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La Tregua di Elasta


Avventura di comitato per 6-10 persone nell'ambientazione di RidAr.


La situazione politica preesistente

Valta è una delle nazioni più potenti del mondo, erede di quell'impero che alcuni secoli fa controllava l'intero continente. Attualmente è una repubblica oligarchica, con il potere esecutivo affidato ad un console (eletto per 5 anni) controllato dal senato (circa 150 membri, a vita).

Ed est di Valta c'è l'oceano. A sud nessuna entità politica particolarmente forte, ma solo piccoli stati o città-stato, oltre a qualche piccolo e duro regno orchesco.

A ovest, con una bassa catena montuosa a far da confine naturale, il regno feudale di Ytheen. Si tratta di un regno costituito circa tre secoli fa proprio in funzione antivaltese, riunendo 7 piccoli stati. Le guerre con Ytheen in passato si sono sempre risolte in un nulla di fatto, e da circa un secolo Valta e Ytheen sono in “tregua permanente”.

A nord vi sono numerose città stato, ma ancora più a nord (a circa 3 giorni di cavalcata dal confine) si incontra il turbolento regno di Veissdrah. Questo è il classico regno barbarico legato a doppio filo al suo re, l'abile condottiero Siferval. Simili regni sono già sorti in passato: grande espansione prima e rapida dissoluzione dopo la morte del leader.

Un problema recente è stata la costituzione della “Lega delle 4 città”. Quattro delle città stato lungo il confine valtese hanno stretto un'alleanza militare, e hanno scelto un noto capitano di ventura, Rikos, come capo militare. Proprio contro una di queste città (Elasta) si è svolta la campagna del generale Crovus.


La campagna del nord

E` una pratica abbastanza comune in Valta, che le campagne militari vengano decise per iniziativa dei condottieri, con il semplice nulla osta del console. In particolare due lunghe campagne sono state fatte negli ultimi anni: una nel sud al comando del senatore Lucius Kleitus, e una nel nord, sotto gli ordini del generale Rellus Crovus. Non sarebbe una novità che un condottiero vittorioso diventi console alle successive elezioni, ed infatti Kleitus e Crovus apparivano i più probabili candidati alla successione.

La campagna del sud ha riportato alcune interessanti conquiste, ma Kleitus si è mosso piuttosto lentamente. La campagna del nord ha riportato dapprima alcune brillanti vittorie (con la conquista di una paio di città), ma le cose sono cambiate con l'assedio della città di Elasta.

Dopo alcuni giorni di assedio si è svolta la prima vera battaglia, e nonostante la superiorità numerica, è risultata in una dura sconfitta per le forze valtesi, con addirittura il generale gravemente ferito e fatto prigioniero.

Il pretore locale ha spedito immediatamente sul posto il tribuno civile (ma con esperienza militare) Faximus per gestire la situazione, forse non considerando i pessimi rapporti esistenti fra lui e il generale.

In ogni caso, Faximus ha negoziato una tregua con la Lega delle 4 città, ritirando le legioni fino al fiume che costituisce un confine naturale (e che si trova a circa 10 km da Elasta), ma ottenendo la restituzione del generale, e l'impegno ad un'eventuale restituzione di un mercante, Daruz, ricercato da tempo in Valta e prigioniero a Elasta (e che parrebbe essere di grande valore). Il tutto con l'impegno a ritrovarsi per stabilire una pace definitiva.

Ora la questione è nelle mani del console e del senato, che deve discutere la situazione. Faximus è stato chiamato in senato per ulteriori spiegazioni, mentre non é stato possibile convocare Crovus, che ancora non si è ripreso dalle ferite.

Una voce è serpeggiata: che Crovus avesse fatto uso di maghi per cercare di forzare le difese della città di Elasta. Crovus e i suoi ufficiali hanno negato sdegnosamente, e in effetti pare non ci siano prove in merito.


