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BEPPE CAROTA
Il personaggio che legò di più il suo nome ai Nodo è senz'altro BEPPE CAROTA. Iniziò come semplice fan ma ben presto tutti capirono che era qualcosa di più, a tratti fu l'anima stessa del gruppo. Una volta ritornò precipitosamente da Malaga dove era in vacanza con tre belle signorine, perché I Nodo suonavano e lui non poteva mancare sul palco a presentarli e abbeverarli. Beppe cercò sempre di spronare al massimo i Nodo, a volte anche inventando testi che poi venivano improvvisati nelle serate estive bevendo birra fuori da Pino.
Beppe era veramente un bravo presentatore, sempre con le sue battute, con la sua verve, le sue dediche ed i suoi commenti sui personaggi che formavano il folto pubblico che seguiva i Nodo.
 
Un altro personaggio che dedicò molto del suo tempo ai Nodo è IL BAGATTO.
Il pezzo che gli piaceva di più era "Ragazzo di strada" e lo cantava con una violenza tale che la gente si chiedeva se veramente fosse lui il ragazzo di strada di cui parla la canzone. Memorabile fu un concerto al Circolo Italo Calvino di Loano dove il Bagatto fu portato sul palco a forza di braccia dai circa dodici spettatori quasi tutti paganti presenti.
La canzone fu bissata svariate volte e si tentò persino di intonare qualcos'altro ma si finiva sempre per ritornare lì, al ragazzo di strada, tant'era l'energia del momento.
Il Bagatto aveva suonato all'inizio degli anni 80 nei Dead Workers, con Çisco, Luigi e Mirko e la loro cover preferita era "War Head" degli UK Subs. Non disdegnavano però Angelic Upstarts, Dead Kennedys, Anti Pasti, Blitz e tutte quelle bands che all'incrocio di quei due fantastici decenni ci mandarono in fiamme il cervello.