Associazione "Un ponte per..."
Chi siamo, cosa facciamo

"Un Ponte per..." è una associazione non governativa italiana di volontariato nata nel 1991 (con il nome di "Un Ponte per Baghdad"), subito dopo la fine dei bombardamenti sull'Iraq.

Lo scopo iniziale della nostra associazione è stato quello di promuovere iniziative di aiuti umanitari in favore della popolazione irachena, in opposizione al persistere dell'embargo a cui il paese è sottoposto.

In Iraq l'associazione ha portato avanti diversi programmi di aiuto nel campo sanitario e nel campo educativo e scolastico, in collaborazione con Unicef e Mezza Luna Rossa Irachena (IRCS). Ha inoltre organizzato diverse iniziative culturali e viaggi di conoscenza.

Più in generale il proposito che si pone questa associazione è quello di lavorare per prevenire nuovi conflitti tra il nord ed il sud del mondo, nel caso particolare verso i paesi del Medio Oriente, attraverso l'incremento degli scambi culturali, delle relazioni di amicizia, della cooperazione nel campo degli aiuti umanitari quando necessari.

Con questi presupposti "Un Ponte per ..." sta ora espandendo la propria attività verso altri paesi del Medio Oriente, in particolare verso il Libano, la Libia, il Kurdistan turco.

In questa direzione la associazione sta promuovendo iniziative di solidarietà sul problema dei palestinesi in Libano, contro l'embargo alla Libia, ecc. e organizzando viaggi politico-turistico-culturali nei vari paesi. I viaggi hanno l'obiettivo di permettere una reale conoscenza dei paesi interessati e di finanziare le iniziative politiche della associazione.

Nel maggio 1996 "Un Ponte per..." ha organizzato a Roma una conferenza internazionale contro tutti gli embarghi, cui hanno partecipato delegazioni da 15 paesi europei e non.

Con il drammatico evolversi della guerra in Yugoslavia, l'Associazione ha lanciato "un' altro ponte", verso Belgrado, con il lancio di una raccolta di fondi per l'invio di medicinali e presidi sanitari per chirurgia di emergenza negli ospedali della Yugoslavia.

L'Associazione ha organizzato il viaggio di una delegazione di pacifisti, sindacalisti, sindaci e assessori di comuni italiani, guidata da Raniero La Valle, che partirà da Milano mercoledì 5 maggio diretta a Belgrado. Al seguito della delegazione un carico di medicinali (30.000 compresse e 10.000 fiale di antibiotici, 20.000 compresse e fiale di analgesici, 20.000 pezzi di materiale sanitario vario) che rappresentano la prima parte di aiuti umanitari raccolti attraverso la campagna "Un Ponte per… Belgrado"

L'Associazione si fonda sul lavoro volontario e gratuito dei suoi soci, ed è finanziata quasi esclusivamente con proprie campagne di raccolta fondi. I sottoscrittori sono stati fino ad ora più di 5.000 cittadini italiani.

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Associazione non-governativa di volontariato per la solidarietà internazionale Via della Guglia 69/a, 00186 Roma - Tel. 06/67.80.808, Fax 06/67.93.968C.C.Postale n° 59927004 - email: ponteper@tin.it

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A) Attività svolta con l'Iraq (Campagna "Un Ponte... per Baghdad")

Sanità

"Un Ponte per Baghdad" sta svolgendo diversi programmi di aiuto sanitario per l'infanzia, in cooperazione con IRCS.

1. Sostegno sanitario a distanza

Circa 200 bambini iracheni, affetti da malattie croniche, sono stati "adottati" da altrettante famiglie italiane, o gruppi di persone, che si impegnano a sostenere i costi delle medicine necessarie. Le medicine vengono acquistate in Italia o in Giordania, e consegnate inviate ogni due/quattro mesi alla IRCS di Baghdad (Mezza Luna Rossa) che provvede alla distribuzione presso le singole famiglie. Il valore delle medicine inviate è di circa 100 milioni l'anno.

2. Ospedalizzazioni in Italia

Si è organizzato il ricovero in ospedali italiani di bambini iracheni bisognosi di interventi chirurgici che non era possibile effettuare in Iraq. I bambini, accompagnati da un genitore, sono stati ricoverati in diversi ospedali: Parma, Massa Carrara, e dal 1994 presso l'ospedale Niguarda di Milano.

A tutt'oggi i bambini operati sono stati 40, per alcuni dei quali sono stati necessari più interventi ed alcuni voli speciali con aereoambulanza.

