La pena di morte/Uhura 3 |
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Uhura Message 3 1998 |
Sì, tu mi vuoi beffare, sul mio piatto ti vai a posare? Quasi quasi mi viene un'idea. Io decreto la fine, la tua morte: mi serve un mezzo, non posso mica sporcarmi le mani, anche una giustificazione etica. Sapete, sono cattolico. Scrivo un cartello, l'appendo all'uscio: "La mosca che qui entra è punita con la pena capitale." Ora sono pronto, a me lo sciughino. La sete di giustizia è enorme, io sono la legge, sono lo sceriffo. Ti ho vista, sei anche un po' stupida, immobile su quella immensa parete bianca, mi avvicino silenzioso e deciso. Il colpo dev'essere esemplare, una lezione per tutti. Ecco, è partito. Poff. Lo straccio rifugge veloce dalla parete, ora ho chiara l'immagine. Un punto rosso mi s'impressiona sulla retina, non mi sembra reale ... sangue. Il mio cane mi osserva e lì nascosto sotto il tavolo mi sembra timoroso, impaurito. Lo guardo e gli dico: "Non preoccuparti, non è successo nulla." Non mi crede, lo intuisco. Mi volto. Quel punto è enorme, mi rovina la parete e non sarà certo una mano di calce a cambiare la situazione. |