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CAPITOLO 17

Howie entrò nella stanza : ancora quell’odore , quelle pareti … non ne poteva più degli ospedali ! Negli ultimi mesi ci aveva passato la maggior parte del suo tempo . sapeva benissimo che non aveva alcun diritto di lamentarsi : lui stava bene , non c’era nulla che non andava in lui , ma lo stare vicino a Nick in quei luoghi stava diventando troppo . Brian e Kevin avevano ceduto dopo il ritorno dal Canada , AJ solo il giorno prima e lui … lui si sorprendeva a piangere da solo in piena notte senza alcun motivo valido. Stare vicino a qualcuno che si ama e vederlo soffrire è la peggiore punizione che si possa infliggere a una persona . Nick stava male , aveva un bel dire la gente che poteva andare peggio ma Nick non stava affatto bene : soffriva per i dolori , aveva costantemente bisogno di aiuto , aveva degli sbalzi d’umore pazzeschi il che richiedeva una calma e comprensione eccezionali da parte di chi gli stava intorno , nonché supporto ed incoraggiamento continuo a non lasciarsi andare . Inoltre da non dimenticare c’era la depressione in cui era caduto durante il ricovero in Canada. Ne era uscito ? Lui diceva di sì , i medici anche , ma era vero ? Howie non poteva fare a meno di pensare che se l’altra volta non se ne erano accorti perché avrebbero dovuto accorgersene questa volta ? Magari Nick era depresso e nessuno di loro lo sospettava.

Nel momento stesso in cui si ritrovò davanti Nick addormentato nel letto d’ospedale si sentì gelare il sangue. Dormiva pacificamente : non aveva flebo o robe strane attaccate , sbucava dalle lenzuola solo il tubicino del catetere urinario. Si avvicinò e gli diede un bacio sulla fronte. Nick aprì gli occhi all’istante.

-- Hey -- Howie

-- Hey -- Nick

-- come va ? -- Howie

-- Benissimo -- Nick

-- niente dolori ? -- Howie

-- no. Mi hanno praticamente anestetizzato dalla pancia in giù -- Nick

-- Almeno hanno ottenuto lo scopo -- Howie

Nick aveva un mezzo sorriso stampato in faccia ma si notava che non aveva una gran voglia di parlare

-- Vuoi riposare , vuoi che torni più tardi ? -- Howie

-- Hai da fare ? -- Nick

-- No -- Howie

-- non devi stare qui per forza -- Nick

Howie conosceva il suo fratellino alla perfezione e sapeva come tranquillizzarlo.

-- non c’è un altro posto dove vorrei essere in questo momento -- Howie

-- come no ! -- Nick

Non era vero e Nick lo sapeva .

-- Cosa è successo ieri ? -- Howie

-- cosa vuoi dire ? -- Nick

-- come hai fatto a non renderti conto che avevi bisogno di distenderti ? -- Howie

-- non lo so -- Nick

-- sì che lo sai … lo hai fatto apposta ? -- Howie

-- cosa ? Stai dicendo che mi sono fatto del male apposta ? – Nick

-- Perché non è così ? non sarebbe la prima volta -- Howie

-- Senti lasciamo perdere -- Nick

-- No, voglio parlarne . Perché non mi hai chiamato ? Lo sai che sarei corso da te e avremmo

parlato -- Howie

-- non c’era niente di cui parlare e ti ripeto che è successo, non l’ho fatto volutamente -- Nick

Howie sapeva che quello che era successo era dipeso dall’improvvisa partenza di AJ .

-- Nick , AJ starà via solo qualche giorno e … -- Howie

-- non voglio parlare di AJ -- Nick

-- Nick ascolta … -- Howie

-- ti ho detto che non ne voglio parlare -- Nick

Nick si stava innervosendo e Howie decise di lasciar perdere . Proprio mentre si stava consumando un lunghissimo silenzio entrò Sam

-- ciao bellezza -- Sam

-- Ciao Sam . Howie ti ricordi la mia fisioterapista ? -- Nick

-- Sì , credo di sì. Piacere di rivederla -- Howie

-- Salve . Pronto per la fisioterapia ? -- Sam

-- Fisioterapia ? -- Nick

-- Sì, come ogni giorno . Ovviamente viste le tue condizioni la faremo qui la seduta -- Sam