Personaggi obbligatori (in ordine di prestigio):


Publius Scipius - console (S), 60 anni


Sever Octavius - proconsole e senatore (K), 58 anni


Servio Aemilius - prefetto e senatore (S), 45 anni


Aulo Valerius – senatore (V), 46 anni


Tito Domitius - senatore e generale(K), 34 anni


Viides Faximus - tribuno (V), 30 anni


Personaggi opzionali:


Lucius Kleitus - senatore e generale(K), 40 anni


Catone Regolus - senatore e generale(S), 31 anni


Caio Jovanus - senatore (*), 42 anni


Fra parentesi è indicata la fazione di appartenenza, con l'iniziale del leader: (S)cipius, (K)leitus o (V)alerius; Jovanus è un “cane sciolto”. Attualmente, su 150 senatori presenti, circa 40 fanno più o meno capo a Kleitus, quasi altrettanti al console Scipius e circa 20 a Valerius; altri 50 non si riconoscono in nessuno dei tre leader.


Note tecniche:

I giocatori possono leggere solo le prime due pagine e la propria scheda. Se siete in 6, il master deve gestire anche uno dei personaggi obbligatori. Suggerisco Domitius, che dovrebbe essere quello meno impegnato. Se siete da 7 a 9, il master può a scelta tenersi fuori o usare uno dei personaggi opzionali. Tuttavia raccomando che se non c'è un giocatore ad interpretare Kleitus, significa che questi non è tornato dalla campagna del sud e quindi non è presente in senato. Considerate che oltre ai personaggi indicati, sono presenti gli altri senatori, che tuttavia difficilmente prenderanno la parola sul tema (nel qual caso saranno interpretati dal master).


La seduta:

La seduta viene aperta e presieduta dal proconsole Octavius, che lascerà subito la parola al console Scipius, il quale esporrà il problema. Quindi lo stesso Scipius oppure Octavius darà la parola a Faximus per chiedergli di riassumere i fatti. I senatori (e il console) possono fare quanti interventi vogliono. Sta ad Octavius eventualmente moderare il dibattito (solo se necessario). Eventuali non senatori presenti (come Faximus) devono chiedere ad Octavius la parola, per intervenire (alzando la mano) o essere invitati a farlo.







console Publius Scipius


Ormai sei già piuttosto anziano, e pensavi di aver trovato il successore ideale nel generale Crovus. Invece, Crovus è andato a giocarsi la reputazione nella sconfitta di Elasta, e come se non bastasse le trattative condotte da Faximus lo hanno messo ulteriormente in cattiva luce... e con lui tutta la fazione. Purtroppo formalmente Faximus non ha commesso scorrettezze, quindi non puoi incolparlo di nulla, se non di non aver gestito al meglio la crisi.

Se dipendesse esclusivamente da te, faresti carta straccia della tregua, ed invieresti altre 5 legioni ad unirsi alle due di Crovus per spazzar via Elasta e magari anche le altre tre città. In effetti porrai al senato quest'ipotesi, ma sai già che difficilmente passerà.

A questo punto bisognerebbe fare pressioni per trasformare le 4 città in stati vassalli di Valta. E questo lo si può fare muovendo legioni verso il confine e mettendo un diplomatico deciso a capo della delegazione.

L'ideale sarebbe che a gestire la crisi fosse un uomo dei tuoi, che eventualmente potrebbe essere il nuovo candidato alla tua successione.

I due nomi migliori che ti vengono in mente, sono il prefetto Aemilius e il generale Regolus. Purtroppo il primo non ha molto carisma e il secondo è fondamentalmente un militare ed è troppo impulsivo. Meglio Aemilius, probabilmente.

Regolus, lo vedresti meglio come consulente militare da affiancare al capo delegazione.

Speri sinceramente che Kleitus non sia tornato dalla campagna nel sud, dato che cercherà di sfruttare quest'occasione nel modo migliore possibile per preparare la sua candidatura. Già di vedi Octavius gongolare, anche se forse lascerà a Domitius il “lavoro sporco” di sparare a zero su Crovus. Devi anche fare attenzione a Valerius, che potrebbe cercare di trarre vantaggio dall'occasione.

Possibilmente, dovresti cercare di difendere Crovus, minimizzando le sue responsabilità, ma in subordine agli altri tuoi obiettivi. Ritieni semplicemente ridicola l'accusa di combutta coi maghi.





proconsole Sever Octavius


Sei stato console per 5 anni, prima che Scipius salisse al potere. La rivalità fra voi è cosa di vecchia data, ormai. Adesso sei il principale alleato di Kleitus, e sei una personalità di prestigio all'interno del senato. Purtroppo fino all'ultimo momento non saprai se Kleitus ha fatto in tempo a tornare dalla campagna nel sud, ed in ogni caso non hai avuto il tempo di concordare con lui una strategia, per cui dovrete improvvisare. Sai che un altro importante alleato in senato è il giovane Domitius, ma non ti fidi completamente di lui.

