================================== "Grida nelle Tenebre" di Pellinor ================================== Vincitrice del Trofeo Fluffy(R) 1998 come Miglior Fanfic sull'Angoscia (Melody Morgan Carter, xduchess@freemail.it) Traduzione di Melody Morgan Carter (Monica) (una Super Fan di Chris Carter), xduchess@freemail.it DICHIARAZIONI: Mulder e Scully appartengono a Chris Carter, 1013 Productions e Fox, e li ho torturati senza permesso ma senza fini di guadagno. RIASSUNTO: Mulder è ancora in ospedale - o è qualcosa di più grave? VALUTAZIONE: PG-13 CLASSIFICAZIONE: A, S COMMENTI: mandate commenti (gentili) a Pellinor@astolat.demon.co.uk COMMENTI SULLA TRADUZIONE (anche non gentili): xduchess@freemail.it - Ma, ragazzi, io non sono una tradut- trice... E questa è solo la seconda fanfic che traduco. ;) TITOLO ORIGINALE: Cry in the Dark ================================== "Grida nelle Tenebre" di Pellinor ================================== _____ Scully, sono io. Se sei lì, Scully, rispondi... Prendi il telefono, Scully. Ho bisogno di te... del tuo aiuto. Scully...? Mi dispiace, Scully. Io... Pensavo che avrei fatto meglio a parlare con te... Sono ancora in ospedale. Ora _so_ che non sei in casa. Avresti preso il telefono, sentendo _questo_, anche solo per dirmi 'Mul-der' in quel tuo modo, cercando di apparire adirata, ma intanto traspare la preoccupazione, per quanto tu cerchi di nasconderla. Ehy, Scully! Non fare quella faccia. Sì, la _fai_. E ora stai cercando di non sorridere, chiedendoti se tu sei così prevedibile, tanto che io possa descrivere ogni tua reazione. Non ne puoi più di sentirmi parlare di questo, piuttosto che parlarti di come sto io, ma tu sei gradita come il bene. Se ti sto prendendo in giro, non posso farlo male. Giusto? Giusto... Ah, ma ora mi stai disapprovando, chiedendoti se mi sono buttato in qualche caccia all'alieno o al mutante senza dir- telo, nonostante quello di cui abbiamo parlato ieri. Ma, Scully - non è stata colpa mia, questa volta. Ho preso tutte le precauzioni. Non ho dimenticato la pistola. Ehi! Non ho neppure perso il cellulare, ma quei dannati infermieri me l'hanno confiscato. No, tutto quello che ho fatto è stato andare in giro un po' in automobile, solo per pensare a quello di cui abbiamo parlato e all'improvviso un cane è saltato in mezzo alla strada. Ho svoltato subito, per evi- tarlo e... Be', non ho colpito il cane, comunque. Credo di ricordare di aver notato l'albero... Comunque, sono qui, bloccato a letto, sentendomi come... be', non importa. Mi rimetterò. _Quello_ è tutto il pro- blema. Mi rimetterò. In effetti, perfino quando mi hanno sottratto il cellu- lare, gli infermieri non sono troppo cattivi. Li ho guardati appena, se ci fosse un buon cambiamento. Normalmente non possono aspettare a riempirmi di medicine o a costringermi ad alzarmi dal letto e farmi camminare per la stanza, così ridono alle mie spalle. Ma questi - questi sembrano abba- stanza contenti per me che io me ne stia a letto. Quando ho tentato di usare il mio cellulare hanno urlato che avrebbe interferito con le attrezzature mediche e per qualche se- condo mi hanno guardato proprio come si suppone che gli in- fermieri facciano, ma poi si sono addolciti e uno di loro mi ha portato questo telefono e mi ha detto che potevo usarlo quanto volevo. Così, sono qui, Scully. Per favore chiamami. Sono all'Ospedale San Giuda di Balti- mora. Per favore, chiamami. ******* _____ Scully, non hai chiamato. Sono passate alcune ore. Credo. Il sole arrivava di stri- scio sul mio letto quando ti ho chiamato prima e ora è com- pletamente buio. Tre ore? Quattro? Dannazione! Dov'è finito il mio orologio? Perché