-- La vuoi fare lo stesso ? -- Nick

-- Certo perché no ? – Sam

-- Perché … perché … Sam , lo sai perché ! -- Nick

-- no , non lo so il perché , spiegamelo . Hai male ? -- Sam

-- no , assolutamente no . -- Nick

-- E allora quale è il problema ? -- Sam

Howie che era rimasto in silenzio intuì che Nick non parlava perché c’era lui nella stanza . Un po’ si sentiva offeso perché il suo fratellino preferiva parlare con una estranea piuttosto che con lui , ma il modo in cui si guardavano i due gli suggeriva che poi tanto estranei non erano e la cosa non gli faceva affatto piacere. Quella donna poteva quasi essere la madre di Nick , cosa diavolo poteva esserci tra i due ? Gli tornò in mente la reazione di AJ al sentire che era ancora lei la fisioterapista di Nick : doveva esserci qualcosa sotto di sicuro . Fu bruscamente riportato alla realtà quando vide una mano della donna appoggiarsi sulla coscia di Nick perché anche se era vero che Nick non la poteva sentire , quello di certo non era proprio un gesto da fisioterapista .

-- Non è che non ti ho mai visto senza vestiti ! -- Sam

Sam sorrideva maliziosa mentre Nick era diventato tutto rosso . Howie invece stava incominciando a fumare dalla rabbia : allora era vero , questo donna stava tentando di sedurre il suo fratellino , ed in sua presenza anche … che faccia tosta ! … o lo aveva già sedotto ?

-- Uhhhmm , D , scusa ? -- Nick

-- Uh ? -- Howie

-- Dovrei fare fisioterapia adesso , ci vediamo più tardi ? -- Nick

Lo stava cacciando via ? Per rimanere solo con lei ? Annotò nella sua mente che appena di ritorno gli avrebbe fatto una bella ramanzina , da vero fratello maggiore , da Kevin !

-- Sì , ci vediamo nel pomeriggio -- Howie

Gli accarezzò la testa ed uscì , sper nulla contento della situazione.

-- Allora cosa c’è bellissimo ? -- Sam

-- Ecco , sai … … -- Nick

Nick stava fissando il lenzuolo piuttosto imbarazzato

-- Cosa ? -- Sam

Sam gli sollevò il viso e gli stampò un bacio sulle labbra

-- Mi hanno messo il catetere -- Nick

-- Lo so , ho parlato con il medico . E allora ? E’ normale quando non hai sensibilità dalla pancia in giù -- Sam

Nick tornò a fissare il lenzuolo .

-- Non è la prima volta che ce l’hai , mi pare di ricordare che l’hai tenuto per più di un mese in Canada -- Nick

Nick annuì sempre con la testa china .

-- E allora , quale è il problema ? -- Sam

-- che tu non mi hai mai visto così -- Nick

-- Nick , quasi tutti i miei pazienti ce l’hanno -- Sam

-- Sì , ma non stanno con te -- Nick

-- Loro no, ma ti ricordo che il mio ex era paralizzato dalla vita in giù , lui ce l’aveva 24 ore al giorno tutti i giorni , e non solo quello … io mi occupavo completamente di lui , lo lavavo , lo cambiavo , mi occupavo anche delle sue funzioni intestinali … -- Sam

Nick tirò su la testa con una espressione meravigliata

-- Sì , anche di quello . Ma quando vuoi bene ad una persona tutto ciò non è importante -- Sam

Ci fu qualche attimo di silenzio. Poi Sam scoppiò a ridere

-- Perché ridi ? -- Nick

-- Hai visto la faccia del tuo amico ? Era sconvolto ! -- Sam

-- non prenderlo in giro , lui non sa niente … e poi mi vede sempre come il suo fratellino , piccolo ed innocente -- Nick

-- non sa quanto si sbaglia ! -- Sam

Questa volta toccò a Nick ridere a crepapelle .

-- Com’è questa storia ? -- Sam

-- Che cosa ? -- Nick

-- Allora io sto con te ? -- Sam

Nick arrossì di nuovo

Sam gli accarezzò il viso con una tale dolcezza che Nick si dimenticò di tutto e si lasciò scoprire e fare i messaggi senza più opporre resistenza , tentando di trasformare la vergogna in piacere , il piacere di avere la propria ragazza che lo toccava … anche se non la poteva sentire .

