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Karl Heinrich Ulrichs

nella grande hall del Teatro Odeon

Traduzione italiana di Massimo Consoli

Odeon Fino al momento della mia morte guarderò con orgoglio indietro a quel giorno, 29 agosto del 1867, quando trovai il coraggio di lottare faccia a faccia contro lo spettro di un'antica idra irata che da tempo immemorabile stava iniettando veleno dentro di me e dentro gli uomini della mia stessa natura. Parecchi sono stati spinti al suicidio perché tutta la loro gioia di vivere era sciupata. Infatti, sono orgoglioso di aver trovato il coraggio di assestare a questa idra il colpo iniziale del pubblico disprezzo.

Odeon inside Ciò che, all'ultimo momento, mi dette la forza di salire sul podio dell'Associazione dei Giuristi Tedeschi, fu la coscienza che, proprio in quel preciso istante, il remoto sguardo dei compagni della mia stessa natura era fisso su di me. Potevo io ricambiare la loro fiducia con un comportamento da codardo? Poi, a darmi forza v'erano pensieri ancora freschi, anzi, che ancora covavano sotto la cenere, di un suicidio causato dal sistema al potere a Brema nel 1866. Ed anche una lettera che avevo ricevuto mentre stavo andando alla nostra sessione, dove mi si informava che un collega aveva fatto un'osservazione su di me, «Numa ha paura di agire».

Malgrado tutto ciò, momenti di debolezza continuarono ad assalirmi ed una voce malvagia mi bisbigliava all'orecchio: «E' ancora tempo di tacere, Numa. Non devi far altro che rinunciare alle parole che hai preparato. Così avranno fine le palpitazioni del tuo cuore!»

Ma poi, mi sembrava di udire il sussurrio di un'altra voce. Era l'avvertimento a non tacere, la voce che aveva già ammonito il mio predecessore, Heinrich Hoessli, a Glarus, trent'anni prima, e che in quel momento rimbombava forte nella mia testa:

Odeon in Ulrichs' day -- and bombed in 1944 «Due vie mi si aprono dinanzi: scrivere questo libro ed espormi alla persecuzione, o non scriverlo ed essere tormentato dal senso di colpa quando entrerò nella tomba. E di sicuro mi sono già confrontato con la tentazione di smetterla con lo scrivere. Ma, proprio allora, mi sono apparse le immagini di Platone e dei poeti ed eroi greci, quelli che facevano parte della natura di Eros, ed in essa sono diventati quello che potrebbero ancora essere per l'umanità.

«Accanto a queste immagini ho visto davanti a me il male che gli avevamo fatto. Davanti ai miei occhi sono apparse le immagini dei perseguitati e di quelli che sono già maledetti senza neanche essere ancora nati. Ho visto le madri infelici accanto alle culle, mentre dondolavano i loro figli innocenti e dannati! Poi ho visto i nostri giudici con i loro occhi bendati. Finalmente, ho avuto la visione del becchino che faceva scorrere il coperchio della mia bara sopra la mia faccia ormai gelida. Infine, prima di diventarne schiavo, il travolgente impulso ad alzarmi ed a difendere la verità oppressa mi ha vinto con tutta la sua forza. Così ho continuato a scrivere con gli occhi risolutamente voltati lontano da coloro che lavorano per il mio annientamento. Non ho scelta tra tacere e parlare. Io dico a me stesso: Parla, o sii giudicato!»

Front and Back Mi piacerebbe essere meritevole di Hoessli. Neanch'io volevo trovarmi tra le mani del becchino senza aver prima apertamente rivendicato i miei diritti inalienabili oppressi, e senza aver aperto uno stretto passaggio alla libertà ("der Freiheit eine Gasse").

Con questi pensieri, e con il cuore che mi martellava dentro, salii sul podio dello speaker il 29 agosto del 1867, nella grande hall del Teatro Odeon, di fronte a più di 500 giuristi provenienti da tutta la Germania, tra i quali c'erano membri del parlamento tedesco ed un principe bavarese. Salii accompagnato da Dio!

Odeon in Ulrichs' day

-- L'ENIGMA DELLA NATURA E DELL'AMORE SESSUALE TRA UOMINI PORTATO DAVANTI AL FORUM DELL'ASSOCIAZIONE DEI GIURISTI TEDESCHI

-- Karl Heinrich Ulrichs, 1867

Ulrichs, Karl Heinrich. Gladius furens (Spada furente):
      L'Amore sessuale tra uomini come enigma della natura
.
      1867; traduzione italiana e presentazione di Massimo Consoli.
      Roma: Fabio Croce Editore, 2002. [ = Storia, Preistoria
      e Cronistoria collana diretta da Massimo Consoli.]

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