Far entrare la luce

(favoletta tradizionale jddish)

Il Rebbe di Apt chiese una volta al Rebbe di Pshiskhe perché non sorvegliasse i propri discepoli per assicurarsi che seguissero i precetti e pregassero devotamente. Il Rebbe di Pshiskhe rispose: "Lascia che ti racconti una favola".

Una volta tre uomini erano rinchiusi in una prigione buia come un pozzo. Due erano intelligenti, ma uno era un sempliciotto che non sapeva nulla di nulla: non era capace di vestirsi, non era capace di mangiare; nulla. Uno degli altri due ce la mise tutta per cercare di insegnare al sempliciotto a vestirsi, a mangiare, a tenere il cucchiaio, e così via. L'altro non fece assolutamente niente. Un giorno quello che aveva lavorato sodo chiese all'indifferente: "Perché non ti sforzi un poco di aiutarmi ad educare il sempliciotto?". L'altro rispose: "In questa oscurità non riuscirai a insegnargli niente, anche se ci perdessi degli anni. Io, invece, uso il mio tempo cercando il modo di praticare un buco nel muro per far entrare la luce. Quando ci riuscirò, imparerà da solo quello che avrà bisogno di sapere".