La situazione sembra favorevole alla tua fazione: Crovus è stato lui stesso artefice della sua rovina, e Faximus ha completato l'opera. A questo punto ritieni che la strategia migliore si quella di avviare trattative per una pace duratura, e questo per due motivi.

In primo luogo, perché tenere aperti contemporaneamente due fronti di guerra opposti può essere pericoloso, soprattutto se uno dei due dovesse volgere al peggio. In secondo luogo, perché un buon diplomatico che conclude la pace acquista prestigio, ma meno di un condottiero che vince la guerra. Ovvero, chiunque sia l'inviato, non dovrebbe rappresentare un pericolo per Kleitus nella strada verso il consolato.

Naturalmente se l'inviato fosse della tua fazione, sarebbe l'ideale, e non sarebbe male se uscisse proprio il tuo nome.

Temi che i nomi che usciranno saranno quelli di Aemilius e Valerius. Entrambi potrebbero essere insidiosi, ma, come accennato prima, non dovrebbero rappresentare un serio problema. Se si decidesse per la soluzione di forza, invece, dovresti cercare di premere affinché il comando venga affidato a Domitius, che certo non manca di competenza militare. Assolutamente devi evitare che venga riaffidato a Crovus: il rischio di riscatto è troppo grosso.

Al di là del favore che vi ha fatto, in generale non ti va il tribuno Faximus. Pensi che sia un pericoloso arrampicatore. Comunque, non è lui il problema attuale: lo sosterrai solo per quanto serve ad affossare Crovus e Scipius.

L'idea dello stato cuscinetto non ti convince molto: temi una nuova Ytheen. Del resto, tuttavia, non ti farebbe piacere uno scontro con Veissdrah, dell'invincibile Siferval. Tra l'altro hai sentito dire che sia stato compagno d'avventure di Laghiron, il più grande guerriero di questo secolo (e che hai anche conosciuto,in gioventù).





prefetto Servio Aemilius


Sei uno degli uomini di fiducia dell'attuale console, che infatti ti ha nominato prefetto del tesoro. La situazione attuale, benché deleteria per la tua fazione, potrebbe rivelare per te personalmente delle buone prospettive. Se infatti sul nome di Crovus si concentravano i consensi di tutti i tuoi, ora evidentemente Crovus non è più un candidato credibile, quindi si apre la scelta per un nuovo nome. E il tuo sembra al momento quello più indicato. Prima, però, occorre gestire adeguatamente la crisi. In primo luogo, devi evitare che Crovus subisca un linciaggio dal senato, quindi devi darti da fare per minimizzare le sue colpe. L'accusa di magia a onor del vero non ti sembra poi tanto campata in aria, ma devi fare credere il contrario. O quantomeno pretendere le prove.

Per quanto riguarda cosa fare nel nord, la soluzione militare ti pare poco praticabile. Piuttosto tentare di forzare la mano, presentandosi con un 3-4 legioni e puntare ad un accordo che faccia delle 4 città stati satelliti di Valta. Alla peggio, anche un accordo di pace paritario potrebbe essere accettabile. In ogni caso, occorre mantenere almeno una legione di stanza nei dintorni.

Qualora si decida per l'intervento militare, devi per lealtà fare il nome di Regolus (dopotutto è, dopo Crovus, il miglior militare della tua fazione), ma non insisterai assolutamente su di lui (è il tuo principale rivale interno).

Se si manda una spedizione diplomatica, invece, punta ad essere tu stesso il capo della delegazione. In quel caso potrebbe essere interessante richiedere l'assistenza di Faximus, ufficialmente in quanto conosce la situazione (nel senso: “vieni con me e stai zitto”). Potrebbe essere una bella rivincita, mascherata da gesto di distensione verso la fazione di Valerius... e che metterebbe fuori gioco Valerius stesso.

Devi guardarti soprattutto da Octavius, che cercherà di sfruttare la situazione e favore di Kleitus, e anche da quest'ultimo, se è presente in senato. Cerca di evitare che Regolus o Domitius siano messi a capo della delegazione diplomatica: sei praticamente certo che farebbero precipitare la situazione. Alla peggio, piuttosto proponi il senatore Lucullus, che se non altro ha un po' di esperienza diplomatica e soprattutto è fuori dalle diatribe politiche.

