I BALCANI: FATTI E MISFATTI


di Gary Wilson, versione originale presso International Action Center



Il Presidente Bill Clinton afferma che gli USA devono bombardare la Jugoslavia perchè il suo leader, Slobodan Milosevic, è come Hitler a deve essere fermato. Clinton sostiene che se gli USA non lo fanno, una nuova guerra mondiale sarà inevitabile.

Le parole di Clinton sono chiaramente strumentali a giustificare la gurra degli USA contro la piccola Jugoslavia. Nessuno può davvero credere la Jugoslavia possa rappresentare una seria minaccia per gli USA. Così Clinton deve dire qualcosa per giustificare con maggiore forza quello che altrimente sarebbe percepito cntro una criminale campagna di bombardamenti condotta dalle truppe USA

Inoltre le dichiarazioni di Clinton sono così radicali che è chiaro come egli non voglia nessun tipo di negoziazione per risolvere la crisi. Il governo degli USA sta perseguendo una piena resa della Jugoslavia ed un accettazione completa da parte serba dei termini dettati dal Dipartimento di Stato.

Ecco perchè Clinton sta rilasciando dichiarazioni tanto radicali. Tuttavia, i fatti non giustificano in alcun modo la azione militare USA contro la Jugoslavia.

Eccovi alcune tesi utilizzate dalla Amministrazione Clinton per giustificare la loro guerra e la risposta a queste tesi


CLINTON AFFERMA CHE MILOSEVIC SIA IL NUOVO HITLER

FATTO: La germania hitleriana era una maggiore potenza industriale, una nazione imperialista che attaccò, invadendoli, alcuni stati vicini.

Le forze armate USA hanno attaccato quattro paesi- Iraq, Sudan, Afghanistan e Jugoslavia - negli ultimi sei mesi. tali azioni collocano gli USA al primo posto tra i paesi aggressori nel mondo attuale.

CLINTON AFFERMA CHE IL GOVERNO JUGOSLAVO STIA PRATICANDO UN GENOCIDIO "NAZISTA" IN KOSOVO

FATTO: La politica del governo jugoslavo di difesa del proprio paese da un attacco, esterno ed interno, non può essere considerata diversamente da quanto qualsiasi altro governo farebbe in circostanze simili. Una guerra civile, attizzata dall'esterno, è scopiata in Kosovo. Come in ogni guerra civile ci sono delle vittime, tra le quali alcune sono civili. La guerra è di per sè un fatto rebbilie, ma non puà questa guerra essere definita come "Genocidio".

definire "Genocidio" quanto sta accedendo in Kosovo è un affronto nei confronti di chi è stato realmente vittima di un genocidio. Quanto accade in Kosovo oggi non ha nulla di comparabile all'Olocausto degli ebrei in germania o nell'Europa Orientale o al genocidio delle nazioni native dell'america settetrionale per opera del governo USA durante tutto il corso del 1800.

Le storie propagandate dalla Casa Bianca, dal Pentagono e dalla Nato hanno il fine preciso di giustificare la loro aggressione militare. Questa è una guerra contro la Jugoslavia, e in una guerra la prima questione da definire e da verificare è il quotidiano lavoro propagandistico delle autorità dei paesi aggressori.

Ad esempio, migliaia di civili che scappano dal Kosovo. Perchè stanno scappando in questo momento, dopo che questa mostruosa ed "altamente tecnologica" guerra è scoppiata? La spiegazione dei Mass Media deriva univocamente dalle autorità militari USA e NATO, che asseriscono che i rifugiati siano vittime delle persecuzioni serbe. Nessun reportage realmente indipendente è permesso. La possibilità che costoro stiano fuggendo perchè i loro paesi ed i loro villaggi stanno venendo quotidianamente distrutti dai bombardamenti degli USA e della NATO viene seccamente esclusa.

Mentre il Pentagono sostiene che i bombardamenti riguardano esclusivamente obiettivi militari, le esperienze passate (E le notize circa i quotidiani "errori" dei loro top gun, n.d.r.) registrano la distruzione di siti sia militari che civili in goni guerra precedentemente condotta da Washington. Infatti, coerentemente ad uno studio condotto dalò Congresso USA, solo il 40 % delle bombe usate contro l'Iraq durante la Guerra del Golfo raggiunsero l'obiettivo dichiarato. Il numero di vittime civili fu molto alto durante quel conflitto, e fu interamente causato dai bombardamenti USA.