non ce n'è uno qui, in ospedale? Dov'è un infermiere quando hai bisogno? Perché non hai chiamato? Senti, Scully. Sei ancora arrabbiata con me per quello che è successo ieri? E' così? Credo che dobbiamo superarlo. Io mi _fido_ di te, sul serio. Io ti _rispetto_. Ti ho sola- mente detto di andare a casa prima perché... Dio, Scully! Ho _visto_ come ti ha colpito quel caso. Se _io_ ho reagito così, anche _tu_ dovevi fare lo stesso. Lo _avresti_ fatto, Scully. Ricorda come sei quando pensi che io stia male, o quando credi che mi stia buttando alla cieca tra i pericoli. Questo è quello che è successo. Se tu avessi oltrepassato quel limite, provando questo, avresti potuto farti male - avresti potuto essere uccisa. E' per questo che non te ne ho parlato. Per il _tuo_ interesse. Non perché non mi fidi di te. Scully, tutto questo lo _sai_. Mi hai sempre creduto. Non puoi lasciare che questo metta in pericolo tutto quello che abbiamo. Ti prego... Ti prego, chiamami. Ne discuteremo più tardi. Ora, solo... _parlami_. Ho biso- gno di sentire la tua voce. Qui tutti sono così freddi, di- staccati, così... _non_ sono te. Per favore, chiamami. ******* _____ Non posso dormire, non posso riposare, non posso pensare. Non mi hai chiamato. Io... Fa _male_, Scully. Mi hanno dato qualcosa, qualche ora fa. Pensavo che fosse un medicinale per far cessare il dolore, non per farlo aumentare. Ma fa male molto di più di... Scusa, Scully. Lo sai, non tu. L'hai sempre fatto. Sai che non ti ho det- to tutta la verità. E' per _questo_ che non chiami? Sei se- duta nel buio, fissando il telefono, chiedendoti quanto ci vorrà ancora prima che io sia onesto con te? Io... Mi dispiace, Scully. _Non posso_ dirtelo. Vorrei, ma non posso. Non è un mio segreto. Lui mi ha fatto promettere di non dirlo a nessuno, nemmeno a te. Ma non posso mantenere un segreto con te per troppo tempo. Così, che c'entra se ho promesso? Così cosa se... Non mi im- porta... Io non... Insomma, è andata così... C'era un uomo. Non so chi fosse, ma mi ha chiamato, ieri notte - o la notte prima? Non so più che giorno è, imprigio- nato in questa stanza con i muri vuoti, il soffitto spoglio, solo la piccolissima fenditura della finestra. Comunque, lui mi ha detto di avere delle informazioni - importanti raggua- gli - che voleva far trapelare. Stavo per incontrarlo, al luogo fissato, all'ora prevista, e lui mi avrebbe dato tut- to. So cosa stai pensando, Scully. Pensi che si finito in una trappola, che sono stato manovrato da qualcuno dicendomi che aveva delle informazioni, ma non è così. Questo è vero. Lui sembrava terrorizzato. Volevo dirtelo, Scully, ma non potevo. Lui ha detto che avrebbe trattato solo con me. Così sono partito immediata- mente... Non sono mai arrivato là, Scully. Credo che mi stessero aspettando, perché ho subito sospettato di essere seguito. Ho cercato di seminarli, ma le macchine erano sempre là. Così ho fatto l'unica cosa che ho potuto pensare. Sono an- dato un po' ovunque, tranne che verso il luogo d'incontro, sperando che li avrei potuti condurre lontano dall'uomo che ovviamente stavano cercando. E qui arriva il cane... Sì, c'era veramente un cane. Non ho mentito su questo. Non c'era niente da fare. Stavo guar- dando nello specchietto, vedendo se riuscivo a seminarli e semplicemente non ho visto il cane. E questa è tutto la verità, lo giuro. La verità. E' per questo che è così importante che tu venga qui. Do- vevo incontrarlo più di tre giorni fa. Io... _Tu_ devi tro- varlo prima che lo facciano _loro_. Ti prego, vieni, Scully. Ti dirò tutti i dettagli, quando sarai qui. Non posso dir- teli per telefono, le linee potrebbero essere