Le Abitazioni
L’esterno della Città Fantasma è sicuro, è all’interno delle case che si nasconde il vero pericolo.
Passeggiare all’interno degli edifici senza un dispositivo che rilevi la radioattività è come farsi un giro in un campo minato con ai piedi un paio di moon boot.
Tutte le porte sono aperte. Nei corridoi risuona l’eco di quello che era stata un tempo la vita in queste case.
Un Nuovo Inizio.
I bambini si erano dovuti separare dai loro giocattoli preferiti, la gente si era trovata a dover abbandonare ogni cosa, dalle fotografie dei loro cari alle loro automobili. Già. Incredibilmente, quelle persone avevano casa, magari anche una moto, un garage, un’auto, del denaro anche, così come amici e parenti. La gente qui aveva una vita. Ognuno al suo posto. E poi, un bel giorno, tutto è caduto in pezzi nel giro di qualche ora.
Dopo un viaggio non troppo lungo a bordo di un veicolo militare, venivano sottoposti ad una doccia per disinfettarli dalle radiazioni. Di lì, tutti erano proiettati verso una nuova vita, nudi, senza una casa, nessun amico, senza soldi, deprivati del loro passato e con di fronte a loro un futuro molto incerto.
Foto dell’evacuazione. Primavera del 1986.