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28.a giornata

LA VITTORIA PIU' BRUTTA

NARDO’	                    ARIANO IRPINO
Circello	            Apuzzo
Marinelli	            Amoroso
Cornacchia	            Violante
Stasi	                    Mollo
Stafico	                    Marciano
Moschella	            Figini
De Razza (85’ Annicchiarico)Fleres
Protano	                    Aquino (Maccari)
Castillo	            Marcucci
Alessandrì (57’ Cazzella)   Barone 
Viggiano	            Gaeta (Tornatore)
	
All. Spagnulo	            All. Ciaramella
Una partitaccia. La peggiore giocata in casa. Da una parte l’Ariano Irpino alla ricerca di qualche punto sopravvivenza. Tanta buona volontà mal sostenuta da una povertà tecnica disarmante, dall’altra un Nardò svogliato e inconcludente. Il vento ha fatto il resto, disturbando tutte le giocate aeree e risultando decisivo in occasione del gol. Una partita che poteva trovare il riscatto nella liberazione finale del gol di Castillo, invece ha proposto una coda polemica e vergognosa. L’attaccante argentino si è macchiato di un episodio ignobile, cercando di aggredire un tifoso aldilà della recinzione e continuando a inveire con parole minacciose anche a gioco ripreso. Forse per qualche critica piovuta dagli spalti alla sua prestazione inguardabile fino al 93’ (gol fallito a porta vuota su assist di Alessandrì, giocate simil-sudamericane goffe e imbarazzanti, simulazioni e vaff. ai compagni) tutta una serie di atteggiamenti da fuoriclasse incompreso del campionato Dilettanti allo Sbaraglio.

Viggiano ha fatto scuola. Noi pochi e affezionati tifosi del Toro non abbiamo neanche il diritto di criticare la prestazione dei “leoni” granata col rischio di essere azzittiti, offesi o aggrediti. Questo è il rispetto per la gente che paga per vedere spettacoli deprimenti. Per ammirare gli eroici Granata senza stipendio. Ma chi ci crede più. La crisi societaria è ormai una macchietta, una messinscena per sottrarre denaro pubblico destinato a scopi più utili.

La partita? Un sacrificio per i pochi paganti (100?) sferzati da un’impietosa tramontana. Un solo tiro nel primo tempo. Un salvataggio sulla linea di Stafico. Una quindicina di calci d’angolo battuti dagli irpini, che se avessero avuto un attaccante vero avrebbero sfruttato quelle poche occasioni create. Un paio di gol falliti da Castillo e Viggiano. L’espulsione di Stasi (ingenuo doppio fallo sistematico). La conseguente difesa, in 10, di un misero pareggio interno con la squadra più scarsa venuta a Nardò. Poi il colpo di …vento, la difesa “ariana” va a vuoto e il puntero venuto dalla Pampa ci libera dalle pene con un bel pallonetto e il siparietto vendicativo finale. Tutto molto educativo compresa rissa con i poveri irpini beffati e mazziati.

Tre punti per gioire (?) per la quota salvezza raggiunta. Dalla squadra che doveva uccidere il campionato. Dalla squadra che ha ucciso la voglia di andare allo stadio. Coraggio sei partite all’alba.

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