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CAPITOLO 11

AJ arrivò come ogni mattina ormai deciso ad accompagnare Nick in ospedale per parlare un po’ con lui di Sam . Ma appena entrato in camera si accorse immediatamente che qualcosa non andava.

Nick stava dormendo beatamente ma non era disteso a pancia in su, come al solito, ma girato su un lato, quasi raggomitolato. Inoltre dalla coperta che arrivava fino alla pancia si vedeva che non indossava la solita magliettina , ma una felpa. La prima cosa che gli venne in mente fu che forse aveva la febbre. Si avvicinò e gli mise una mano sulla fronte : no, non era calda .

-- Ma come cavolo … -- AJ

AJ non riusciva proprio a capacitarsi della situazione : non c’era modo con i cuscini posizionati come al solito che Nick potesse dormire su un fianco … forse si erano spostati .

Lo scoprì .

-- Cazzo ! -- AJ

Non c’erano cuscini sotto il corpo di Nick e non solo indossava la felpa ma anche i pantaloni della tuta.

-- Nick -- AJ

AJ si sentì gelare quando notò quanto storto fosse il corpo di Nick in quella posizione

-- Nick svegliati, andiamo Nick -- AJ

-- Cosa c’è ? Che vuoi ? -- Nick

-- Svegliati cazzo -- AJ

-- AJ ma cosa vuoi ? che ore sono ? -- Nick

-- Sono le 10 e devi svegliarti -- AJ

-- Ancora 10 minuti -- Nick

-- No, avanti -- AJ

AJ toccò di nuovo Nick in maniera pesante

-- AJ, si può sapere cosa ti prende ? Ho fisioterapia tra più di un’ora, c’è tempo -- Nick

-- Si ma ti devi muovere -- AJ

-- Che palle AJ ! -- Nick

Nick incominciò a raddrizzarsi e con molta fatica si distese a pancia in su

-- Mamma mia che male -- Nick

-- E’ la schiena ? ti fa male la schiena ? -- AJ

-- No -- Nick

-- Come no … sì invece … imbecille ! -- AJ

Nick continuava a fare smorfie di sofferenza ed AJ non riuscì più a frenare la lingua

-- Ma cosa ti è venuto in mente ? Come hai fatto ad addormentarti così ? Sei impazzito ? Perché non ti sei messo nella posizione giusta ‘ Dove sono i cuscini ? Perché sei completamente vestito ?

Come … -- AJ

-- AJ, taci ! Mi sono appena svegliato… piantala di urlare come una vecchia isterica ! -- Nick

-- Non mi calmo cazzo … mi vuoi dire cosa cavolo ti è preso ? Devo telefonare al tuo psicanalista ? -- AJ

-- Non devi telefonare a nessuno , sto benissimo … non l’ho fatto di proposito ! Adesso calmati -- Nick

-- Allora cosa è successo ? -- AJ

-- Niente , è che ero arrabbiato e stanco e non avevo voglia di fare fatica. Mi sono addormentato e basta -- Nick

-- Ti sei addormentato e basta, tutto qui ? -- AJ

-- Sì … deluso ? Mi piacerebbe sapere perché pensi che dietro ogni mio gesto ci sia sempre un chissà quale complesso significato nascosto -- Nick

-- Allora è tutto ok se ti sei addormentato e basta ! Ci sono un mucchio di cose che uno quando è stanco e arrabbiato non ha voglia di fare però le si fa lo stesso. Questo non è un buon motivo per buttarsi a letto e dimenticarsi di tutto il resto -- AJ

-- Stai proprio invecchiando AJ, una volta non eri così . Adesso sembri Kevin o Howie -- Nick

-- Non la considero un’offesa : mettere un po’ di sale in zucca è una cosa che dovresti fare anche tu -- AJ

-- Sì certo, come no… magari domani, ora voglio dormire un altro po’ se il mio amico me lo permette -- Nick

-- Mettiti i cuscini sotto . ci vediamo per pranzo -- AJ

-- Non lo so se ho voglia di stare con te per pranzo -- Nick

-- Fattela venire perché dobbiamo parlare -- AJ

AJ si diresse verso la porta per andarsene quando con la coda dell’occhio scorse sul comodino il contenitore con dentro le pastiglie per mantenere la paralisi

-- Mio Dio ! -- AJ

AJ si girò di scatto e tornò verso Nick urlando

-- Le hai prese le pastiglie ieri notte ? Le hai prese le pastiglie ? -- AJ

-- AJ smettila di urlare, mi stai facendo venire il mal di testa -- Nick

-- Le hai prese? Rispondimi ! -- AJ

-- AJ, ma non hai nulla da fare oggi ? -- Nick

AJ si sentì scoppiare dalla rabbia e strinse con forza il viso di Nick tra le mani

