. | Il peccatore nella tela del ragno - La lingua di Sant`Antonio e` ancora viva per parlarci di cio` che e` giusto e cio` che vale. Brano tratto da una rivista dedicata a Sant`Antonio |
Una delle tante famose omelie di sant`Antonio:
Il ragno per prima cosa tira i fili della trama e ne traccia i confini, quindi procede alla tessitura della tela dal centro verso l`esterno, riempiendo tutto lo spazio e preparando il posto adatto alla caccia.
E se vi cade qualche mosca subito il ragno si muove, esce dal suo posto di guardia e incomincia a legarla e avvilupparla fino a che riduce la preda all`immobilita`. Quindi la porta nel suo buco e ne succhia la sua vita.
Cosi` fa anche il diavolo quando vuole catturare un uomo: tira dapprima certi fili di pensieri capziosi e li fissa nei sensi del corpo, per mezzo dei quali puo` astutamente capire a quale vizio quell`uomo sia maggiormente propenso; quindi comincia a tessere nel centro, cioe` nel cuore, e li` dispone la tela adatta, cioe` la tentazione piu` grave; e nel cuore prepara il posto adatto alla caccia.
E se vede cadere, col consenso del cuore, nella tela della sua suggestione qualche mosca, vale a dire uno dedito ai piaceri della carne, immediatamente incomincia a legarlo con altre tentazioni e ad avvolgerlo di tenebre finche' lo porta all`indebolimento e all`infiacchimento della mente.
Quindi porta la mosca,
cioe`
il peccatore, nella tana: qui ripone cio` che ha catturato con la tela della sua capziosa suggestione, e ne succhia l`anima.