Quanto a Faximus, cerca di rimarcare che ha svolto il suo compito in maniera mediocre, e che il senato si aspettava di meglio.





Senatore Aulo Valerius


Sei una delle personalità più autorevoli in senato, forse quello più popolare, fra i non militari. E sei amico di vecchia data del senatore Faximus, padre del tribuno Viides. Questa crisi potrebbe rappresentare un buona opportunità per i tuoi, ma si tratta di una faccenda estremamente delicata. Personalmente ritieni che Faximus abbia fatto un buon lavoro nel nord, anche se forse avrebbe potuto spuntare qualcosa di meglio. La soluzione militare, vista la precedente esperienza, ti sembra troppo rischiosa e dispendiosa: mentre l'idea dello stato cuscinetto ti pare buona, e l'anticamera di possibili accordi commerciali (dovresti far leva su questo punto, che interesserà anche diversi senatori “neutrali”). Così come ritieni opportuno mantenere una legione di stanza nella zona.

Come delegato diplomatico potresti spendere il tuo nome, visto che hai una buona esperienza in materia (sei stato ambasciatore per alcuni anni ad Altariva, un'importante città stato del nord). Possibilmente dovresti evitare Aemilius come inviato, mentre presumi che difficilmente passerà qualcuno della fazione di Kleitus: mettere uno di loro a capo delegazione vorrebbe dire per Scipius consegnare Valta nelle loro mani.

Ritieni che sia Regolus che Domitius tendano ad essere un po' troppo impulsivi per il ruolo diplomatico (dopotutto sono entrambi militari).

Al limite si potrebbe proporre lo stesso Faximus, anche se dubiti che abbia l'esperienza necessaria.

Se dovesse passare la soluzione militare, un nome o l'altro sarebbe praticamente indifferente per te, ma potresti proporre il generale Trebonus, un uomo valido con cui sei in buoni rapporti.

Devi ovviamente cercare di difendere l'operato di Faximus, mentre non darai troppa importanza alla situazione di Crovus (dopotutto è fuori gioco per il consolato, e questo ti basta). Riguardo all'accusa di magia a Crovus, sai perfettamente che è vera (e il mago contattato è proprio Daruz il mercante), e ne hai anche le prove. Il problema è che ti sei procurato le prove in modo non esattamente legale, per cui non puoi presentarle. E anzi, non ti conviene esporti molto su quel fronte, anche perché ad Altariva la magia è perfettamente legale, e qualcuno potrebbe lanciare insinuazioni su di te.






Senatore Tito Domitius

Si membro del senato da pochi anni, ma hai già alle spalle una buona fama di valido militare (e il grado di generale). Fama dovuta soprattutto alle battaglie combattute al fianco di Kleitus nel sud. Attualmente, invece, comandi un presidio nei pressi della capitale. Kleitus per te è un alleato e il leader della tua fazione, ma c'è sempre stata rivalità fra voi, e sinceramente che la tua fama sia legata all'ombra di Kleitus ti da un po' di fastidio. Per questo hai cercato di essere trasferito altrove. Adesso questa crisi nel nord potrebbe essere l'occasione buona per metterti in luce. In particolare se si dovesse optare per la soluzione militare il tuo nome è uno dei più indicati. E riuscire là dove Crovus ha fallito potrebbe metterti in una posizione decisamente invidiabile. Probabilmente non abbastanza per proporti al consolato, per ora, ma in prospettiva futura...

Il tuo principale concorrente è Regolus, ma tu hai maggiore esperienza e qualche vittoria in più al tuo attivo. Lui però è fra i protetti del console, ed è del nord, quindi conosce meglio i soldati della zona.

Sai di essere meno papabile come inviato diplomatico, anche se non sei del tutto digiuno in materia. Cercherai di completare l'opera di Faximus rimarcando il fallimento di Crovus, e il pericolo di un nuovo stato forte nel nord. Magari agitando lo spettro di un nuovo Ytheen.