3. Missioni chirurgiche in Iraq

Per ovviare gli alti costi sia economici che umani delle ospedalizzazioni, dovuti alla degenza postoperatoria ed al lungo e faticoso viaggio di andata e ritorno che i bambini devono affrontare, l'associazione sta organizzando missioni in Iraq di chirurghi volontari. Sono state sinora inviate tre missioni di cardiochirurghi italiani, inglesi e tedeschi (agosto 1994, maggio 1995 e gennaio 1996), composte in équipe di alto livello complete di infermiere e anestesisti. E' stato consegnato materiale sanitario e pubblicazioni scientifiche per un valore di oltre 500 milioni di lire.

4. Aiuti sanitari

L'associazione invia ogni anno alla IRCS quantitativi di medicinali, che vengono distribuiti a diversi ospedali iracheni. Il valore complessivo dei medicinali inviati sinora è di 500 milioni di lire.

Acqua potabile

Nel 1992, in cooperazione con l'UNICEF, è stato realizzato il primo intervento di installazione di un impianto per la produzione di acqua potabile nella città di Ammara.

In seguito è stata lanciata la campagna "Acqua Pulita per Bassora", con l'obiettivo di rendere nuovamente operative le stazioni di pompaggio della rete idrica di Bassora, dove più che altrove le condizioni igieniche sono drammatiche.

La prima fase è stata portata a termine nel febbraio 1995, con la consegna di 8 pompe per l'impianto del quartiere di Bradiya.

Dal 1996, la campagna "Acqua pulita" viene inserita nel progetto "Sindbad, con i bambini di Bassora". In questa nuova fase, con una spedizione nel 1997 e una nel 1998, sono stati forniti 12 pompe, 14 miscelatori di cloro e i pezzi di ricambio per la manutenzione delle attrezzature. Le centrali su cui il progetto interviene servono un bacino di utenza di 600.000 persone. E' in programma la formazione di tecnici locali per la clorazione.

Progetto "Sindbad, con i Bambini di Bassora"

Avviato nella città di Bassora insieme all'AiBi, e in cooperazione con IRCS e UNICEF, il progetto Sindbad è finalizzato alla prevenzione e alla cura delle malattie gastrointestinali causate da malnutrizione e inquinamento idrico. Articolato in 3 anni, si propone di abbattere del 90% la mortalità infantile con la cura di 30.000 bambini con terapie antibiotiche e reidratanti, supportate nei casi di malnutrizione, circa il 40%, da opportuna terapia dietetica.

La struttura preposta allo scopo è il dispensario, aperto il 27 dicembre 1996, ove operano due medici e due infermiere irachene. I bambini che si recano al dispensario ricevono direttamente, dopo la visita pediatrica, le medicine di cui abbisognano e le integrazioni alimentari.

La "tabella di marcia" è stata finora rispettata riuscendo anche a sostenere gli ospedali pubblici con consistenti donazioni di medicinali.

E' in programma l'allestimento di un laboratorio diagnostico, la preparazione di un programma di educazione sanitaria per le famiglie su come prevenire le infezioni intestinali e. corsi di aggiornamento per il personale medico degli ospedali di Bassora.

Educazione

"Ho un amico a Baghdad" - Gemellaggi scolastici.

Dall'aprile 1993 il Progetto "Ho un amico a Baghdad - campagna di educazione alla pace" coinvolge circa 30 scuole elementari italiane e altrettante irachene.

Scopo dell'iniziativa è di preparare le nuove generazioni ad una cultura di pace stimolando l'interesse per la conoscenza delle diverse culture attraverso lo scambio di disegni e letterine. Ai bambini italiani che partecipano al progetto viene consegnato un poster "lettera da un bambino iracheno" che insegna anche a scrivere il proprio nome in arabo. Agli insegnanti è fornito un supporto didattico per integrare le proprie lezioni.

L'attività del gemellaggio consiste nello studio della storia, della geografia e della situazione odierna dell'Iraq, nel preparare lettere e disegni, raccogliere quaderni ed altro materiale didattico che viene distribuito nelle scuole gemellate irachene. Dall'Iraq lettere e disegni vengono spediti ai bambini italiani. In Italia hanno partecipato a questa iniziativa circa 7.000 bambini

Quaderni di pace.- Adotta una classe

Tra le principali difficoltà che i bambini iracheni incontrano per seguire regolarmente i corsi di studio è il proibitivo costo del materiale scolastico (quaderni, penne, matite, ecc.). "Un ponte per..." ha promosso la fornitura di materiale scolastico in Iraq, diretto alle 30 scuole gemellate. Fino ad oggi ha già distribuito circa 300.000 quaderni ed altro materiale (in parte raccolto nelle scuole elementari italiane ed in parte frutto di donazioni delle industrie).

Al fine di rendere di rendere più sistematico il progetto l'associazione ha lanciato una campagna di adozione a distanza di una classe.

