Isole Kornati... medioevo mitico, o qualcosa del genere.
La guerriera elfa Fantaghirò e l'amica druida umana (ma che sia
unaumana e' difficile capirlo, osservandone il cappuccio) Alanadin
vedono non lontano da riva diversi resti di imbarcazione. Aggrappati ad
alcuni dei relitti, trovano tre umani che mettono in salvo. Questi si rivelano
essere il timoniere della nave, (il possente dunedain Rosto Kune, detto
il Boscoscuro), un tipo minuto (il maestro d'armi Fox), ed un predicatore
(lo spiritato Savonarola, portatore della reliquia di Lazzaro).
Lascio a voi immaginare l'entusiasmo delle due dopo aver realizzato
la natura di quest'ultimo naufrago. I tre erano in viaggio su una
nave diretta alle isole dell'Ovest, quando, così d'amblè,
un mostro marino è saltato fuori, a morso la nave spezzandola in
due, e si è pappato quasi tutti gli occupanti..... Parlando con
le due tipe (o meglio, dal loro punto di vista, con l'elfa e con
Alanadin, la cui natura non è chiara), vengono a sapere che su quest'isola
vivono alcune decine di elfi, e che nella parte opposta dall'isola sorge
un fortino umano, comandato da un conte, che funge da scalo strategico
per navi militari e mercantili. Tuttavia, i rapporti fra gli elfi e gli
umani del fortino, sono sporadici e tutt'altro che amichevoli. Mentre discutono,
un elfo si avvicina quatto quatto a Fantaghirò, sussurrandogli che
il “Visionario” (una sorta di elfo veggente) ha parlato di “stranieri venuti
dal mare che porteranno il cambiamento”, ma nessuno ha saputo interpretare
la frase. L'elfo si dilegua subito, ma la sua venuta non è passata
inosservata a Fox, che decide di seguirlo, a sua volta tallonato dalla,
ora ancor più sospettosa, Fantaghirò. L'inseguimento termina
all'entrata di una piccola caverna.
Fox vi si addentra, ma l'oscurità lo ferma. A sua volta entra
Fantaghirò (conscia che si tratta si una delle entrate per la casa
dell'amico), ma subito avverte un segnale elfico di pericolo. Passano
pochi minuti e la caverna crolla. Fox e Fantaghirò fanno appena
in tempo ad uscire. E andare a ricongiungersi con gli altri. Infine Fantaghirò
e Alanadin acconsentono a mostrare agli altri la via per il fortino. Tuttavia
decidono di prendere tempo, conducendoli su tortuosi sentieri. Durante
una pausa, mentre Savonarola è intento a meditare, il gruppo avverte
dei rumori provenire dalla boscaglia. Riconoscono tre soldati del fortino,
uno dei quali regge un grosso fagotto. Senza aspettare consulti Rosto Kune
si lancia all'attacco, seguito da Fox.
La battaglia è breve, grazie anche all'aiuto delle frecce di
Fantaghirò e alla magia di Alanadin: alla fine un soldato giace
in una
pozza di sangue, mentre un'altro è a terra conle gambe fratturate
e il terzo è intrappolato dalle radici che sono emerse dalla terra.
Nel fagotto, Fantaghirò riconosce il Visionario svenuto e malconcio.
Rosto interroga i soldati minacciandoli col “punteruolo del buon consiglio”
ed ottiene l'effetto voluto (forse aiutato dall mazza chiodata che teneva
nell'altra mano). dai soldati vengono a sapere che il generale (il braccio
destro del conte) ha ordinato loro di rapire il visionario. Il generale
pare che sia un mago, oltre che un guerriero, e ha accennato ad un “momento
particolare”. Non appena apre gli occhi, il visionario vede Fox e Rosto,
e comincia a ripetere ossessivamente “il cambiamento! il cambiamento!”
fino a svenire di nuovo. Frattanto, Nei suoi sogni, Savonarola si vede
bussare di continuo al fortino, senza esito....
Si è perso parecchio tempo, e il gruppo riceve una nuova visita:
tre elfi, il cui leader è un'elfa bionda di nome Maeve. Erano per
l'appunto a caccia degli umani che avevano rapito il Visionario, e ucciso
l'amico incontrato poche ore prima. Aggiornata sulla situazione, Maeve
afferma che a suo avviso potrebbe essere tempo di passare al contrattacco
verso il fortino, e che vedrà di convocare un raduno elfico per
la notte stessa, al cerchio di pietre. Raduno, a cui tuttavia il predicatore
non verrà invitato.Al raduno intervengono anche Fox e Alanadin,
la quale propone agli efli un attacco,. onde creare un diversivo. Quindi
per un piccolo gruppo sarà possibile intrufolarsi nel fortino, prendere
le navi e tagliare fuori gli umani. La proposta viene discussa, tuttavia
solo un piccolo gruppo di elfi sembra favorevole, e quindi viene respinta.
La cosa viene riportata agli altri membri del gruppo, i quali appaiono
scoraggiati. Tuttavia Savonarola racconta loro l'ultimo sogno: egli bussa
al fortino, il portone viene aperto ed escono due file di soldati, che
lo ignorano, e lui entra!
