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Il controllo mondiale della produzione alimentare Gli USA sono da sempre i paladini del neo-liberismo, della globalizzazione e della "deregulation". Con tali termini, si indicano il complesso di politiche nazionali ed internazionali e delle conseguenti azioni finalizzate ad agevolare il libero flusso di capitali e merci e l'abbattimento di barriere doganali e legislative che impediscono tali flussi. Per gli USA, i termini globalizzazione e "deregulation" sono validi se applicati a nei confronti dei paesi concorrenti, ma tali termini perdono valore quando entrano in conflitto con gli interessi diretti americani. Nel caso specifico delle produzioni degli alimenti OGM, la amministrazione USA concede generosissimi contributi ai produttori di soya OGM pari a $192 alla tonnellata mentre, si badi bene, il prezzo medio di vendita è di circa $155; inoltre, le ditte Biotech posso attingere ai crediti all'esportazione garantiti dal governo USA e ad altre condizioni di prestito favolose e a tassi d'interesse stracciati. Tutto questo altera profondamente i caratteri della competizione mondiale tra i prodotti OGM e i cereali non trattati con tecniche biotech. I prodotti OGM vengono conseguentemente svenduti a livelli di prezzo inferiori al costo, vincendo qualunque tipo di confronto di prezzo con i cereali non modificati. Naturalmente, il principio della "libera concorrenza" applicato agli alimenti OGM, così come viene interpretato dagli USA, assume un carattere del tutto innovativo. Il WTO e gli OGM Una volta conseguito un vantaggio economico dei prodotti OGM grazie all'interessamento e ai regali (contributi) fatti all'industria biotech a spese del contribuente americano, il passo successivo della penetrazione commerciale è affidato al ruolo svolto dal WTO. Finalità ufficiale del WTO è quella di abbattere tutte le barriere doganali e fiscali che impediscono la libera circolazione di capitali e di merci. In realtà, il WTO è l'organismo/accordo promosso dagli USA per dare una parvenza di legalità alle pressioni e alle guerre di conquista commerciali scatenate nei confronti dei paesi non allineati con i diktat di Washington. Il fallimento della riunione del WTO del dicembre scorso di Seattle è stato dovuto agli insanabili contrasti tra gli USA e i paesi satelliti da una parte, e il Resto del Mondo, compresa la Unione Europea, dall'altra. I contrasti riguardavano tra l'altro il livello di liberalizzazione dei mercati e la eventuale protezione da accordare alle economie fragili dei paesi poveri. In questo momento, per gli USA è fondamentale ristabilire la autorità del WTO in funzione dei propri interessi di penetrazione commerciale. Gli sforzi del governo USA puntano tutto sul rilancio del WTO e sul raggiungimento di accordi che consolidino l'enorme vantaggio tecnologico e finanziario delle imprese di interesse statunitense. Pesce grosso mangia pesce piccolo Una volta assicurata la vendita a prezzi di dumping (sottocosto) di prodotti contenenti OGM nei paesi poveri , il passo successivo da parte delle ditte transnazionali è quello di imporre il prodotto OGM non solo attraverso i canali commerciali ordinari, ma anche e soprattutto attraverso l'eliminazione della concorrenza delle ditte sementiere locali tramite la loro acquisizione e il loro controllo finanziario e commerciale. Le stesse aziende locali, in possesso del controllo quasi totale della commercializzazione sementiera, una volta passate sotto il controllo dei giganti biotech Dupont-Monsanto-Novartis-AstraZeneca, hanno poi provveduto a modificare geneticamente alcuni caratteri delle sementi e a brevettarle come invenzioni. Distruzione della bio-diversità Il passo successivo operato dalle ditte sementiere locali passate sotto il controllo del biotech è stato quello di ritirare dal commercio la quasi totalità delle sementi precedentemente commercializzate, imponendo una sostanziale monocoltura OGM in aree storicamente ricche di bio-diversità alimentare. Con le nuove sementi OGM vanno naturalmente i diserbanti e i pesticidi prodotti dalle stesse ditte sementiere o da società collegate facenti capo alla stessa casa-madre. La brevettabilità delle sementi Il controllo alimentare è completo se si considera che i contadini, a differenza del passato, questa volta non avranno la proprietà e la disponibilità assoluta delle sementi. E' infatti vietato dalle condizioni di vendita delle sementi il riutilizzo di parte deLl raccolto per la semina dell'anno successivo. La particolare natura di "scoperta" riservata dalla legislazione americana e da quella internazionale (in parte ancora da definire) alle sementi biotech, permette al produttore di imporre all'acquirente di NON riutilizzare le sementi per raccolti successivi. Per fare un esempio che permetta di comprendere meglio il nuovo rapporto che si instaura tra ditta sementiera e contadino, si pensi al contratto di utilizzo di un software per computer, la cui proprietà rimane sempre al produttore L'acquirente della licenza del software (e degli alimenti OGM) ha diritto all'utilizzo del bene entro i limiti definiti dal venditore. Attraverso le fasi precedentemente illustrate, si sarà compiuto il controllo della produzione alimentare. Principali effetti del controllo alimentare tramite la produzione e la commercializzazione degli alimenti GM sono: 1) la completa dipendenza alimentare di intere popolazioni da pochi centri di affari; 2) distruzione della biodiversità alimentare e di culture agricole; 3) rilascio nell'ambiente di spezzoni di genoma e cross-impollinazioni selvagge; 4) inquinamento da irrorazione generalizzata di super-pesticidi; 5) alterazione definitiva degli equilibri ambientali; 6) desertificazione dei suoli marginali. 7) emarginazione di piccoli agricoltori che andranno ad ingrossare il numero di derelitti che affollano le periferie di megalopoli in paesi sottosviluppati; 8) accentuazione di fenomeni immigratori; 9) spaventosi conflitti sociale, guerre, malattie; 10) trasferimento di ricchezze enormi dai poveri ai ricchi del mondo; 11) Game Over E voi, Kennedyte?
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