-- Rispondimi Nick ! -- AJ

Gli occhi di AJ erano colmi di rabbia e di disperazione e Nick si spaventò a morte

-- Sì, le ho prese -- Nick

-- Mi stai dicendo la verità ? -- AJ

-- Le ho prese Alex -- Nick

Nick gli parlò fissandolo negli occhi : AJ sapeva che non poteva mentirgli in quel modo e lasciò il viso dell’amico

-- Mamma mia AJ, tu mi preoccupi… prendi dei calmanti o qualcosa di simile perché tu sei un fascio di nervi -- Nick

-- Sei tu che mi fai questo effetto -- AJ

-- Allora smettila di venire qui -- Nick

Quelle parole ferirono a morte AJ e Nick se ne pentì immediatamente.

-- Scusa -- Nick

-- non importa, l’importante è che tu abbia preso le pastiglie -- AJ

In realtà quelle parole erano importantissime per AJ ma non voleva farlo vedere a Nick

-- Sì, le ho prese, è l’unica cosa che ho fatto ieri notte prima di mettermi a dormire -- Nick

-- L’unica cosa ? -- AJ

Ad AJ passò in un secondo davanti agli occhi l’intera lista delle cose che Nick doveva fare prima di mettersi a dormire e improvvisamente scoprì Nick e gli appoggiò una mano sul basso ventre

-- Ahi… … perché l’hai fatto ? -- Nick

-- Non hai fatto nemmeno questo prima di andare a letto ? Quando è stata l’ultima volta ? A casa di Howie quando eri con noi ? -- AJ

Nick non rispose e con fatica si girò su un fianco mostrando le spalle ad AJ

-- Ti rendi conto di quante ore sono passate ? Sono le 10:30 del mattino adesso. Quante ore sono ? Sono 16 ore ! Ti rendi conto ? non basta ciò che hai ? dobbiamo aggiungere un blocco renale ? -- AJ

Nick rimase immobile nella sua posizione. AJ corse verso il bagno e ne uscì subito dopo con in mano il contenitore per le urine

-- Avanti girati -- AJ

-- Lasciami in pace -- Nick

-- Nick è passato troppo tempo… sei gonfissimo ! -- AJ

-- Lasciami stare -- Nick

-- Nick -- AJ

-- Dopo -- Nick

-- No, adesso … avanti -- AJ

Ormai AJ non era più preoccupato ma incavolatissimo per come si stava comportando l’amico. Ma cosa gli era preso ? Perché era stato così irresponsabile ? Doveva esserci di mezzo ancora quella maledetta ragazza… Sam. Sì doveva essere ancora colpa sua , ma adesso non aveva tempo di pensare a lei, c’erano cose più importanti .

Afferrò il braccio di Nick e lo tirò nel tentativo di girarlo. Ma ancora Nick non si mosse di un millimetro. Allora tirò con forza!

-- Ahiiiiii ! -- Nick

Nick gridò dal dolore ed AJ si sentì gelare il sangue nelle vene. Lo aveva tirato con troppa forza e la schiena si era contorta … era così in collera che si era dimenticato di quanto fragile fosse la schiena di Nick

-- Oh, mamma … Nick mi dispiace . ti ho fatto molto male ? -- AJ

-- No, sto bene -- Nick

Nick non diceva mai quando aveva male quindi questo non tranquillizzò affatto AJ

-- Chiamo il dottore -- AJ

-- Ma cosa dici, non ce n’è bisogno, sto benissimo . -- Nick

AJ incominciò a piangere terrorizzato da quello che aveva fatto e finalmente Nick si voltò verso di lui. Vedendo l’amico in quello stato si sentì tremendamente in colpa per come si era comportato.

-- Alex, sto bene. Avvicinami la sedia a rotelle -- Nick

Nick ci si sistemò sopra e andò in bagno chiudendo la porta alle sue spalle.

AJ continuò a piangere : ormai anche lui era al limite ! Nick aveva bisogno di lui ma era così difficile tentare sempre di fare la cosa giusta. Forse anche per lui era arrivato il momento di allontanarsi un po’ dal suo fratellino. Era una cosa che non avrebbe voluto fare … ma non ce la faceva più !

