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16.a giornata

CADE LA ROCCAFORTE DI MANDURIA

MANDURIA	        NARDO’
Cambise 	        Leopizzi
Dilonardo	        Inguscio
De Blasio (46’ Tedesco)	Muci
Cezza	                Schito
De Icco	                Cornacchia
D’Onghia	        Previderio
Cirigliano	        Volturo
Praino	                Branà (70' De Rinaldis)
Raffaele (65’ Starna)	Corallo
Viggiano	        Zhabov
Coccioli	        Annicchiarico (79' Savino)
	
	
All. Lazic	        All. Nobile
Il Narḍ dei fatti concreti. Era inevitabile che la crescita progressiva e costante dei Granata non portasse ad una coś chiara affermazione. L’11 di Nobile piazza la seconda vittoria in trasferta su uno dei campi più difficili del girone e storicamente avari di soddisfazione per i colori granata. Una vittoria nitida aldilà del punteggio che apre prospettive di campionato fino a qualche mese fa utopistiche.

La sconfitta inaspettata dell’Isola Liri con il Termoli (alla prima vittoria assoluta) pone il Narḍ in vista della vetta, con due partite interne consecutive, contro la doppia trasferta dell’Isola Liri. Vantaggi innegabili sulla carta, ma che bisogna tradurre fattivamente sul campo.

Manduria pụ diventare coś lo spartiacque della stagione granata, anche in considerazione della massiccia presenza di neretini al seguito. Lo scetticismo iniziale comincia lentamente a sciogliersi alla luce dei fatti. Non si chiede a questa squadra di vincere il campionato, ma di continuare ad onorare la maglia con un impegno e un sacrificio fino ad oggi degno della migliore tradizione del Toro.

A Manduria, Nobile conferma in blocco la formazione che ha schiantato il Terracina. Zhabov e soci non hanno che da proseguire l’opera. Il Manduria si scontra subito con la dura realtà. L’assetto difensivo a sette del Narḍ. Inguscio, Muci, Schito, Cornacchia e Previderio in linea, coperti dai centromediani Branà e Volturo, appare invalicabile. Ai biancoverdi non rimane che tentare il tiro dalla distanza. Ci provano Praino, Cirigliano e Cezza. Leopizzi fa buona guardia. Per l’ex Viggiano poca gloria nel bunker neretino. Dopo 20’ di asestamento il Narḍ va in avanscoperta e con un lancio lungo di Volturo viene innescato Zhabov. Il bulgaro riesce a toccare un pallone alto in velocità e a spizzicarlo di quel tanto da scavalcare Cambise in uscita. 1-0. Narḍ in vantaggio. Chirurgicamente.

Il Manduria accusa il colpo e non riesce a riorganizzarsi. Ci provano inutilmente su punizione con De Blasio. E’ il Narḍ, invece, a farsi ancora pericoloso. Prima un tiro di Cornacchia viene parato da Cambise, poi è la volta di Annicchiarico ad impegnare il portiere tarantino. Al 40’ il colpo del ko. Calcio d’angolo a spiovere battuto da Corallo. Dal vertice opposto Annicchiarico raccoglie e tira, la palla colpisce la traversa e va a finire ancora dalle parti di Corallo. La mezzala neretina stavolta pesca Schito al limite dell’area. Girata al volo imparabile e palla nell’angolo opposto. Strip e corsa sotto la tribuna granata. Il Narḍ è padrone della partita.

Il secondo tempo vede ancora cozzare i manduriani contro l’impenetrabile difesa neretina. Qualche mischia e qualche tiro velleitario dalla distanza. Il Narḍ riparte con veloci contropiede e con Annicchiarico e Zhabov manca il terzo gol. Al 75’ in una mischia in area neretina ci scappa il fallo da rigore. Il Manduria cerca di riaprire il match. Sul dischietto va Praino. Tiro sulla destra di Leopizzi, ma il portierone granata con un balzo intercetta e devia in angolo. Muoiono qui le speranze degli amici manduriani. Il finale è ancora di marca granata. Si attende il fischio finale e la sorpresa di Isola Liri.

Il Narḍ chiude il 2003 nel migliore dei modi. 30 punti e una squadra vera. Il peggio sembra essere passato. Si apre un 2004 sperando in un consolidamento societario che sia giusto supporto ad un gruppo di ragazzi, capitanati da Nobile, che sta portando in alto il nome di Narḍ calcistica. A tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Toro i auguriamo le migliori fortune e un grande in bocca al lupo.

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