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CAPITOLO 6

Erano le 8:00 del mattino seguente quando Kevin e Kristin fecero ritorno a casa.

-- Nick, siamo tornati. Dove sei ? -- Kevin

Non ci fu nessuna risposta e la cosa insospettì non poco Kevin che si aspettava che il ragazzino gli sarebbe corso incontro dopo essere rimasto da solo per così tanto tempo

-- Niiiiiick ? -- Kevin

-- forse si è offeso -- Kristin

I due si diressero in cucina

-- Non ha mangiato niente . Niiiiick , vieni subito giù -- Kevin

-- Sono qui -- Nick

La voce flebile di Nick proveniva dal salotto ed i due fidanzati andarono in quella direzione.

-- Nick, ma cosa fai lì così ? -- Kevin

Nick era in accappatoio accovacciato ai piedi del divano : era riuscito a trascinarsi fino a lì dopo la rovinosa caduta.

-- sono inciampato per le scale -- Nick

-- ti sei fatto male ? -- Kristin

-- Un pochino -- Nick

-- Dove ? -- Kristin

-- Dappertutto -- Nick

Kristen si piegò verso su di lui cercando di tirarlo su

-- Aaaaaaahhhh ! Ahiiiiiiii ! Non toccarmi ! -- Nick

-- Hai così male ? -- Kristin

Nick si raggomitolò per terra

-- Nicky, devi alzarti da terra , avanti lascia che ti aiutiamo -- Kristin

-- No, ho troppo male -- Nick

-- Adesso basta -- Kevin

Kevin che non c’era una cosa che odiava di più dei capricci, lo afferrò per le braccia e lo alzò con il risultato di farlo urlare dal dolore

-- Kevy, gli fai male -- Kristin

Kevin lasciò andare il tredicenne che si sedette sul divano , con gambe e braccia incrociate

-- non fare quella faccia da offeso -- Kevin

Nick gli fece la linguaccia

-- Smettila Kevin -- Kristin

-- Ma è possibile che ogni cosa che faccio devo sentirmi dire da te " smettila Kevin, comportati bene Kevin, non fare così...", ma sei la mia ragazza o la sua ? -- Kevin

-- Kevin ti stai comportando da bambino -- Kristin

-- Io mi comporto da bambino… questa è bella… e lui da cosa si comporta ? -- Kevin

-- Lui non ha ventidue anni ! -- Kristin

Kevin voltò le spalle ai due e si diresse verso la cucina

-- Perché non si accende la luce ? -- Kevin

Nick non poteva di certo dirgli la verità… ma neanche voleva dirgli una bugia… decise di omettere qualcosa dal racconto!

-- E’ saltata. E’ per questo che sono caduto per le scale, perché stavo scendendo per raggiungere l’interruttore ! -- Nick

-- Povero, Nicky, chissà che paura hai avuto -- Kristin

-- Che razza di ruffiano ! -- Kevin

Kristen tirò un’occhiataccia al fidanzato e accarezzò i capelli di Nick.

-- Mi vuoi dire dove ti sei fatto male ? -- Kristin

A Nick non dispiacevano le attenzioni di Kristin : primo perché era come essere coccolato da sua mamma, secondo perché facevano incavolare Kevin

-- Alle ginocchia -- Nick

Scostò leggermente un lembo dell’accappatoio e comparvero le ginocchia sbucciate di Nick

-- Kevy, prendi dell’alcool , e dei cerotti anche -- Kristin

-- E poi anche il gomito -- Nick

Si alzò la manica e scoprì il gomito destro sanguinante.

-- Ma guarda che razza di caduta. -- Kristin

-- E poi anche la lingua, me la sono morsa -- Nick

-- Fai vedere -- Kristin

Kevin stava osservando la scena dalla porta della cucina scuotendo la testa : Nick ,che non diceva mai quando si faceva male, adesso stava elemosinando le attenzioni di Kristin… e lui sapeva benissimo che era solo per fargli un dispetto ! Decise di passare al contrattacco

-- Ecco l’alcool e i cerotti -- Kevin

Mise l’alcool su un batuffolo di cotone e lo stampò sul gomito di Nick

-- Aaaaaaahhh ! Brucia ! -- Nick

-- Vai piano ! -- Kristin

-- Non l’ho mica fatto io l’alcool ! Ne vuoi un po’ anche sulla lingua ? – Kevin

-- Kevin ! Stai veramente esagerando, poi faremo un discorso io e te -- Kristin

Che razza di potere avevano i bambini sulle donne ! Kristin si era trasformata nella mamma perfetta e Nick invece era la peste di sempre… che in quel preciso istante lo stava fissando con un tale ghigno …

-- E poi dove ti sei fatto male ? -- Kevin

-- In che senso ? -- Nick

-- Prima quando ti ho tirato su strillavi come un’aquila, non è possibile che ti sia solo sbucciato le ginocchia e il gomito--Kevin

Ecco questa era la strada giusta : così avrebbe dimostrato che stava esagerando e Kristin l’avrebbe smessa

-- Allora ? Dove ti sei fatto male ? In testa ? -- Kevin

Kevin gli diede un colpetto in testa

-- No -- Nick

-- dove allora ? In qualche modo devi averle fatte le scale e le possibilità sono due : o le hai fatte con la faccia o con il sedere-- Kevin

Nick abbassò la testa e Kevin sentì che questo era nettamente un punto a suo favore.

