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Campagna Mondiale contro gli alimenti transgenici

 

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Associazione Ambientalista  Primula Verde

aderisce a:

 

La Stampa

 

 

Appello contro la brevettazione di organismi viventi e la privatizzazione delle risorse genetiche

Campagna per un Comune Antitransgenico

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Una proposta concreta: azzerare l'IVA sull'acquisto dei prodotti biologici.

Il fenomeno della mucca pazza ha di certo una qualche
relazione con i meccanismi economici voluti dagli allevatori e imposti dalla
Unione Europea ai cittadini europei.

La Politica Agricola Comune attuale è basata sui sistemi compensativi che
prevedono l'acquisto da parte della Unione Europea delle eccedenze di carne,
di latte e dei cereali a prezzi prefissati. Questa politica era stata
introdotta dopo la guerra per conseguire la autosufficienza produttiva
agricola e per sostenere i redditi degli agricoltori/allevatori.

Dagli anni '70 la autosufficienza produttiva è stata conseguita e si sono
prodotte eccedenze sempre maggiori di carne e latte pagate con i soldi dei
consumatori. I consumatori con l'IVA sugli acquisti, pagano infatti le
eccedenze produttive degli allevatori della Unione Europea.
In presenza di un meccanismo che "premia" le eccedenze, gli allevatori hanno
puntato sempre di piu' su un sistema industriale di allevamento a veloce
crescita e a immediato profitto. Le farine animali per la alimentazione del
bestiame permettevano risultati di crescita degli animali e l'entrata nel
circolo produttivo carne/latte più velocemente del bestiame allevato con
mangimi tradizionali.

Il trasferimento dei redditi dai consumatori agli allevatori è automatico
sulla base della presente legislazione fiscale IVA e dei sistemi
compensativi.

Per assurdo, coloro che fanno una scelta di consumo biologico, in presenza
di un costo alla base dei prodotti più elevato degli analoghi prodotti
alimentari non-bio, vanno a pagare un totale di IVA maggiore di quella
pagata sui prodotti alimentari industriali; l'IVA viene poi redistribuita
nel circolo della produzione agricola e di allevamento eccedentaria e torna
ad alimentare fenomeni di produzione e sanitari che sono all'origine della
mucca pazza e di tante altre situazioni al limite dell'epidemia.

ALCUNE PROPOSTE CONCRETE:
- Ridurre/azzerare l'IVA sull'acquisto dei prodotti biologici.
- Destinare una percentuale dell'IVA ai progetti agricoli/allevamento
biologici
- Aumentare l'IVA sui prodotti non-biologici, anche solo dell'1%.

Il biologico è possibile ed è il futuro della alimentazione (e del
business).
 

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