repressivo, indignati per le otre 3000 occupazioni di Milano.
Si dimenticano pero' di dire che esistono altrettante case sfitte mai assegnate: questa e' la vera vergogna; altro vuoto di memoria riguarda i tempi biblici di assegnazione (per una media di 10 anni di attesa) e le decine di migliaia di persone in graduatoria costrette a subire il caro affitto del mercato privato che domina a Milano.
E' essenziale sottolineare che i protagonisti del blitz di S.Siro appartengono agli stessi partiti che gestiscono le politiche sociali di questa citt; politiche che hanno prodotto il degrado e la miseria in cui viviamo nelle periferie, usati, poi, per legittimare campagne sulla sicurezza dei cittadini, potenziare il controllo sociale e la militarizzazione dei quartieri.
Due esempi tangibili che ci vengono in mente sono: la videosorveglianza (su S.Siro incombe un progetto di circa 29 telecamere) e i poliziotti di quartiere gia' in 1500 unit.
Contemporaneamente stanno accelerando il processo di privatizzazione dei residui di patrimonio edilizio pubblico (gia' 8000 appartamenti sono passati nelle mani dei privati). Gli effetti collaterali di questa svendita saranno:
aumenti graduali dei bollettini d'affitto, gia' lievitati sotto la voce "spese", che, nel giro di pochi anni, si parificheranno ai prezzi degli affitti privati; una vera e propria espulsione urbana per tutti i soggetti con redditi medio-bassi.
Quando i poveri diventano sempre piu' numerosi e pi poveri, chi fomenta l'odio razziale s'inserisce ad arte per dividere un fronte che se piu' unito e organizzato rappresenterebbe un problema per i piani di esclusione sociale portati avanti dalle istituzioni politiche ed economiche.
FUORI IL RAZZISMO DAI QUARTIERI COSTRUIAMO RETI DI SOLIDARIETA'
Presidio: domenica 19 gennaio ore 10:30 p.zza Monte Falcherone 3
RIAPPROPRIAMOCI DELLE NOSTRE CASE, RESISTIAMO AGLI SFRATTI
COMITATO DI LOTTA PER LA CASA