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8.a giornata

PRIMA VITTORIA CASALINGA


NARDO’         	        OSTUNI

BRUNO	                DI PUNZIO
MARINELLI	        KROL
POTI’	                SEMERARO
DE RAZZA	        RUBINO  (TARTAGLIA)
MOSCHELLA 	        DI GIORGIO (TAURINO)
TOLEDO	                ZANINI
MINIERI (70’ VOGLINO)   MARINI
STASI	                ZAMMILLO
CASTILLO	        NUOVO
CAVALLO (60’ VIGGIANO)  CAVALIERE
ALESSANDRI’ (91’ LONGO)	ANCONA
	
ALL. ROLLO	        ALL. ORATI
Il Nardò torna a vincere in casa e la parola va alla statistica. Prima vittoria in casa (ultima sette mesi fa Nardò – Gela 1-0). Prima partita ufficiale senza subire gol. Seconda vittoria consecutiva dopo due anni. Con Rollo 6 punti in due partite. Con Lazic sei punti in sei partite.

Le cifre parlano di Nardò in ripresa e di un timido cambiamento di tendenza. In realtà, però, poco è cambiato. Anche contro l’Ostuni sono riemersi limiti, difetti e incongruenze. Rollo riconferma l’11 mandato in campo con la Sangiuseppese, fiducia a DeRazza e Minieri, Cavallo ancora sulla fascia e Viggiano in panchina pronto in caso d’emergenza. Come previsto il Nardò stenta sulla fascia sinistra dove la tendenza ad accentrarsi di Cavallo e il piede sbagliato di Potì non riescono mai a produrre un cross in area né una giocata importante. A centrocampo Stasi cerca di mettere ordine, ma è mal supportato da De Razza e Minieri. In avanti Alessandrì e Castillo sono costretti a inseguire palloni lunghi provenieni dalla difesa. Il centrocampo è spesso saltato. Qualche bello scambio si vede sulla destra tra Minieri e Marinelli. Su tutto regna l’improvvisazione. Poche idee. Si assiste a 45’ di solismi calcistici malriusciti.

L’Ostuni contiene senza pungere. Il gioco ristagna. Non mancano però le occasioni per sbloccare. Castillo ha per tre volte la palla buona. Prima cerca un dribbling di troppo davanti al portiere, poi di testa si fa abbagliare dal sole e infine cerca la rovesciata spettacolare mandando fuori misura. L’argentino sembra più sveglio nell’andarsene in progressione e crossare in area. Proprio su questo tipo di azioni nascono due occasioni per Alessandrì e per Cavallo. Di Punzio è bravo e anche fortunato. Il primo tempo fila via stancamente. 0-0

Nel s.t. non cambia sostanzialmente granchè. Al 10’ applausi per una splendida girata di Castillo e per la pronta risposta di Di Punzio che alza sopra la traversa. Il Nardò cerca di scuotersi. Entra Viggiano al posto dell’ancora inconcludente Cavallo. Sugli sviluppi di un angolo Alessandrì viene cinturato. Rigore. Sul pallone va Castillo. La rincorsa sembra corta. Il tiro è angolato ma lento. Di Punzio intuisce e devia in angolo. Ancora un pareggio casalingo? Nient’affatto. I granata finalmente reagiscono con la giusta personalità. Con rabbia. Viggiano, Alessandrì e Castillo imprimono accelerazioni che mandano in affanno la difesa ostunese. Castillo fugge ancora sulla fascia destra e piazza un cross millimetrato per la testa di Viggiano. Palla nell’angolo opposto. Di Punzio ci prova, tocca ma la sfera rotola in rete. 1-0.

E’ la volta buona per espugnare il terreno di casa. Stasi entra prepotentemente in partita facendo valere la sua esperienza a centrocampo. I cambi danno respiro anche se non portano particolare equilibrio. L’Ostuni ha a disposizione un calcio di punizione all’87’, ma lo spreca contro la barriera. Il triplo fischio finale consegna gli undici granata al tuffo sotto gli ultras. Una sensazione piacevolmente ritrovata.

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