La gran maggioranza delle persone cerca in ogni modo di far finta di niente, di evitare cioe` il pensiero della morte e, quando purtroppo se la trovano di fronte, di chiudere gli occhi, in uno stato di smarrimento che non risolve nessun problema. L`unica scelta saggia e` quella di chi ogni giorno vive come se fosse l`ultimo raggio di sole sui suoi passi. Ma, anche questa umana saggezza non risolverebbe nulla. Occorre tendere la mano a Gesu` da dirgli di accompagnarci Lui al grande passo.
Con Gesu` tutto diventa piu` facile; la morte si riveste di arcana bellezza; essa sta a sentinella dell`eterno e ce lo spalanca. Al punto che nella fede il momento della morte e` definito "giorno della nascita". ... Ma allora il cristiano non e` mai solo? Mai. Nasce nella Chiesa alla pienezza della vita di grazia, muore nelle braccia della Chiesa. Anche i cosidetti "lontani" rientrano nell`amore materno della chiesa e di Maria. A lei Gesu` affido` i redenti, senza distinzione: "Ecco tuo figlio" (Gv 19,26) A lei affido` i figli: "Ecco tua madre". Questa e` la nostra fede. ...Cosi` l`aveva cantata Francesco, la sera del 3 ottobre 1228: "Tu sei tutta la nostra dolcezza, tu sei la nostra vita eterna". ...//Dario Marciani
whom shall I fear?
The Lord is the stronghold of my life,
before whom shall I shrink?...??????