CAPITOLO 12

La mattinata non era incominciata nel modo migliore . AJ era veramente molto scosso e Nick ora si stava veramente preoccupando . Aveva una paura folle che l’amico potesse ricominciare a bere e non se lo sarebbe mai perdonato se la causa fosse stato lui . Nick sapeva benissimo che ogni tanto non si comportava da adulto e la sera prima era stata una di quelle volte, però era più forte di lui. L’incidente e tutto ciò che ne era conseguito lo aveva fatto molto maturare, ma tutte quelle regole da seguire, tutte quelle cose da fare, sempre e comunque, non facevano per lui. Lui era uno di quelli che quando era incazzato per qualcosa voleva spaccare tutto e non fare altro. Ora invece era obbligato a controllarsi per la sua schiena . e non solo per quella… quella mattina aveva capito che doveva farlo anche per la salute mentale di AJ ! Troppa responsabilità ! Razionalmente la cosa da fare era mandare AJ in vacanza per un po’ … ma egoisticamente non voleva assolutamente staccarsi da lui. Già Brian e Kevin si erano allontanati … se lo avesse fatto anche AJ non l’avrebbe sopportato.

E poi c’era Tiffany . Non aveva più voluto pensare a lei dopo l’incidente ma in effetti tra loro c’era stato qualcosa di molto speciale . E quello che gli aveva detto … Tiffany lo amava ancora , questo era sicuro, glielo leggeva negli occhi! Ma lui non poteva accettare di essere un mezzo ragazzo per lei . Loro erano stati assieme prima di tutto questo : come poteva accettarlo adesso nelle sue nuove condizioni ? Il pensare a come facevano l’amore prima e a come sarebbe stato farlo adesso con lei lo fece rabbrividire. No… era assolutamente una storia chiusa.

All’arrivo in ospedale quella mattina Nick aveva sperato con tutte le sue forze che Sam gli avrebbe fatto dimenticare tutti questi pensieri ma con sua enorme delusione scoprì che la fisioterapia prevista per quel giorno era una seduta in piscina con Carlos, e non con Sam.

Carlos era un omone di una dolcezza incredibile, era simpatico e delicato, non gli faceva mai male , ma non era Sam .

Inoltre la piscina lo spaventava a morte : di solito gli mettevano una specie di salvagente e gli massaggiavano le gambe, il tutto in una piscina profonda più o meno un metro e mezzo ( non di certo la piscina di Howie che andava dai 3 ai 5 metri per farci i tuffi ), ma lo stesso il non poter usare le sue gambe in acqua lo terrorizzava.

Si spogliò lentamente rimanendo solo in boxer .

-- Buongiorno Nickolas, tutto bene ? -- Carlos

-- Sì, grazie -- Nick

-- Pronto ? -- Carlos

-- Come sempre -- Nick

Carlos lo prese in braccio e lo portò in piscina.

Dopo circa due ore e mezza la pelle di Nick era tutta grinze e la sua pazienza non stava di certo meglio

-- Vado a fare una telefonata veloce, ci metto due secondi -- Carlos

-- Carlos, perché non mi fai uscire dall’acqua ? non ne posso più -- Nick

-- Perché manca ancora mezz’ora e alla tua schiena e alle tue gambe serve anche questa mezz’ora. Torno subito -- Carlos

Nick odiava dover dipendere così dagli altri. Se fosse stato bene avrebbe mandato al diavolo tutto e sarebbe uscito immediatamente da quella piscina.

-- Ehi bellezza -- Sam

-- Sam, fammi uscire di qui -- Nick

-- Non posso, non sei sotto la mia responsabilità. Dov’è Carlos ? -- Sam

-- A farsi i cazzi suoi mentre io sono qua a mollo -- Nick

-- Nick ! -- Sam

-- Fammi uscire, non ce la faccio più -- Nick

Sam notò che Nick si era innervosito parecchio.

-- C’è qualcosa che non va ? Hai male da qualche parte ? -- Sam

-- No, voglio solo uscire -- Nick

-- Sono sicura che Carlos ti farà uscire quando sarà ora -- Sam

Nick era vicino al bordo della piscina e tirò un pugno contro il marmo che la delimitava

-- Ehi piano, così ti rompi una mano -- Sam

-- Non la farò più questa cosa, mai più -- Nick

-- Lo sai che la devi fare -- Sam

-- Non me ne frega niente. Piuttosto che rimanere intrappolato qua non la faccio più -- Nick

-- Guarda che può essere una cosa molto piacevole -- Sam

-- Come no , piacevolissima -- Nick

-- Davvero, non sto scherzando -- Sam

-- Certo , perché non ci sei tu al posto mio -- Nick

Sam aveva capito che Nick era al limite della sopportazione e decise di fare qualcosa. Si tolse l’accappatoio che indossava e scese in acqua.

