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Un CONCERTO INDIMENTICABILE fu quello che i Nodo tennero al Quaalude di Genova nel Febbraio '93. Essendo verso la fine del carnevale pensarono bene di mascherarsi e di lanciare coriandoli e stelle filanti per la gioia dei loro amici sotto il palco. Il management però non gradì affatto questa improvvisata e neppure il sostaziale contributo dato dagli skinheads venuti al seguito del gruppo. Così i poveri Nodo non vennero pagati e per un pelo non dovettero anche pagare le innumerevoli birre che si erano bevuti. Mirko Orfei uscì fuori dal locale, appoggiò il basso a terra per rispondere alle domande di una ammiratrice e si allontanò soddisfatto. Una volta sull'autostrada gli venne in mente il basso che aveva avuto in prestito dal mitico Roberto DRULL. Beh! che fece? tornò indietro fino al Qualude e fuori dal locale, bello come il sole trovò il suo basso (a Robby glielo raccontammo dopo). |
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Nel dicembre 93, qualche giorno prima di Natale, i Nodo furono invitati da Çisco, a suonare al Melvins di Roma. Fu una trasferta memorabile. I nostri partirono da Savona di buon mattino con la Koral 45 di Luigi, armati di una cassa di birra perché il viaggio era lungo e periglioso. Impiegarono tutto il giorno e quando ormai faceva buio erano alle porte della capitale. Çisco li ricevette con tutti gli onori e li accompagnò al locale per fare le prove dei suoni. Bene o male il soundcheck si riuscì a fare e subito dopo si andò a mangiare in un locale tipico di Trastevere. I Nodo, da buone forchette quali sono degustarono a più non posso i piatti tipici locali annaffiati da un generoso vino dei castelli. Non staremo qui a discutere su chi alzò un po' troppo il gomito ma fatto stà che quando si presentarono sul palco i Nodo si reggevano a malapena e riuscirono tra mille fatiche a intonare alcuni dei loro pezzi migliori, tra questi No Fun del grande IGGY POP, Dirty Old Town dei POGUES e il solito e mai troppo celebrato Ragazzo di Strada. |
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Cisco aveva suonato assieme a Guazz e Luigi negli SPITS all'inizio degli anni 80. Il gruppo durò pochi mesi, come si usava a quei tempi, ma lasciò una traccia indelebile nella storia dei gruppi rock savonesi. |
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