Il mattino dopo passa facendo ulteriori piani, finchè di nuovo
incrociano Maeve, in compagnia di un altro elfo. Ella annuncia che i soldati
hanno compiuto una nuova sortita, rubando la Lancia Rossa, un oggetto magico
i cui poteri sono ignoti agli stessi elfi. Meave stava appunto dando la
caccia ai ladri, che ritiene siano nelle vicinanze. Il gruppo si unisce
nelle ricerche, che in breve danno buon frutto. Trovati i tre soldati,
la battaglia non presenta particolari difficoltà, e Fox recupera
la Lancia Rossa, affermando di volerla usare una volta nel fortino. Maeve
acconsente con un'espressione indecifrabile.Si decide dunque per la notte
l'assalto al fortino, con l'obiettivo principale di recuperare una nave.
Maeve assicura il suo aiuto, e quello di alcuni (pochi) altri elfi.
La notte, inizia Alanadin a creare un diversivo: fa appello alla sua
magia per creare l'illusione di un incendio nei boschi sovrastanti il fortino.
La cosa attira l'attenzione delle sentinelle. Subito Savonarola si presente
bussando alle porte del fortino,
accompagnato da Rosto Kune e Fox.
- Aprite al portatore della reliquia di Lazzaro!
le porte si aprono facendo uscire una decina di soldati. Il comandante
fa cenno a Savonarola di entrare. Insospettito dai due accompagnatori,
che Savonarola pretende essere i suoi chierici, mette a ciascuno un soldato
alle costole, ma li lascia entrare. Non vista, Fantaghirò si intrufola
a sua volta. I soldati si dirigono verso il focolai di incendio, che appare
loro alquanto strano. Non torneranno indietro. Il segnale di attacco viene
dato. Frecce cominciano a partire in direzione del fortino, mietendo
le prime vittime. Qualcuno sulle mura pare conoscere la magia, dato
che che strane luci cominciano a formarvisi. Ma nel bosco, in mezzo al
finto incendio. Maeve ha cominciato a cantare. E si sente il tonfo del
corpo di un mago che cade dalle mura. All'interno, Savonarola eleva la
reliquia di Lazzaro, arringando i soldati..... e convincendone numerosi
a passare dalla sua parte!
Intanto, Fox e Rosto si liberano dei rispettivi guardiani, anche se
Rosto viene ferito seriamente dal suo.
Fantaghirò punta al locale dovo tengono il combustibile, guardato
da due soldati. Pochi istanti dopo sono due frecce dell'elfa li fanno crollare
al suolo, permettendole così di tirare una torcia all'interno, e
di innescare un principio di incendio (questa volta reale). Purtroppo per
lei, le due guardie non erano morte, e da terra riescono ad afferrarla
e atterrarla.
Finalmente, dal suo alloggio esce il generale inca++ato nero, sfodera
le propria spada luminosa , e si avvicina all'agitatore di folle. Alcuni
fedeli difendono Savonarola, e vegono falciati via dal generale, che ormai
si trova di fronte al predicatore, deciso a tagliarlo in due (visto che
la vicina reliquia gli disturba gli incantesimi) quando una Lancia Rossa
lo sfiora alle spalle. Il
generale si volta e si trova a fronteggiare Fox.
Alanadin, non avendo più da tenere in piedi il finto incendio,
decide di penetrare nel castello, passando attraverso (letteralmente) la
porta principale. Per prima cosa raggiunge Fantaghirò, aiutandola
a liberarsi dall'abbraccio poco gradito, poi rivolge al malconcio Rosto
Kune le sue cure. Lo scontro fra Fox ed il generale sembra volgere a favore
di quest'ultimo, ma Savonarola decide di tentare il tutto per tutto: tocca
la schiena del generale con la reliquia. L'effetto sul mago supera
le aspettative: il generale cade a terra ustionato... e viene calpestato
dai soldati incitati dal predicatore.
Tutto sembra volgere a favore del gruppo, quando da un balcone si sporge
il conte, che richiama all'ordine i suoi. La maggior parte dei soldati
sono confusi, ma alcuni, su ordine di Savonarola, si muovono per catturarlo.
Il conte punta il suo bastone in direzione del sacerdote, ed un dardo parte
dal bastone piantandosi nel petto del bersaglio.
Tutto si ferma per un istante... Poi Savonarola estrae prima il dardo,
quindi la bibbia che teneva sotto la veste. Inutile dire che in quel momento
la battaglia e' finita.
Il conte viene catturato, e grazie al punteruolo dle buon consiglio
di Rosto prende la via dell'esilio. Fox si appropria della spada del generale,
e sale sulla nave che Rosto Kune ha requisito ai soldati.
Quanto al fortino... viene più meno preso in consegna da Savonarola,
che intende farne una sorta di convento... cominciando a parlare di un
ordine di paladini. Al posto della bandiera, vien issata la reliquia di
Lazzaro. E, naturalmente, viene ordinato di lasciare in pace gli elfi.
Il Cambiamento è giunto.