CAPITOLO 18

-- Cosa ? Mi mandate a casa? -- Nick

-- Certo , non c’è motivo di tenerti qua -- Dott.Chain

-- Ma … io ho ancora il catetere !- Nick

-- Non possiamo toglierlo fino a che non hai riacquistato sensibilità alla vescica il che presumo avverrà questa notte , quindi domani mattina tornerai qui e lo toglieremo -- Dott.Chain

-- Ma non posso andare a casa così ! Come faccio ? -- Nick

-- Nick ci sono dei cateteri che si nascondono completamente sotto i pantaloni , se è questo il problema , non se ne accorgerà nessuno -- Dott.Chain

Nick non poteva pensare di uscire con quell’orrendo coso: già tenerlo in ospedale era abbastanza imbarazzante figuriamoci fuori. Ma il dottore era stato irremovibile e dopo qualche minuto si ritrovò disteso nel letto con infermiere che lo preparavano ad andare via. Gli avevano fermato il tubicino del catetere sulla pancia e sulla coscia con lo scotch e avevano fermato con una specie di cinghia un sacchetto più piccolo di quello che vi era attaccato di solito, al polpaccio. Quindi gli avevano infilato i boxer e i pantaloni della tuta e in effetti non si vedeva nulla. Anzi doveva essere quello il trucco : lui non lo sentiva e non lo vedeva … quindi si poteva far finta che non ci fosse.

Tenendo la testa bassa percorse tutto il corridoio e poi il cortile e … era assolutamente vero : non si vedeva nulla , nessuno lo aveva degnato di uno sguardo . Bene , una cosa positiva in quell’enorme casino .

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Solo BJ lo aveva visto con il catetere in Canada e quindi l’eventuale reazione degli altri suoi fratelli a casa spaventava Nick a morte ma nemmeno lì era stata notata la cosa imbarazzantissima che portava.

Al suo arrivo c’erano state le solite frasi e attenzioni di circostanza : " come ti senti? ", " hai male ? " , " ti vedo meglio " , " Hai bisogno di qualcosa? ". tutto nella norma eccetto Angel che era rimasta chiusa nella sua stanza. BJ gli aveva confidato che la sorellina si sentiva tremendamente in colpa per quanto successo: ma era colpa di sua sorella se la sua schiena e in generale il suo corpo facevano schifo ? Ovviamente no e decise che alla fine della giornata avrebbe assolutamente chiarito questo punto con Angel .

Nessuno aveva chiamato durante la sua assenza … o meglio AJ non aveva chiamato , questa era la cosa fondamentale. Più si sforzava di non pensare al suo fratellone e più gli veniva rabbia: come aveva potuto abbandonarlo così senza neppure una parola? In confronto alla scomparsa di AJ gli avvenimenti della notte prima non erano nulla. Essere paralizzato era brutto ma perdere uno ad uno i suoi amici era di certo molto peggio.

Ormai erano due ore che era lì sul balcone della sua stanza a guardare l’Oceano. Aveva bisogno di stare solo con se stesso, di riflettere. Il paesaggio era splendido come al solito e il rumore delle onde lo rilassava. Anzi stava quasi per addormentarsi quando un odore pesante, quasi nauseabondo di tabacco lo fece trasalire: avrebbe riconosciuto quell’odore tra mille. In un primo istante sentì il bisogno di girarsi e correre ad abbracciare l’amico ma poi la rabbia ebbe il sopravvento.

-- Non so con che coraggio ti presenti qui -- Nick

-- A dire il vero non lo so neanche io -- AJ

-- Non ho voglia di arrabbiarmi adesso … fammi un favore: vattene -- Nick

-- non sono qui per avere un abbraccio da te o il tuo perdono: voglio solo sapere come stai -- AJ

-- Se sei qui lo sai già -- Nick

-- Come ti senti ? -- AJ

Nick girò la sedia a rotelle ed AJ si ritrovò davanti la faccia infuriata di Nick

-- Ma come osi farmi domande simili dopo quello che hai fatto? Cosa te ne importa? Tornatene dove eri. -- Nick

-- Smettiamola di giocare, credo non ci sia bisogno di spiegarti che mi importa di te. Smettila di fare il bambino … -- AJ

-- Di fare il bambino ? Fare il bambino ? Io faccio il bambino ? -- Nick

Maledetta sedia a rotelle , se Nick non fosse stato inchiodato lì sopra di sicuro gli avrebbe tirato un pugno.

