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LA SPORTIVITA' NON ABITA A ROSAMARINA

 

Questo è l'episodio accaduto a Brindisi, Campionato Provinciale 2000.

Incontro: Licciulli-Schachter, 12/2/2000, 7° turno

Entrambi i giocatori sono negli ultimi 5 minuti; Schachter è in vantaggio di circa 3 minuti, al bianco ormai pochi secondi. La posizione è un finale con due pedoni e torre per il bianco (Licciulli) e di un pedone e torre per il nero(Schachter).

Bianco: Rb3, Tf6, Pa3, Pb4;  Nero: Rc6, Tg2, Pb5

In questa posizione il B ha dato  tre-quattro scacchi al re nero che faceva su e giù cercando di non ripetere la posizione, ma ormai era condannato allo scacco perpetuo in quanto avanzando il re avrebbe perso il pedone e quindi la partita.  Intanto, invocando un arbitro che non c'era (Giorgio Perrone se n'era già andato) al B cadeva la bandierina e, dopo un consulto telefonico, veniva assegnato il punto al N, che minacciava un clamoroso ricorso in caso fosse stata assegnata la patta!

In tale posizione, dopo i ripetuti scacchi, l'arbitro avrebbe dovuto assegnare la patta?


AFFIDIAMO LA RISPOSTA A MAURIZIO MASCHERONI (Candidato Arbitro Nazionale, nonché MI)

(per quieto vivere nei confronti del presidente Marcello Perrone e di tutto l'ambiente scacchistico brindisino, non gli è stato comunicato il particolare che l'arbitro era assente, né i nomi e il luogo dell'accaduto).

 

Suppongo che il Bianco avesse chiesto la patta per l'art.10.

Io l'avrei data. Non mi sembra che il Nero stia facendo nulla per vincere e inoltre il Nero non può nemmeno vincere.

Le risposte a quesiti come questo hanno il potere di apparire come un ricorso in appello e credo siano utili soprattutto per i giocatori. Penso sia un contributo notevole, insieme al nuovo sito del Settore Arbitrale, alla migliore conoscenza del regolamento ed anche a una più tranquilla armonia nei tornei.

E' un caso da art. 10 (QPF) e giusto per 'pepare':

il giocatore in vantaggio di tempo sta sforzandosi di vincere la partita? 

Pare che subisca ripetuti scacchi...

Esatto. Non sta cercando di vincere. Se il Nero volesse "dimostrare" all'arbitro che sta cercando di vincere dovrebbe "mollare" il pedone e poi mettersi a fare chissa' quali manovre con la torre, ma l'arbitro non ci cascherebbe :

- Puo' vincere con i normali mezzi?

No, anche se nessuno mi ha ancora chiaramente spiegato cosa siano i "normali mezzi" :

- Per quanto mi riguarda, mi fido del mio giudizio personale: in questa posizione il Nero non puo' vincere, nemmeno a cannonate ...

Si e' parlato di ripetizione di posizione. I due non stilavano il formulario e gli assistenti arbitrali non sono riusciti a seguire le frenetiche mosse. Con quale criterio si deduce una triplice uguale posizione, davanti a un'asserzione in tal senso del giocatore in svantaggio di tempo?

In questo caso mi sembra che valga di piu' l'art. 10 puro e semplice.

Comunque, la triplice posizione dovrebbe essere dedotta dai formulari che arbitro e assistenti avrebbero dovuto compilare. Se non ci sono riusciti ... puo' essere un problema: la richiesta di patta per ripetizione di posizione deve essere fatta da uno dei due giocatori (in questo caso il Bianco),  non puo' essere assegnata dall'arbitro "d'imperio". In questo caso, davanti alla richiesta del giocatore, l'arbitro deve cercare di ricostruire le ultime mosse per accertarsi del fatto: alla fine prendera' una decisione in base al suo miglior discernimento ...Questo caso specifico, comunque, mi sembra facilmente risolvibile con l'art. 10.

 

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