EPILOGO
-- Dorme? -- Kristin
-- Si. -- Kevin
Kevin si girò verso il divano su cui giaceva tutto raggomitolato il ragazzino biondo. Era completamente avvolto in una trapunta, da cui spuntavano mani e piedi costretti in garze bianche. Aveva le gote rosse e le labbra screpolate e stava aggrappato ad una borsa dellacqua calda. Dormiva così da quando erano tornati dallospedale: lavevano dimesso nella mattinata e lunica cosa fastidiosa dellesperienza passata era il freddo che continuava a sentire.
Kevin era stato a guardarlo da quando laveva
appoggiato sul divano, come si veglia la cosa più preziosa che
si ha al mondo: era stato lì a fissarlo, senza fare altro. In
realtà non sentiva il bisogno di fare altro perché già quello
lo faceva stare bene. Avevano deciso di non informare nessuno
dellaccaduto, nessun genitore, nessun amico.
Rimase un segreto tra i tre. In seguito ci
furono altri momenti di lite, altri momenti di sconforto, di
pianto e di rabbia, ma nessuno dei due mai dubitò dellamore
che li legava.
Quella sera Kevin espresse il desiderio di
poter restare accanto a Nick e Nick di poter avere accanto Kevin,
per tanto tanto tempo
e qualcuno li accontentò!