L'obiettivo è quello di fornire a tutti i 20.000 bambini (500 classi) delle scuole gemellate il materiale scolastico necessario.

Manutenzione edifici scolastici.- Adotta una scuola

Le condizioni in cui versano gli edifici scolastici, in seguito all'assoluta mancanza di manutenzione da oltre 7 anni, sono gravissime. In particolare per quanto riguarda i servizi igienici, le finestre e gli impianti elettrici.

Il ponte con la collaborazione dell'UNESCO, sta promuovendo un progetto per la formazione di addetti alla manutenzione con la fornitura di un kit di attrezzi. L'associazione provvederà alla fornitura dei kit.

 

Assurbanipal - aggiornamento biblioteche

L'isolamento culturale è in Iraq così assoluto da spingere gli insegnanti, i medici e gli ingegneri a preferire la fuga dal paese. Parziale ma indispensabile risposta è l'aggiornamento dei testi e dei periodici delle biblioteche universitarie e la fornitura della letteratura scientifica avanzata.

B) Iniziative Culturali

La diffusione della cultura di altri paesi e l'amicizia tra i popoli sono il presupposto fondamentale per la costruzione della pace. Per questa ragione l'Associazione ha realizzato una serie di iniziative volte ad accrescere il legame fra gli artisti italiani e gli artisti iracheni.

Le principali sono state l'organizzazione di eventi culturali di artisti iracheni in Italia, la partecipazione di gruppi italiani a festival in Iraq.

C) Iniziative contro gli embarghi

"Un Ponte per..." è fortemente impegnata nelle attività internazionali contro gli embarghi e le sanzioni economiche in generale.

E' membro della "International Commission of Inquiry on the Economic Sanctions" (ICIES), con sede a Londra, e ha partecipato ai convegni sugli embarghi tenutisi ad Atene, Madrid, Kuala Lumpur e alle "Giornate mondiali di lotta contro gli embarghi" il 17 gennaio 1996 e 1997.

Nel maggio 1996 ha organizzato a Roma la conferenza annuale contro gli embarghi sotto il titolo "Contro l'arma della fame".

Sono state inoltre organizzate in Italia numerose iniziative di "lobbying parlamentare", dimostrazioni, sit-in di fronte all'ambasciata USA, e conferenze.

Nel Natale 1997 in collaborazione con l'Ong islandese "Peace 2000 Institute", "Un Ponte per..." ha organizzato il primo volo civile verso l'Iraq dall'inizio dell'embargo. Un aereo carico di aiuti umanitari e doni per i bambini è partito dall'Islanda alla volta di Baghdad, dove è atterrato il 26 dicembre. Dopo aver distribuito il materiale in ospedali e orfanotrofi della capitale irachena, l'aereo è ripartito portando una bambina gravemente ammalata che è stata poi ospedalizzata ad Amsterdam.

Nel 1998: "Scudi Umani Volontari per la pace in Iraq". in risposta all'eventualità di un attacco militare americano contro l'Iraq, nel febbraio-marzo 1998, due gruppi di volontari, appartenenti a diverse associazioni e movimenti pacifisti, sono partiti dall'Italia alla volta di Baghdad, rispondendo all'appello di "Un Ponte per...". Obiettivo delle missioni era di proteggere, con la propria presenza, le strutture e infrastrutture civili. In Iraq le due missioni, che si sono avvicendate, hanno visitato ospedali e scuole per documentare gli effetti dell'embargo sulla popolazione, e organizzato iniziative politiche (fra cui una manifestazione davanti alla sezione di interessi Usa) per chiedere la levata delle sanzioni.

D) Altre campagne dell'associazione

Libano ("Un Ponte per... Shatila")

Individuato nell'irrisolto problema dei profughi palestinesi, ospiti indesiderati ed esclusi dai negoziati di pace, uno dei punti fondamentali per la stabilità dell'intera area, "Un Ponte per..." ha iniziato una nuova attività in Libano. La campagna di solidarietà "Un Ponte per Shatila" ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica italiana sul problema dei profughi palestinesi, e al tempo stesso di operare con iniziative concrete per impedire la lenta agonia dei campi profughi e la conseguente disgregazione della comunità palestinese in Libano.

Programmi:

Programma "Family Happiness": Sostegno economico a distanza di bambini orfani dei campi profughi;

Organizzazione di eventi culturali in Italia finalizzati a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dei palestinesi in Libano;

Organizzazione di viaggi di solidarietà e conoscenza.

 

Kurdistan Turco ("Un Ponte per... Diyarbakir")

Organizzazione di iniziative culturali;

Campagna contro la vendita di armi alla Turchia;

Promozione di iniziative per una soluzione politica del conflitto kurdo-Turco.

 

 




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