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25.a giornata

SENZA PUBBLICO E SENZA RETI

OSTUNI	             NARDO’
Di Punzio	     Bruno
Di Giorgio	     Marinelli
Carriero	     Potì
Zammillo	     Stasi
Cantatore	     Toledo
Zanini	             Stafico
Longo	             Annicchiarico (50’ De Razza)
Satalino (Tartaglia) Protano
Di Pasquale	     Castillo
Marini	             Alessandrì
Volturno (Fanfani)   Voglino (50’Viggiano)
	
All. Orati	     All. Spagnulo
Nell’irreale atmosfera dello stadio di Taurisano chiuso al pubblico, si è giocato Ostuni – Nardò. L’Ostuni comincia a scontare una lunga squalifica (fino al 31 ottobre!) dovuta all’aggressione all’arbitro nella partita col Pomigliano. L’ennesimo atto di grave violenza consumato sui campi di questo infuocato girone. Infernale diremmo.

Il Nardò ha la ghiotta opportunità di affrontare l’ultima in classifica per giunta privata dal sostegno dei suoi tifosi. Quale migliore occasione per centrare una vittoria che ormai manca da tre giornate. Invece finisce 0-0. Il Toro si conferma ancora “malato” fisicamente e psicologicamente. Fiaccato da una crisi societaria irritante nel non giungere ad una conclusione chiara. Indebolito da assenze e infortuni pesanti (Moschella, Cazzella, Bolzan). Sfiduciato dai tifosi e ansioso di deporre le armi. Sfortunato nel non saper concretizzare un bel pacchetto di occasioni da rete. Anche perché Castillo è sempre alla ricerca del gol da incorniciare e di golletti da opportunista neanche a parlarne.

La partita ha visto nelle iniziative granata la sua essenza. L’Ostuni si sapeva era poca cosa. A Orati il compito di traghettarlo nell’Eccellenza. Tra le file gialloblù ha comunque fatto un figurone lo juniores Longo. Quello che Rollo e soci spedirono via a novembre. Forse l’unico juniores granata degno della categoria, mentre noi ci “deliziamo” con Annicchiarico. Eh vabbè è giovane e deve farsi le ossa. Pazienza.

Solo due azioni da segnalare. Emblematiche. Lancio di Alessandrì per Castillo. Il puntero si allarga sulla sinistra e finta il tiro. Il difensore abbocca e finisce disteso. Castillo va in palleggio mettendo il pallone sul destro e tira a colpo sicuro. Attimi fatali perché un altro difensore riesce a deviare d’un soffio e a sventare un gol fatto. Al 25’ del s.t. un invitante cross in area viene sciupato da Viggiano. L’intenzione era di fare un gol a catapulta. Come Silvio Piola sulle bustine delle figurine. Molta scena, poca resa. Cioè il Nardò versione 2002-03. Coraggio…nove partite all’alba!

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