controllate. C'è stato un tempo in cui hai riso incredula di _questo_. Ora stai solo scuotendo la testa, tristemente, guardando il telefono come se stessi tenendo un serpente velenoso tra le mani. _Io_ ti ho fatto questo. Mi dispiace, Scully. ******* _____ Non ti ho detto tutto. Le informazioni che aveva... erano su di _te_ - sul tuo rapimento. E' per questo che dovevo fare quello che lui di- ceva, anche se avevo promesso che non sarei uscito senza di te. E' per questo che non possiamo lasciarcelo scivolare tra le dita. E' più importante di qualsiasi cosa. Per favore, chiamami. ******* _____ Aiutami, Scully! Aiuto! Questo non è un ospedale, è una prigione. Io... Io... Scusa. Sto respirando, lentamente, lentamente. Calma. Tranquillo. Piano... Piano... Non posso dormire. Sono sceso dal letto per fare qualcosa. Pensavo che avrei trovato un'infermiera e le avrei chiesto perché non c'era il televisore nella stanza, perché non mi lasciavano tenere la luce accesa, e... Mio Dio, Scully! Io non posso... La porta. La porta era chiusa. E la finestra... Sono sa- lito in piedi sul letto e ho guardato fuori dalla finestra. Era buio, fuori, ma il chiarore era come quello del tra- monto. Abbastanza luce per vedere... Scully! Non c'era... niente. Solo una grande distesa di... nulla. Come in una base militare o qualcosa del genere. Mio Dio, Scully. Dove sono? Cosa vogliono farmi? Aiutami, Scully. Ti prego, aiutami. ******* _____ Scu...lly. Ho bisogno di te. Stavo bene. Sono venuti. Loro... Oh Dio, ha fatto _male_. Io... Ho bisogno... solo di dormire. Scu...lly... ******* _____ Sc... Scully. Mi sento meglio anche solo sentendo la tua voce sulla se- greteria, solo ascoltando _te_, anche se non so ora se tu mai mi sentirai. Ma se _tu_ puoi sentirmi... Scusa, Scully. Mi dispiace per l'ultima telefonata. Non dovevo... scaricarmi su di te. Era sbagliato. Sono finito io in questo guaio e io dovrei... subirne le conseguenze da solo. Scusa. E' solo che... Ero spaventato. Ma... Ora sto bene. Sono... OK. Devo stare calmo. _Stare calmo_. Ho bisogno di pensare. Perché mi hanno lasciato il telefono? E' solo per tormen- tarmi, così penso che possa esserci un aiuto, ma per tutto il tempo io sto solo parlando con _loro_? Mi puoi sentire? A volte spero disperatamente di _no_. Non hai bisogno di questo. Seduta là, nel buio, sapendo ora quando mi sentirai di nuovo, sapendo che non puoi fare nulla per aiutarmi. Oh, hai cercato quell'ospedale, ora, non è così? Non esiste o se invece c'è, nessuno là mi ha visto. Oppure sei andata nel mio appartamento, cercando una nota su dove avrei dovuto contattare quell'uomo. Ma non c'è niente da fare, Scully. Ho distrutto tutto. E' tutto nel mio cervello... L'hai sentito, tu bastardo! E' tutto nella mia testa. _Lei_ non sa niente. Io sono il solo che ne è a conoscenza. Sono l'unico che sa dov'è! Scusa, Scully. Non dovevi sentire questo. Se l'hai fatto... Parlo, come se tu mi _potessi_ sentire. Questa è la cosa migliore la fare - da sperare. Se _puoi_ sentirmi, so che probabilmente ora è un inferno per te, ma _è_ per il meglio. Pensa solo a questo. Almeno saprai cosa mi è successo. Al- meno... Oh Dio, Scully. E se tu non potessi sentire questo? Se non saprai mai cosa mi è successo. Magari mi stai chiamando pro- prio adesso, disperata e preoccupata, senza sapere se sono vivo o morto, se ritornerò tra molti anni, se me ne sono an- dato di mia spontanea volontà e non _voglio_ essere trovato. Oh, Scully... Ti prego, fa che possa sentire questo. Ti prego. Non ti avrei mai voluto lasciare, Scully. Mai. Io... Devo smettere ora, Scully. Io... mi dispiace. ******* _____ Mi hanno lasciato solo, questa