Di conseguenza non sei affatto d'accordo con l'idea di “stato cuscinetto” di Faximus. Il tribuno ti incuriosisce. Quando eri ancora un giovane legato (grado tra centurione e generale) te lo ricordi come un brillante centurione, e ancora ti chiedi come mai abbia abbandonato la carriera militare per intraprendere quella di magistrato civile. Probabilmente non è un tipo abbastanza duro. E quindi come diplomatico dubiti che Faximus riesca a tenere una linea “decisa”. Ma potrebbe essere una buona mossa chiedere la sua assistenza nel caso tu sia l'inviato... specialmente se qualcuno temesse che tu ti lasci “prendere la mano”.

Non riuscissi tu a venir scelto come inviato, cercherai di candidare il vecchio Octavius.

L'accusa di magia a Crovus ti sorprende, ma sai che è un tipo di pochi scrupoli, per cui, anche se pensi sia falsa, non ci metteresti la mano sul fuoco.

A proposito di cose esoteriche, ti ricordi di aver sentito una profezia a proposito degli “eredi di Laghiron” (un grande guerriero morto pochi anni fa). E hai saputo che Rikos è stato allievo di Laghiron... un avversario molto pericoloso, dunque...






Tribuno Viides Faximus


Devi muoverti con prudenza e circospezione, davanti al senato. Questa crisi è una buona occasione per metterti in luce, ma anche un rischio. E tu sei ambizioso, ma sai anche aspettare (fra l'altro tuo padre è senatore per diritto ereditario, e tu sei l'erede a quel seggio). Ti sei già tolto una piccola soddisfazione, nell'aver gestito la crisi in modo da mettere in cattiva luce Crovus: i tuoi contrasti con lui (allora già generale, e tu eri un legato fresco di nomina) sono stati uno dei motivi per cui un paio di anni fa hai lasciato l'esercito. Non sai se l'accusa di magia sia fondata: tu l'hai sentita solo dagli inviati della lega e non hai potuto verificarla.

A tuo avviso la gestione della campagna da parte di Crovus è stata fallimentare: ha decisamente sottovalutato il nemico. Rikos, è uno stratega molto abile, ed un uomo dotato di grande carisma. Ma in ogni caso non è ammissibile che durante un assedio alla prima sortita le forze della lega entrino nel campo valtese come una lama nel burro.

Quando ti sei recato sul posto, hai trovato i legionari abbastanza allo sbando, che cingevano d'assedio la città di Elasta, e controllavano il piccolo del villaggio che si trova a circa 5 km a est. Hai valutato che probabilmente la lega dispone di un gruppo abbastanza piccolo (non più di un centinaio) di ottimi guerrieri che può muovere velocemente dove necessario, mentre ogni città ha una propria milizia non troppo ben addestrata.

Vista la situazione, probabilmente l'assedio con due sole legioni (e demoralizzate) non avrebbe avuto successo. Hai dunque trattato una tregua, accettando di ritirare le legioni a sud del fiume (che si trova a pochi km da Elasta), e anche di lasciare il villaggio sul mare. Hai fatto pesare questa concessione, anche se ritieni sia quasi insignificante, visto che si tratta comunque di un brutto approdo.

Non sai se sia il caso di specificare che hai condotto buona parte delle trattative con Wren, una dei luogotenenti di Rikos. Un'elfa, per la precisione (sei certo che la cosa farebbe venire reazioni allergiche a più di un senatore). Comunque il documento di tregua porta la firma di Rikos e del duca di Elasta.

Varrebbe forse la pena comunque di dire che fra i soldati di Rikos non ci sono solo umani, ma anche elfi ed orchi (come riesca e tenerli insieme, non hai idea, ma questo dovrebbe far riflettere sull'abilità del loro condottiero).

Non sapresti dire esattamente come siano i rapporti di forza nella Lega delle 4 città: apparentemente la sovranità è ancora dei duchi, e Rikos solo un comandante militare.

La tua idea è che la Lega potrebbe costituire un utile cuscinetto, visto che non lontano dai suoi confini settentrionali si trova Veissdrah, e una guerra con Veissdrah è l'ultima cosa che vorresti, per Valta. Invece, così com'è, la lega non sarà mai una minaccia per Valta, e quando anche Veissdrah dovesse decidere di espandersi a sud, dovrà affrontare una difficile campagna per conquistare la lega, e per allora troverà di fronte l'esercito valtese fresco e schierato.

In senato, temi soprattutto il console,che sarà risentito per il suo pupillo, mentre sai di poter contare sull'appoggio di Valerius. Difficile invece prevedere come si muoveranno quelli della fazione di Kleitus, come Octavius o Domitius. Potrebbero decidere di appoggiarti per screditare del tutto la fazione avversa, oppure contrastarti per timore di creare un nuovo contendente.





