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PROLOGO

Gennaio 1994.

Aveva aspettato tanto questa vacanza che adesso che stava per varcare la soglia di casa e riabbracciare sua madre non riusciva nemmeno ad infilare le chiavi nella toppa della porta. Era passato quasi un anno da quando era stato lì l’ultima volta. I Backstreet Boys ormai erano una realtà ma una dura realtà : lavoravano praticamente sempre e non c’erano mai abbastanza giorni liberi per rientrare in Kentucky . Ma adesso aveva ben 7 giorni, 7 lunghi giorni da passare tra le pareti di casa sua, con sua madre … e Kristin ovviamente, la sua ragazza.

-- Mamma ? Ciao ! -- Kevin

Ann si gettò al collo del suo figlio minore. Certo era andata più volte ad Orlando a trovarlo ma, ogni volta, stringerlo tra sue braccia era quanto di più bello ci fosse al mondo.

-- Ciao amore mio ! Mamma mia, continui a crescere, stai diventando un uomo così bello… tuo padre sarebbe così fiero di te. -- Ann

Il padre… Kevin sentiva ancora nella casa l’odore del padre anche se erano passati ormai due anni dalla sua morte. Gli mancava tanto, nemmeno lui sapeva dire quanto.

-- Tesoro, ti ho preparato della cioccolata calda. Vieni andiamo in cucina -- Ann

Kevin si sedette al tavolo e incominciò a sorseggiare dalla tazza… sentiva che nulla avrebbe potuto rovinare quel momento

-- Kev, poco prima che arrivassi ha telefonato Lou -- Ann

Ecco , come non detto, certo che qualcosa poteva rovinare quel momento… cosa cavolo voleva il suo manager schiavista ora ? Non gli dedicava già abbastanza tempo ? Anche durante le vacanze doveva scocciare ?

-- E cosa diamine voleva ? -- Kevin

-- Kevin non metterti subito sulla difensiva. Non voleva nulla di particolare, solo chiedermi un favore -- Ann

-- Un favore ? A te ? -- Kevin

-- Sì. Come sai, nessuno di noi genitori si aspettava che voi avreste avuto questi giorni liberi così in molti hanno preso degli impegni… e … per esempio i genitori di Nick sono andati in Canada -- Ann

-- E allora ? Cosa centra con noi ? -- Kevin

-- Mi ha chiesto se possiamo tenere Nick … e io ho accettato -- Ann

-- Cooooosa ? Stai scherzando ? Io sopporto quella peste 24 ore al giorno, ogni giorno della settimana e dovrei tenermelo tra i piedi anche in vacanza? -- Kevin

-- Kevin ! -- Ann

-- Scusa mamma , ma gli altri piccoli Carter dove sono ? -- Kevin

-- Dagli zii in Texas , ma Nick non ci vuole andare, quindi verrà da noi -- Ann

-- Ma perché proprio qui ? Non si poteva parcheggiare da Brian ? -- Kevin

-- Brian ha bisogno di assoluto riposo e sai che se c’è Nick questo non è possibile -- Ann

-- E Howie, AJ ? Denise McClean gli fa da seconda mamma quando siamo in giro, non può stare con loro? -- Kevin

-- Kevin, ma cosa siamo noi, una famiglia di serie B ? E’ questo che vuoi ? Vuoi far pensare agli altri che poiché non c’è più tuo padre noi non siamo in grado di prenderci cura di un tredicenne ? -- Ann

-- Ovviamente no mamma, lo sai che non è questo che volevo dire -- Kevin

-- Qualsiasi cosa volessi dire non mi è piace il tuo atteggiamento . Nick starà qui con noi… anzi con te perché io e tua zia Jackye andiamo ad una riunione di vecchi alunni … te l’avevo detto che avevamo questo impegno -- Ann

-- Cooosa ? Era in questi giorni ? -- Kevin

-- Sì, parto tra 2 ore. Quindi comportati da adulto quale sei e tratta bene Nick … e non far venire Kristin qui -- Ann

Doveva essere tutto uno scherzo … una tale combinazione di sciagure doveva per forza essere uno scherzo ! Rimase in silenzio a fissare la sua cioccolata in attesa dell’arrivo dell’inferno.