-- Cosa fai ? -- Nick

-- Chiudi gli occhi -- Sam

Sam si posizionò dietro a Nick ed incominciò ad accarezzargli i capelli e a baciargli il collo… e Nick si sentì rinascere.

-- Perché non me la fai tu la fisioterapia in piscina ? -- Nick

-- Perché sei troppo pesante per me, noi donne la facciamo alle ragazze e gli uomini a voi -- Sam

-- E’ un vero peccato -- Nick

Sam sorrise e strinse forte Nick.

-- Eccomi qua. Credo che ora tu possa uscire -- Carlos

-- Adesso preferirei restare -- Nick

-- Mi dispiace ma ci sono altri dopo di te -- Carlos

Carlos aveva un tono strano e Sam capì che era per quello che lei stava facendo. Si staccò da Nick ed uscì dall’acqua trovandosi faccia a faccia con un Carlos piuttosto alterato

-- Dobbiamo parlare -- Carlos

Sam prese l’accappatoio e si allontanò

Carlos tirò fuori Nick e lo portò nello spogliatoio senza dire una parola .

-- C’è qualcosa che non va ? -- Nick

-- No, niente. Chiamo l’infermiera per darti una mano . ci vediamo la prossima settimana -- Carlos

-- Ok, ciao e grazie -- Nick

-- Ciao Nickolas -- Carlos

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Sam aveva deciso di aspettare Nick e si era sistemata accanto alla porta dello spogliatoio

-- Lo sai che potresti essere licenziata per quello che hai fatto ? -- Carlos

-- Solo se tu lo dirai a qualcuno -- Sam

-- Sam è completamente sbagliato quello che stai facendo. Tu sei la sua fisioterapista e inoltre sei più vecchia di lui di più di dieci anni. Lui è un ragazzino in un momento difficile e tu non hai alcun diritto di approfittarti di lui -- Carlos

-- Come osi giudicarmi senza neppure conoscermi ? Tra me e Nick c’era già qualcosa prima di venire qui -- Sam

-- Prima di venire qui o prima che lui avesse l’incidente ? -- Carlos

-- La sai una cosa ? Non sono fatti tuoi -- Sam

-- Potrei fare rapporto -- Carlos

-- Fai quello che credi, io farò lo stesso… ci sono cose più importanti del lavoro -- Sam

Era la prima volta che Sam pensava ad una cosa simile ma questo voleva dire che il sentimento per Nick si stava trasformando in qualcosa di più di semplice attrazione sessuale : aveva ammesso di essere disposta a perdere il suo lavoro… per Nick

-- Ehi -- Nick

-- Ciao, ti stavo aspettando -- Sam

Carlos si allontanò senza dire una parola

-- Qualcosa non va ? -- Nick

-- No, tutto ok. Vai a casa a mangiare ? -- Sam

-- No, devo pranzare con il mio amico AJ. -- Nick

-- Devi raggiungerlo in qualche posto ? -- Sam

-- Di solito viene lui qua … mi aspetta nel parcheggio -- Nick

-- Allora ti accompagno -- Sam

Arrivarono nel cortile

-- Ecco , quella è la mia macchina -- Nick

-- Vieni da solo con la macchina ? -- Sam

-- Sì, a volte sì -- Nick

-- Quale dei tuoi amici è AJ ? -- Sam

-- Il più alto tra i bassi -- Nick

-- Ho capito, quello che mi detesta -- Sam

-- Esatto. E’ l’unico che sa cosa è successo tra noi in Canada . -- Nick

-- Allora si spiega tutto . Io devo andare , ho un paziente tra 5 minuti . Tu resti qui ? -- Sam

-- Sì, i ritardi di AJ sono famosi -- Nick

-- Nick, domani è il mio giorno libero. Cosa ne dici se mi faccio trovare io qui al posto di AJ e pranziamo assieme ? -- Sam

-- Dico che è una splendida idea -- Nick

-- Bene, allora a domani .-- Sam

Sam baciò Nick appassionatamente e se ne andò.

Nick sorrise da solo : finalmente la giornata stava migliorando. Ora non restava che aspettare AJ e decidere se raccontargli cosa stava succedendo tra lui e Sam. Aveva assolutamente bisogno di confidarsi con qualcuno, anche perché era una cosa che al momento lo rendeva felice, ma sapeva che AJ non l’avrebbe presa bene