Senatore Lucius Kleitus


Sei tornato in fretta dalla tua campagna nel sud per non perderti questa riunione del senato. Non c'è che dire: questo è un buon momento per te. L'ostacolo principale nella tua corsa al consolato era Rellus Crovus ed ora è stato tolto di scena: la strada sembra spianata. Purtroppo non hai potuto contattare nessuno dei tuoi alleati, quindi non hai idea di come intenderanno gestire la cosa nel senato, in particolare Octavius e Domitius. Per questo forse sarà meglio che lasci parlare prima loro, onde evitare di contraddirvi a vicenda. I rapporti che hai ricevuto sembrano indicare da parte di Crovus un grave errore di sottovalutazione del nemico. Un tipo di errore che difficilmente si ripete, ma che al tuo rivale è costato carissimo. Secondo te la conquista delle quattro città è ancora possibile, ma occorrono rinforzi e un comandante competente. Saresti vagamente tentato di assumerti l'incarico, ma lasciare una campagna incompleta nel sud ai tuoi pur capaci luogotenenti potrebbe non essere politicamente una buona mossa. No, sei tu in vantaggio, è inutile correre rischi. Piuttosto ci potresti mettere Domitius, che è abbastanza abile, almeno come tattico (come stratega lascia un po' a desiderare, e lo sai bene, avendoci combattuto a lungo al fianco).

Regolus ha il taglio del fanatico (non a caso è un paladino), e temi che vi porterebbe ad una nuova sconfitta. E allora non sarebbe più questione di fazioni, ne andrebbe della sicurezza dei confini valtesi.

Di certo bisogna chiarire che abbiamo davanti un avversario non banale, e quindi non è da scartare le strada diplomatica. Il buon vecchio Octavius se ne intende di queste cose, e potrebbe essere l'uomo giusto. Oppure, se riterrai che in senato la fazione di Scipius sia stata bastonata a sufficienza, potresti proporre Aemilius per salvarne l'onore. O meglio il prefetto Remius, che per motivi di età (ha quasi 60 anni) non sarà comunque un avversario per il consolato.

Devi tenere d'occhio Valerius, che probabilmente non mancherà di giocare le sue carte. Ha usato Faximus come pedina, e la userà bene fino in fondo. Quanto a Faximus stesso, gli sei grato del servizio, e se le cose girassero male per lui, cercherai di difenderlo; ma pensi che sarà in grado di cavarsela da solo.

Infine Crovus, dovresti rimarcare gli errori che ha commesso, ma se per lui si mettesse male, ricorderai a tutti che si tratta in ogni caso di un valido militare, e che Valta ha bisogno anche di lui (sei il vincitore, puoi permetterti di essere clemente). L'accusa di magia ti lascia perplesso.













senatore Catone Regolus


La tua carriera nell'ultimo anno è stata grandiosa: un anno fa la promozione a generale (per il buon lavoro compiuto nel sedare una rivolta nel nord-ovest), e due mesi fa la nomina a senatore (fortemente voluta dall'ordine di paladini di cui sei fiero d'essere membro, i Difensori della Fede).

Ti è capitato in passato di combattere al fianco di Crovus, e ti sei trovato bene con lui, e lo stimi tuttora moltissimo nonostante il suo insuccesso. Ritieni che si faccia qualche scrupolo in meno del dovuto, ma del resto sai bene che in guerra talvolta questo è necessario;e dopotutto tu sai bene di vedere le cose con l'occhio un po' rigido del paladino.

Ora ti dispiace vederlo in disgrazia, e cercherai almeno di difenderlo. Ritieni una calunnia le accuse di combutta coi maghi: non ritieni Crovus capace di un atto così spregevole.

La situazione attuale, tuttavia, potrebbe portare buoni sviluppi, per te. Infatti la fazione che fa capo al vecchio console si trova ora priva di un nuovo leader. E tu potresti essere quel nuovo leader.

La soluzione migliore per la questione, a tuo avviso, sarebbe di portare altre 5 legioni nel nord, e spazzare via questi barbari che hanno osato umiliare uno dei nostri migliori generali. E tu saresti il candidato migliore per quest'operazione militare.