Dopo solo quattro giorni di bombardamenti continui in Jugoslavia, gli USA hanno ucciso più di mille civili, secondo quanto riportato dalle autorità russe. la Jugoslavia non rilascia, al momento, stime precise circa le sue perdite per la stessa ragione strategica per cui gli USA si rifiutano di rilasciare informazioni precise ed attendibili circa le sue concorrenti perdite militari.

Dal momento che la maggiorparte di bombardamenti NATO riguardavano il Kosovo (all'inizio del conflitto, n. d. r.), ci pare questa una più che buona ragione per fuggire e per spiegarci l'esodo dei kosovari di etnia albanese.

CLINTON SOSTIENE CHE GLI USA SONO COINVOLTI IN UNA MISSIONE UMANITARIA

FATTO: Questa non è la prima volta che Washington utilizza tale scusa umanitaria per interventi esterni.

Gli USA affermarono di essere coinvolti in una missione umanitaria in Somalia nel 1993. Ma le truppe statunitensi furono alla fine forzate ad abbandonare la missione dalla rabbia dei somali dopo che loro aggredirono la popolazione ed uccisero 500 civili, come rivela il recente libro: "Black Hawk Down". Gli USA sostennero pure che l'invasione della piccola Grenada era gistificata dalla necessità di salvare un gruppo di studenti di medicina.
D'altronde ci sno molti scenari nel mondo dove autentiche lotte di liberazione vengono represse da governi reazionari. Ed in nessuno di questi casi gli USA hanno optato per una azione in sostegno di quanti vengono brutalmente perseguitati. Di seguito eccovi qualche esempio:

- la lotta deli Palestinesi per l'autodeterminazione contro gli opressori israeliani

- la lotta dei Curdi per l'indipendenza dalla Turchia, nel corso della quale oltre 35.000 Curdi sono stati assassinati dal governo turco

- la lotta di liberazione Tamil nello Sri Lanka

la lotta di Est Timor per l'indipendenza, nel corso della quale un terzo della popolazione di Timor è stata massacrata dalle forze indonesiane armate dagli USA

- la lotta di liberazione Zapatista in Chiapas dove l'umtimo massacro governativo risale al Dicembre 1997

- la lotta ricoluzionaria di liberazione in Colombia che combatte contro gli squadroni della morte addestrati dalla CIA

Le grandi potenze solitamente usano la giustificazione della "legittima difesa" quando lanciano una aggressione. Raramente dichiarano di iniziare un conlitto per scopi puramente umanitari. Questo è avvenuto solo 3 volte nel cosro di quest'ultimo secolo.


INVASIONE GIAPPONESE DELLA MANCIURIA nel 1931. gli aggressori giapponesi sostennero che l'invasione era necessaria peer proteggere la manciuria da sedicenti terroristi cinesi. Tali "terroristi" erano piuttosto i sostenitori dell'indipendenza della Cina. tale attacco portò ad una lunga e sanguinosa occupazione militare della regione.

L'INVASIONE MUSSOLIANA DELL'ETIOPIA nel 1935. Mussolini sosteneva che l'invasione era necessaria per liberare il popolo schiavo dell'imperatore etiope, Haile Selassie. Infatti, gli imperialisti italiani volevanoessere i nuovi schiavisti. Il crimine di Selassie era il volere resistere alle loro mire espansioniste sull'Etiopia.
L'INVASIONE HITLERIANA DELLA CECOSLOVACCHIA nel 1938. Hilter sstenne ch l'invasione era necessaria per porre fine alle discriminazioni etniche nella regione dei Sudeti. I nazisti avevano, invero, incoraggiato e sostenuto l'atività di un movimento politico anti- ceco nella regione e poi strumentalizzato la repressione della autorità di Praga di quel moviemnto parafascista come una scusa per l'invasione.

La guerra di Clinton contro la Jugoslavia si inserisce in questo solco imperialista. La Jugoslavia è l'unico paese in Europa ad avere rifiutato l'installazione di basi militari USA/NATO sul suo territorio. Ai negoziati di Rambouillet le autorità jugoslave avevano accettato i termini per l'autonomia del Kosovo sostenuti dagli USA.
Ma rifiutarono di permettere che il Kosovo fosse occupato da truppe straniere USA e NATO. Per insistere nella difesa dei propri diritti di nazione indipendente e sovrana sul proprio territorio, oggi la Jugoslavia viene attaccata dai bombardieri "umanitari" di Clinton.



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