-- Avanti facci vedere , non vuoi essere medicato anche sul tuo culetto -- Kevin

-- Adesso basta Kevin , ma si può sapere cosa ti prende ? -- Kristin

Kevin fissò Nick e si rese conto che in effetti si era lasciato trasportare un po’ troppo. Fece un respiro profondo e si sedette sul divano

-- Ti fa molto male ? Riesci a camminare ? mettiamo un po’ di Lasonil ? -- Kevin

-- No, mi fa solo un po’ male -- Nick

-- Sicuro ? -- Kristin

Nick annuì .

-- Perché non ti distendi un po’ sul letto ? Ti porto io -- Kevin

La parola " letto" gli fece improvvisamente tornare alla mente il motivo per cui era saltata la corrente e le condizioni in cui era la camera : di sicuro non poteva farci andare Kevin

-- No, preferisco rimanere qui sul divano -- Nick

-- Ok, ti prendo una coperta -- Kristin

Kevin accarezzò la testa di Nick con fare fraterno

-- Mi dispiace Kev -- Nick

-- Per cosa ? Per stuzzicarmi in continuazione e farmi litigare con la mia futura moglie ? E’ tutto a posto, rientra nei tuoi compiti di peste . Adesso riposati un po’ -- Kevin

Sì, certo doveva perdonarlo per quello e per ben altro : Nick a questo punto sperava che Kevin e Kristin andassero a fare qualcuno dei loro famosi giri così da poter restare solo in casa e rimettere in ordine la camera

-- Se volete uscire potete andare, io sto bene, e poi ho voglia di dormire -- Nick

-- Cosa ? Tu che chiedi a qualcuno se ti vogliono lasciare da solo ? Ma stai bene? Forse l’hai sbattuta la testa ! -- Kevin

-- No, è che sono rimasti pochi giorni e così … -- Nick

-- Quanto sei dolce , però io devo fare qualche giro quindi vi lascio, ci sentiamo più tardi . Se avete bisogno chiamatemi--Kristin

Kristin diede un bacio sulla fronte a Nick e uno lungo e appassionato a Kevin ed uscì di casa

-- Io credo che mi farò un po’ da mangiare . vuoi qualcosa ? -- Kevin

-- no grazie -- Nick

Kevin si diresse in cucina. Fin che stava lì era tutto a posto ma cosa sarebbe successo dopo ? Nick capì che doveva escogitare qualcosa, e pure in fretta !

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Era ormai pomeriggio e Nick era riuscito a mettere in pratica tutta una serie di stratagemmi per tenere Kevin al piano terra : prima era stato il pranzo, poi gli aveva chiesto di suonargli qualcosa al pianoforte, poi di raccontagli qualcosa della sua infanzia… insomma erano le 5 del pomeriggio e ancora Kevin non aveva salito nemmeno un gradino della scala. Adesso stava parlando al telefono con Kristin e Nick stava pregando che decidessero di uscire

-- Credo che farò un salto a casa di di Kris, se ce la fai a restare da solo per un’oretta -- Kevin

Bingooooo ! Ecco l’occasione !

-- Certo, vai pure e non ti preoccupare, prenditi pure tutto il tempo che vuoi -- Nick

Kevin cominciava un po’ a sospettare di tutto questo desiderio di solitudine di Nick ma decise di cogliere la palla al balzo per trascorrere un po’ di tempo da solo con la sua amata. Senza fare altre domande si infilò il giaccone ed uscì.

Nick aspettò di sentire la macchina allontanarsi, quindi si alzò. Cavolo, quanto gli facevano male le ginocchia ! Un po’ barcollando salì le scale ed arrivò in camera: sembrava ancora peggio di come se la ricordasse !

-- Come faccio ? -- Nick

Nick incominciò a pensare che non sarebbe mai riuscito a sistemare tutto. Il pavimento era asciutto ma tutto pieno di chiazze, le coperte era tutte sgualcite, il materasso faceva puzza da muffa, il libri erano uno schifo, i disegni pure, i… …

-- Nick, ma cosa … … … -- Kevin