Speri onestamente che a nessuno venga in mente di candidare Kleitus per quel ruolo, mentre una candidatura insidiosa sarebbe quella di Domitius, che cerca a sua volta di mettersi in luce.

Per quanto riguarda una soluzione diplomatica, a malincuore devi proporre Aemilius per quel compito, ma sottintendendo che non ti tireresti indietro se il senato dovesse affidare a te tale incarico. In effetti se venisse inviato Aemilius e avesse successo, diventerebbe lui il leader della tua fazione, tagliandoti fuori per la corsa al consolato. Meno pericoloso sarebbe Valerius, ma è il protettore di Faximus, per cui non ti va nemmeno lui.

Quanto a Faximus, cercherai di osteggiarlo in ogni modo. Il modo con cui si è comportato è indegno di un funzionario della repubblica.









senatore Caio Jovanus


Sei onestamente stufo (e come te diversi altri senatori) di questi condottieri che conquistano un paio di città e poi si candidano al consolato. La gente ha bisogno di pace per poter mandare avanti i propri affari, e per dedicarsi ad arti nobili quali la poesia, la retorica o la filosofia. Vedere che Kleitus e Crovus si contendevano i favori del popolo e del senato a colpi di conquiste ti fa decisamente schifo. Ed ora, non puoi che gioire del fatto che uno di quei due macellai ha avuto la batosta che meritava. Speri proprio che nei prossimi due anni (prima delle nuove elezioni) anche Kleitus faccia la stessa fine. E adesso qualche testa calda già parla di vendetta, di mobilitare altre legioni nel nord! Ma la storia recente non ha insegnato nulla?

Ritieni che si debba mandare qualche abile diplomatico nel nord a trattare una pace permanente. Magari, tu stesso. O Remius, se proprio il console vuole uno dei “suoi”. O Lucullus.

Non ti fai illusioni su Faximus: ritieni che sia un arrampicatore al pari di Crovus, anche se usa metodi diversi. Ma in questa occasione avete identità di vedute, per cui tendi ad appoggiarlo, e con lui il suo alleato Valerius. Quest'ultimo è un politico astuto, e cercherà di sfruttare la marea. Appoggialo, ma non esagerare: non ti sei mai fidato di lui.

Premesso che non credi molto alle leggende e profezie, ti incuriosisce la storia degli “eredi di Laghiron”. Laghiron è stato un grande guerriero del recente passato, e una leggenda dice che i suoi tre eredi avrebbero fatto scorrere fiumi di sangue per contendersi il mondo. Ora, hai sentito dire che Siferval di Veissdrah sia stato anni fa uno degli ultimi compagni d'avventure di Laghiron, che Rikos ne è stato allievo, e che la figlia ha sposato il marchese Branwolf, uno degli uomini più influenti di Ytheen. Che il sangue dei fiumi sia valtese? Chissà?









Note per il master


La riunione del senato si svolge ovviamente nella capitale, Valtegis.


Il senatore Remius è presente in senato. E` un uomo di Scipius, ha 58 anni, ed è il prefetto delegato alle opere pubbliche, abbastanza rispettato in senato. Se interpellato proporrà una missione diplomatica “decisa”, supportata da qualche legione. Se venisse candidato a guidarla, si dichiarerebbe disposto, ma senza entusiasmo. Se gli venisse chiesto chi proporrebbe, indicherebbe Aemilius.


Il senatore Lucullus è presente in senato. Per alcuni anni anni è stato ambasciatore presso il regno di Ankestra. Successivamente (da quasi 10 anni) si è tenuto fuori dalle lotte politiche, limitandosi a gestire i suoi vasti terreni. Oggi ha 54 anni, e se candidato per la missione diplomatica dichiara di essere disposto, anche se si sente un po' “arrugginito” per certe cose. Se interpellato, proporrà una soluzione diplomatica.


Il generale Trebonus non è presente in senato, ma può essere convocato. Ha 46 anni, ha amicizie fra i membri della fazione di Valerius. Se interpellato, stimerà che occorrono almeno 6 legioni (due sono già presenti) per un'azione militare contro la lega. Comunque avverte che probabilmente si tratterà di una campagna lunga.


