Uhura-Files 1.0: Paolo "Crazy" Carnevale
Kurt Lanthaler
Intro: La Lucky Town di Paolo "Crazy" Carnevale
(Introduzione a "Bozen Town Tales. 11 racconti bolzanini"/Uhura 4


Uhura Message 4

2000

 

Uhura-Files 1.0
Paolo "Crazy" Carnevale

Chi scrive, attualmente vive in un posto molto strano, il che, gli fa pensare che queste poche righe riescano ad intrecciarsi col mondo dei racconti di Paolo Crazy Carnevale. Glückstadt (La Città Felice, o, come scriverebbe PCC, Lucky Town) è una piccola e dimenticata città sperduta nelle pianure del Grande Nord Teutonico. Vi passa il fiume Elba. E molta gente. La fondò qualche secolo fa Christian IV, re di Danimarca, e siccome nessuno vi voleva vivere, accolse gli ebrei fuggiaschi dalla Spagna di Isabella, i sefarditi. I nazisti, sulle loro tombe allestivano il mercato delle verdure. (L'altra metà dei sefarditi si rifugiò a Saloniki. I nazisti, lontani dalle proprie terre, stavolta sulle loro tombe costruirono il nuovo ingresso dell'università).
Glückstadt (o Lucky Town), cent'anni fa parlava molte lingue. Era il punto di partenza per grandi viaggi, il porto da cui partivano i balenieri, gente senza paura e senza futuro venuta da ogni parte del mondo. Gente che, o non ritornava, o ritornava dopo anni povera come prima, o ritornava dopo anni ricca per il resto della vita. A patto che scendendo a terra non andasse subito al bar. E ci andava.
Oggi, per via di un cantiere navale, la Peterswerft, ogni tanto incontri qualcuno che parla polacco. Senza i polacchi che lavorano in subappalto a basso prezzo, il cantiere non reggerebbe la concorrenza globalizzata. Volevo sapere dove vivono. Mi hanno detto: nei container polacchi. Logico.
L'estate scorsa un tale voleva attraversare il fiume, che qui è largo circa tre chilometri. Voleva attraversarlo a nuoto. Il tale non sapeva nuotare. Costruì degli aggeggi, se li legò al corpo e si buttò in acqua. Galleggiava. Ma prima che potesse attraversare il fiume, arrivò la polizia e lo tirò fuori. Il tale riprovò più volte. La polizia lo tirò fuori. Non arrivò mai all'altra sponda. A Lucky Town si dice che quest'estate il tale tornerà di nuovo. È gente come questa e posti come Lucky Town che ho ritrovato nei nuovi racconti di Paolo Crazy Carnevale. Li ho letti, lo ammetto, con grande piacere. Paolo Crazy Carnevale è un pazzo piombato dal cielo sulle montagne del Sudtirolo, uno di quei santi che dio ci manda per farci sapere che siamo dei deboli. Paolo Crazy Carnevale è giusto lo scrittore che il Sudtirolo (e il resto del mondo, naturalmente) si è meritato. È la nemesi. E i suoi racconti sono il ricordo del futuro che deve ancora arrivare. (Fra due mesi tornerò a Berlino. Addio Lucky Town).
Kurt Lanthaler, Lucky Town maggio 1998
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