-- Vattene immediatamente AJ -- Nick

AJ si diresse verso la porta ma una volta arrivato là si fermò

-- Non posso spiegarti cosa sto provando così come tu non puoi spiegarmi cosa stai provando. Ma spero ti sia chiaro che se è una sofferenza per te lo è anche per me. Guidavo io Nick, quello che ti è successo è stata colpa mia e anche se non ci fosse questo … il mio cuore si spezza ogni volta che ti vedo star male. Non sono mai stato all’altezza nelle situazioni difficili , lo sai , è sempre stato così. Di solito mi attaccavo alla bottiglia e lasciavo gli altri ad occuparsi dei problemi. Non sono cambiato Nick, sono la stessa debole ed inutile persona che ero. Tu mi conosci , sai che ci ho provato … ma più di questo non riesco a fare. Mi faccio schifo ma è così . Un tempo non ti importava, mi amavi lo stesso. Non ti posso promettere che non succederà più, sarei un ipocrita. Voglio solo che tu abbia ben chiaro quanto ti amo e quanto mi faccio schifo per quello che sono . -- AJ

AJ riprese ad andare verso la porta. Le sue parole si erano conficcate come un pugnale nel cuore di Nick. Il suo amico non faceva schifo … era solo il più debole tra loro. Ma era vero , Nick lo aveva sempre amato comunque e di certo non avrebbe smesso in quel momento.

-- Non ho male -- Nick

AJ si bloccò e si sentì scoppiare dalla felicità: Nick lo stava rendendo partecipe. Tornò sui suoi passi e si sedette per terra davanti alla sedia a rotelle di Nick

-- No ? -- AJ

-- Howie ti ha detto che mi hanno anestetizzato ? -- Nick

-- Sì, mi ha detto tutto --AJ

-- e’ per questo che sei tornato indietro ? -- Nick

-- Sì ma se non fossi stato male sarei tornato al massimo domani -- AJ

-- Perché ? -- Nick

-- Perché… lo sai perché ! -- AJ

-- Mi hanno rimesso il catetere – Nick

-- Mi sembra una cosa normale. Però non si vede … ti da fastidio ? -- AJ

-- Per adesso no, ma è imbarazzante -- Nick

-- E perché ? Nemmeno si vede , nessuno può sapere che ce l’hai -- AJ

-- Sam sì -- Nick

-- Sam ? -- AJ

-- Stiamo assieme AJ -- Nick

AJ si sentì ribollire il sangue

-- Assieme? -- AJ

-- Sì, assieme. Questa sera ceneremo assieme. -- Nick

-- State assieme? Tu e quella donna? -- AJ

-- Sam, io e Sam stiamo assieme. -- Nick

-- Tu stai con quella donna ? -- AJ

-- AJ , ti si è incantato il disco? Ho capito che non ti piace l’idea -- Nick

-- Meno male che lo hai capito. Eppure la cosa non ti importa per niente -- AJ

-- non vedo perché il fatto che non ti piace la mia ragazza dovrebbe influenzarmi: non ti piacciono mai le mie ragazze -- Nick

-- Questo è vero ma almeno di solito sono ragazze. Qui stiamo parlando di una donna matura. -- AJ

-- E allora? E’ così importante l’età? Kristin e Leigh sono più vecchie di Kevin e Brian ma non mi pare i loro matrimoni ne risentano -- Nick

-- Ma non hanno più di 10 anni di differenza. Inoltre quella donna è un pericolo per te -- AJ

-- AJ non dire sciocchezze, sei ridicolo -- Nick

-- ridicolo ? Sarei ridicolo? Devo forse ricordarti cosa è successo in Canada dopo che ti ha mollato? Devo forse ricordarti cosa ti sei fatto e cosa è successo a Brian? -- AJ

AJ era tutto rosso e stava urlando come un pazzo a quel punto ma solo il ripensare a quei momenti lo faceva impazzire

-- Shhhh , abbassa la voce, sentiranno tutti -- Nick

-- E allora? Che mi sentano -- AJ

-- AJ! Io mi sono fidato, ti sto confidando tutto! Avrei dovuto starmene zitto -- Nick

Nick fece per girarsi con la sedia a rotelle ma AJ bloccò le ruote

-- Adesso sentimi bene: devi immediatamente smetterla con questa storia perché è la cosa più sbagliata che tu abbia mai fatto. Ci sono una barca di ragazze che si ucciderebbero per stare con te, c’è Tiffany che dicevi di amare alla follia che ti gira sempre intorno … chiunque , potresti avere chiunque e sicuramente sarebbe meglio di questa donna -- AJ

