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24.a giornata

Un Toro indomabile.

NARDO’	                    CELANO
Leopizzi	            Campana
Di Giorgio (84’Cornacchia)  Di Martile
Muci	                    De Amicis
Schito	                    Marinelli
Inguscio	            Zanon (60’Mariscoli)
Branà 	                    Ferreira
Volturo	                    Iezzi (81’Lancia)
Previderio	            Di Matteo
Corallo (89’De Rinaldis)    Pierleoni
Annicchiarico (87’Scarola)  Marcatti
Fumarola	            Gesualdi (57’Aureli)
	
	
All. Nobile	            All. Cifaldi
Il ritorno del Toro. Determinato. Cattivo. Prepotente. Un Nardò che ha ridotto il Celano a semplice comprimario del match. Una prova limpida per continuità, determinazione e concretezza. Veramente un bel Nardò.

Sotto una pioggia incessante, per nulla condizionato dalla brutta prestazione di Monterotondo e dall’assenza pesante di Zhabov, il Nardò ha sfoderato una delle prove più convincenti della stagione. Artefice principale della vittoria, senza dubbio, Andrea Corallo. Un rientro a pieno regime, quello della mezzala neretina, determinante sia per la costruzione e la finalizzazione del gioco, che per le conclusioni a rete.

La partita non ha avuto storia. Nardò sin dalle prime battute alla ricerca del gol e Celano a tamponare a centrocampo e in difesa. Rare le puntate offensive degli abruzzesi. Leopizzi totalmente inoperoso per tutto il primo tempo.

Tutt’altro impegno spettava al portiere del Celano. Campana si opponeva a più riprese alle conclusioni neretine con sicurezza e un pizzico di fortuna. La spessa difesa celanese chiudeva tempestivamente le fasce laterali, costringendo i granata al tiro dalla distanza. Corallo ci provava prima con un tiro potente e centrale, respinto a pugni uniti, poi era la volta di Di Giorgio a chiudere un cross con un tiro al volo svirgolato.

La pressione del Nardò produceva calci d’angolo e calci di punizione dal limite. Corallo aggiustava la mira costringendo Campana a una deviazione acrobatica in angolo. Il finale di tempo vede i Granata assediare l’area biancazzurra. Fumarola impegna Campana con un tiro dal limite. Poi tocca ancora a Di Giorgio provare dalla distanza approfittando del terreno viscido. Il portiere abruzzese è sempre pronto, ma quando sbaglia l’uscita su un corner al 45’, è un difenore a togliere dal sacco il colpo di testa di Schito. Il secondo tempo riproponeva lo stesso copione. Ora il Nardò cerca con maggiore insistenza l’appoggio delle fasce laterali. Inguscio e Previderio allargano le maglie della difesa celanese, Corallo, Branà e Volturo riescono a fraseggiare con maggiore fluidità. Inguscio colpisce la traversa con un tiro cross, ma è sempre il duello Corallo-Campana a decidere il match. Già al 1’ Corallo impegna il portiere con una punizione liftata. Campana devia in angolo. Al 9’ il duello si risolve in favore del 10 Granata. Punizione indiretta, tocco di Volturo e il sinistro liftato di Corallo scavalca la barriera infilandosi sotto l’incrocio dei pali. Un gol fantastico.

La rete carica i Granata. Il Celano lentamente si dissolve. Il Nardò non arretra il proprio baricentro e continua a macinare gioco fraseggiato, lanciando negli spazi incustoditi Fumarola, Annicchiarico e Previderio. Gli abruzzesi si fanno vedere dalle parti di Leopizzi con due conclusioni estemporanee. Un tiro da fuori di Pierleoni iscrive al tabellino dei presenti Leopizzi, ma è un caso isolato. Il Nardò sfiora a più riprese il raddoppio. Al 20’ Branà non riesce a chiudere in rete un’azione in velocità con la difesa ospite tagliata fuori. Al 25’ ancora Corallo impegna Campana su punizione. La respinta del portiere sta per essere raccolta da Volturo, ma il capitano granata si esibisce in un’improbabile rovesciata acrobatica.

Al 28’ è Fumarola a chiudere i conti. Corallo lancia in verticale Annicchiarico che tira in porta, Campana riesce a respingere prima il tiro della punta neretina, poi la ribattuta di Fumarola, ma deve arrendersi all’ultimo tocco dell’attaccante. Gli ultimi minuti vedono solo una reazione nervosa del Celano che produce qualche ammonizione e un brutto fallo su Corallo (colpevolmente tenuto in campo…) con conseguente espulsione di Marinelli. Il fischio finale consegna un Nardò, ritrovato e rigenerato, pronto ad affrontare la doppia trasferta (forse decisiva) di Bitonto e Manfredonia. In testa alla classifica continua a regnare l’incertezza, il Nardò può far valere la certezza dell’impegno e della compattezza. A Bitonto fiduciosi.

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