CAPITOLO 21
-- Nick, ancora . -- AJ
Dopo linfernale serata trascorsa il giorno prima, quella notte aveva dormito come un bambino. Alludire quelle parole si svegliò di soprassalto e si trovandosi di fronte la faccia di AJ. AJ? AJ chi? Quello che la sera prima gli aveva mandato a monte lappuntamento con la sua ragazza? Ci mise meno di un secondo a realizzare che voleva con tutte le sue forze prendere a calci la persona che gli stava davanti
-- Cosa cavolo ci fai qui? Vattene immediatamente! -- Nick
-- Parla piano, cè tua sorella che sta ancora dormendo -- AJ
-- Vattene subito, immediatamente! -- Nick
-- vogliamo parlare per un secondo di qualcosa di più importante come per esempio del fatto che sei tutto vestito? Non ti è bastato quello che ti è successo 2 giorni fa? -- AJ
-- Smettila, piantala, vattene di qui, non sono fatti tuoi. -- Nick
-- Come sarebbe non sono fatti miei? Lo sono eccome! -- AJ
-- no, non lo sono affatto, e sarebbe ora che imparassi che non sono più un bambino e che sono perfettamente in grado di decidere come dormire, dove dormire e con chi dormire. E adesso veramente basta AJ, togliti dai piedi, oggi proprio non ti voglio vedere -- Nick
-- sono venuto a prenderti per andare in ospedale, ricordi? -- AJ
-- ci posso andare da solo -- Nick
-- Nick, lo sai che lho fatto solo perché tiu voglio un bene dellanima -- AJ
-- Non mi interessa AJ, adesso proprio non mi interessa, sono troppo arrabbiato, sei andato troppo oltre questa volta. Nick
-- Se è così, allora da adesso in poi le cose saranno diverse, adesso mi è chiaro che posto occupo nella tua vita -- AJ
-- Bene -- Nick
-- ci vedremo quando ne avrai voglia -- AJ
-- Ottimo -- Nick
AJ se ne andò sbattendo la porta della camera e Nick si voltò distinto per vedere se la sorella si fosse svegliata. Stupiito la trovò a fissarlo ad occhi spalancati.
-- si è offeso -- Angel
-- Amen, se ne farà una ragione -- Nick
-- Ha ragione -- Angel
-- Riguardo a cosa? Al fatto che deve per forza impicciarsi dei fatti miei? -- Nick
-- no, al fatto che hai dormito vestito. Ieri notte era tardi e non ci ho pensato. Perché lhai fatto? Perché cero io? -- Angel
-- Devo prepararmi per andare in ospedale -- Nick
-- Vai a fare fisioterapia? -- Angel
-- E a farmi togliere questo aggeggio infernale che mi fa un male cane al momento -- Nick
Angel fissò Nick nascondere sotto la maglietta il pezzo del tubicino del catetere che era scivolato fuori dai pantaloni durante la notte e pensò che il fratello volesse un po di privacy.
-- Vado giù a fare colazione -- Angel
-- Ok -- Nick
-- Nick -- Angel
-- Dimmi -- Nick
-- Grazie per avermi fatto dormire con te -- Angel
Angel chiuse la porta dietro di sé e a Nick non restò altro da fare se non incominciare faticosamente a vestirsi, come ogni giorno.
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Ad aspettarlo, al parcheggio dellospedale, seduta su una panchina, cera Sam. Lei era proprio la donna giusta, perché chiunque altro si sarebbe precipitato alla macchina per aiutarlo a scendere, mentre lei era rimasta dovera, a fissarlo.
-- Ciao -- Nick
-- ciao -- Sam
-- Come va questa mattina? -- Nick
-- Credo meglio -- Sam
-- Devo fare terapia con te? -- Nick
-- No, è prevista una seduta in piscina -- Sam
-- Prendiamo un caffè? -- Nick
-- no, voglio parlarti di una cosa -- Sam
Nick sistemò la sedia a rotelle di fronte a Sam e le prese una mano. Stava tremando e Nick capì che ciò che doveva dirgli era importante.
-- Nick, tu mi piaci parecchio, e questo credo tu lo sappia già -- Sam
Nick sorrise compiaciuto
-- Ma non è solo questo, Nick. Non mi sono mai sentita così in vita mia. Io . Io io ti amo! -- Sam
Amore? Sam stava parlando damore?
-- dopo quello che è successo ieri sera credo sia arrivata lora di prendere alcune decisioni importanti. Tutto il casino nasce dal fatto che stiamo facendo tutto in segreto. Forse è giunto il momento di ammetterlo. Io ti amo e voglio una storia vera con te. Questa sembra una storiella da ragazzini ma io non sono più una ragazzina e tu sei la persona con cui voglio stare per il resto della mia vita -- Sam
Nick era incredulo: si, a lui Sam piaceva un sacco, ma era pronto ad affrontare una cosa così seria? Non ne aveva proprio idea e già questo forse significava che non lo era. Aveva pronunciato la parola amore solo con due persone in passato proprio perché lo considerava un sentimento unico e raro. E ora , questa splendida donna con cui pensava di non avere nemmeno una chanche gli stava dicendo che era innamorata di lui.
-- Nick, voglio che pensi a quello che ti ho detto, perché io sono pronta ad impegnarmi seriamente. E tu? -- Sam
Sam si alzò dalla panchina, gli diede un bacio e si allontanò
CAPITOLO 22 |
-- Eccoci qui, Nick. Come va? -- Dott Smith |
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