-- tu non sai di cosa stai parlando -- Nick

-- e tu sì invece? Dimmi non ti ha forse piantato dopo aver fatto sesso con te mentre eri immobilizzato in un letto d'ospedale! Cosa ti fa pensare che non lo farà ancora? -- Nick

-- Perché è tornata da me, si è resa conto dell’errore che ha fatto -- Nick

AJ si alzò da terra e si affacciò al parapetto del balcone

-- Perché, dimmi perché lei -- AJ

-- Perché mi piace -- Nick

-- Perché? -- AJ

-- Ma che domanda è AJ. -- Nick

-- Prima dell’incidente amavi Tiffany. Vi eravate lasciati solo per gli impegni di lavoro. Adesso lei ha rinunciato a tutto per te… lei ti ama Nick e tu solo 2 mesi fa eri pronto a sposarla. Cosa è cambiato? -- AJ

-- io sono cambiato -- Nick

-- no Nick, tu non sei cambiato, solo il tuo corpo è cambiato -- AJ

-- E dici poco? -- Nick

AJ si voltò verso l’amico

-- Mi stai dicendo che se non fossi su quella sedia Tiffany andrebbe ancora bene? -- AJ

Nick abbassò la testa

-- Tu stai con Sam perché lei è una fisioterapista -- AJ

-- non dire cazzate -- Nick

-- E invece è così: se lei fosse una cameriera tu non l’avresti nemmeno degnata di uno sguardo.-- AJ

-- ti sbagli -- Nick

-- No, invece è proprio così -- AJ

-- cosa c’è di male ad avere una donna che capisce la tua situazione? -- Nick

-- Perché Tiffany o un’altra ragazza non la capirebbe? -- AJ

-- non come Sam -- Nick

-- Se uno ama capisce, non ha bisogno di farlo per mestiere. -- AJ

-- Adesso basta, devo prepararmi -- Nick

-- guarda che non è finito il discorso -- AJ

-- Per oggi sì, devo prepararmi altrimenti arriverò in ritardo -- Nick

AJ sbuffò, per nulla felice

-- Vai a mangiare a casa sua? -- AJ

-- No, vado a prenderla e poi la porto sulla mia barca -- Nick

-- dove? Ma sei impazzito? -- Nick

-- Tranquillo, non ho intenzione di prendere il largo. Voglio solo un po’ di privacy visto che qui ci sono i miei. -- Nick

-- Ti incollerei al pavimento in questo momento se servisse a farti stare lontano da quella -- AJ

-- spostati devo cambiarmi -- Nick

Nick prese un maglione e un paio di pantaloni dall’armadio e si spostò sul letto. AJ trattenne le parole "ti aiuto" a fatica sapendo che avrebbe fatto imbestialire l’amico. Lo osservò togliersi la felpa e i pantaloni della tuta.

-- AJ? -- Nick

-- Dimmi -- AJ

-- Mi aiuti ad infilare i pantaloni? Faccio molta più fatica non sentendo nulla dalla pancia in giù -- Nick

-- Non ti devi giustificare per chiedere aiuto -- AJ

Nick arrossì

-- Lo so -- Nick

AJ fissò il sacchetto del catetere attaccato alla gamba di Nick

-- Devi fare qualcosa per questo prima di uscire ? -- AJ

-- No, almeno in questo senso è comodo -- Nick

Era la prima volta che Nick scherzava sulla sua condizione ed AJ non seppe trattenere un sorriso

-- Ecco sei pronto -- AJ

Nick si rimise sulla sedia e dopo essersi specchiato si diresse verso la porta

-- Domani ci vediamo? -- Nick

-- Certo. A che ora devi andare in ospedale? Vengo io? -- AJ

-- Se hai voglia -- Nick

-- Va bene alle 10. -- AJ

-- Ok. -- Nick

-- Pensa a quello che ti ho detto -- AJ

-- che palle !!! …. Uh …. AJ? -- Nick

-- Sì ? -- AJ

-- Grazie di essere tornato -- Nick

Nick si infilò in macchina e partì ed AJ pensò che mai più avrebbe permesso che il suo fratellino soffrisse …. Mai più !