Il generale Crovus (38 anni) non è in condizione di essere convocato. I due legati al comando delle legioni si trovano ancora nel nord. Dei suoi ufficiali, l'unico presente in città (e che quindi può essere convocato) è il centurione Belius. Se interrogato, questi tendenzialmente asserirà che tutta la strategia era stata decisa dal generale, ma che comunque né lui ne i legati si sono opposti. Belius ha sentito per la prima volta la storia della magia dagli inviati leghisti durante i colloqui per la tregua. Per quanto ne sa lui, l'accusa è infondata.


Per quanto riguarda il comportamento dei senatori, fate seguire applausi o fischi a seconda della qualità degli interventi e di chi li fa. Es. se Aemilius riesce a riscattare Crovus con un intervento, fate seguire un applauso dalla fazione di Scipius).

Le decisioni finali vengono prese dal console, ma non possono essere in aperto contrasto con ciò che è stato discusso in senato, o i senatori cominceranno a rumoreggiare e a chiederne la testa.

Se le cose vanno troppo per le lunghe, suggerite a chi interpreta Octavius che ha il potere di far cessare il dibattito.

Se venisse invocata qualche votazione, considerate che tendenzialmente le fazioni voteranno secondo le indicazioni dei leader (Scipius, Valerius e Kleitus/Octavius), mentre i 50 indipendenti voteranno secondo l'abilità dialettica di chi ha parlato (fate voi, o eventualmente tirate un dado).


Tutto quanto diranno i giocatori dovrà essere udibile da tutti (nella finzione sono ad alcuni metri l'uno dall'altro). Se Octavius, in qualità di presidente ordinasse una pausa (consiglio max una, e solo se prevedete una sessione di almeno 3 ore) allora possono alzarsi e parlare brevemente in privato fra loro.

Se Faximus tirasse fuori la prospettiva di trattare con un'elfa, quasi tutti i senatori sentirebbero un brivido lungo la schiena (i valtesi disprezzano, e temono, i non umani), ma in particolare la cosa shoccherebbe Octavius e Regolus, che assolutamente non riuscirebbero a fare una cosa del genere (comunicatelo separatamente ai giocatori).



Principali cariche civili e militari valtesi

prefetto: indica un membro del governo o un governatore, di nomina consolare

proconsole: è un titolo onorario che spetta a chi è stato console

pretore: è il più alto magistrato civile: svolge normalmente funzioni giudicanti

tribuno:magistrato civile, può svolgere ruoli giudicanti in processi minori, o diplomatici


generale: e' il grado richiesto per comandare un'armata di più legioni. Hanno ampia autonomia

legato: comandante di una legione (500-1000 uomini)

centurione: comanda una centuria (100 uomini)




Conclusioni


Suggerisco che nemmeno il master legga quanto segue, fino a fine seduta e decisioni prese.





> Viene ordinato l'intervento militare

Valta fa carta straccia della tregua e manda le sue legioni contro la lega. Questa si organizza a resistere all'attacco. La guerra prosegue lunga e sanguinosa. Dopo due anni ancora tre delle città resistono fieramente all'avanzata valtese. Il nuovo console Kleitus decide di sferrare l'attacco decisivo con nuovi rinforzi dal sud. La resistenza leghista è tenace, ma viene piegata, e le città vengono finalmente annesse a Valta. Ma lo stremato esercito valtese si ritrova presto a vedere davanti a sé i confini del regno di Veissdrah. Non passerà molto che le due potenze vengano a scontrarsi...


> Viene inviata una missione diplomatica, con l'obiettivo categorico di rendere vassalli le 4 città

La trattativa langue, e non si giunge ad un accordo permanente, tuttavia non viene rotta la tregua. Il confine permane “caldo” negli anni successivi: Valta mantiene un forte presidio nelle vicinanza, mentre corre voce che fra Rikos e Siferval vi siano trattative per un'alleanza. La leggenda degli eredi di Laghiron serpeggia in Valta, e con essa un vago timore...


>Viene inviata una missione per accettare le condizioni della lega

L'incidente viene chiuso con facilità, ma tra i malumori del senato. Per Rikos nella lega è un trionfo, tanto da permettergli di aumentare le proprie ambizioni. Le città vicine guardano alla lega come ad un modello, entrandone nell'orbita e il condottiero comincia ad accarezzare (e costruire) il sogno di una nuova potenza. a prima o poi dovrà vedersela con Valta e Veissdrah...


>Viene inviato un diplomatico con sostanziale libertà d'azione



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