volta, ma so che mi stanno ascoltando. Perché hanno fatto questo? Perché? Vogliono sapere chi è questo uomo. Lo so. Ma non me l'hanno chiesto. Basta che mostrino i loro freddi sorrisi e... Scusa... Non posso dirglielo, Scully. Qualsiasi cosa mi facciano, non gli dirò niente. Non posso tradire un uomo che mori- rebbe. Era pronto a rischiare la sua vita per dare a me - a _noi_ - quelle informazioni. Non posso tradirlo. Io... Dopo il nostro primo informatore... Io _non posso_ lasciare che accada ancora. Qualsiasi cosa mi facciano, non posso... Oh Dio, Scully! Se tu non ascoltassi ma questo perché loro... perché tu sei...? E' quello che state cercando di fare, voi, bastardi? Vo- lete che io pensi che lei non mi risponde perché voi l'avete... presa. Volete che torturi me stesso pensando a cosa le state facendo e poi vi dica tutto per farvi smettere di... ucciderla. Non fatele male! Non osate farle male! Io... Io farò qua- lunque cosa. Potete farmi di tutto, ma non toccate lei! Dove siete? State ascoltando. Perché non venite? Vi dirò tutto, proprio ora. Basta che non osiate farle male. Non... Non... toccatela. ******* _____ Scully... Loro mi hanno detto.... Tradito... Lui. Morto. Freddi sorrisi... Sangue. Fumo... Non posso.... respirare. Mi... dispiace. Io st... Fa male... Parlare. Ma... _Devo_ dire... Scusa. Ti prego... Cerca di dimenticare... Ti prego... Scully. ******* Dana Scully si tolse le scarpe e si lasciò cadere sulla sedia, al borsa cadde sul pavimento intorno a lei. Rovesciò la testa all'indietro, chiuse gli occhi, sentendo il sole caldo sul suo viso. Lui aveva ragione, lo poteva capire ora. Aveva _bisogno_ di una pausa. Aveva resistito, ostinata fino alla fine, ma poi era stata sua madre che l'aveva fatta ragionare e ora, dopo un lungo week-end da lei, si sentiva rilassata, rinfre- scata e pronta ad affrontare il futuro. Ma Mulder... Quella era l'unica piccola nuvola sulla sua felicità. Ave- va urlato con lui, come se fosse una buona cosa buttarlo fuori, per quel banale suggerimento, e aveva rifiutato di chiamarlo per tutto il fine settimana per dirgli dove si trovava. Se era arrabbiato con lei, non era di più di quanto lei meritasse. Tuttavia Mulder, essendo Mulder, aveva senza dubbio passato tutto il week-end girando e rigirando la si- tuazione fino a convincersi che la colpa era sua. Infuriato, di sicuro, ma... be', così _Mulder_. Non poteva lamentarsi che lui fosse se stesso, che fosse l'uomo che lei conosceva e... Chiamalo. La sua coscienza sapeva quello che lei doveva fare, tutta- via le sue mani non volevano prendere il telefono, la sua mente non voleva affrontare quella che doveva essere una conversazione tesa e difficile. Ma perché era così nervosa? Avrebbero passato anche que- sto, non c'era dubbio. Avevano passato di peggio ed erano sopravvissuti. Solo poco parole furiose, un'incomprensione, un fine settimana di silenzio. Niente. Chiamalo. Stava quasi per alzare la cornetta e chiamarlo, ma l'appoggiò di nuovo, guardando sulla segreteria. Messaggi. Dio! _Otto_ messaggi. Forse Mulder. No. _Sicuramente_ Mul- der. Lentamente, si alzò in piedi, premendo il tasto di riav- volgimento. Sembrava che ci mettesse anni, ronzando attra- verso il silenzio dell'appartamento, prima di raggiungere l'inizio con un improvviso rumore, facendola trasalire. Premette il tasto play e si sedette di nuovo, pronta a sentire cosa aveva da dire lui. Avrebbe chiamato più tardi. Dopo tutto, pochi minuti non avrebbero fatto la differenza, no? ******* Fine --,--'--,(@ rchiviato e tradotto con il permesso dell'autore da Melody Morgan Carter (Monica) xduchess@freemail.it su http://www.angeldire.com/mo/nica