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Dell'esistenza

 

 

                                                           Pagine 40, € 5,00

 

Storia Illustrata - Signor Faurisson, da qualche tempo in Francia, e non solo in Francia, lei è al centro di un’aspra polemica per certe sue affermazioni su quella che rimane una delle pagine più buie della storia della Seconda Guerra Mondiale. Ci riferiamo allo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti. In particolare una delle sue affermazioni appare tanto netta quanto incredibile. È vero che lei nega che le camere a gas siano mai esistite?

 

Robert Faurisson - È esatto. In effetti, io dico che queste famose camere a gas omicide non sono altro che una frottola di guerra. è un’invenzione della propaganda di guerra paragonabile alle leggende sulla barbarie teutonica diffuse durante la Prima Guerra Mondiale. Già allora i tedeschi vennero accusati di crimini del tutto immaginari: a bimbi belgi sarebbero state tagliate le mani, dei canadesi crocifissi, cadaveri trasformati in sapone... Peraltro, su questo terreno gli stessi tedeschi facevano, suppongo, buona concorrenza ai francesi... I campi di concentramento tedeschi sono realmente esistiti, ma come tutti ben sanno questa non è una cosa originale tedesca. Anche i forni crematori sono esistiti in certi campi, ma la cremazione non è fatto più grave o più criminale dell’inumazione. I forni crematori costituivano persino un progresso dal punto di vista sanitario nel caso di rischi di epidemie. Il tifo ha imperversato in tutta l’Europa in guerra. La maggior parte dei cadaveri che con tale compiacimento ci vengono mostrati in fotografia sono chiaramente cadaveri di tifici. Queste foto dimostrano solo che degli internati - e talvolta anche dei guardiani - sono morti di tifo. Non provano nient’altro...

 


 

Storia Illustrata - Come può affermare tutto ciò dopo quanto è stato detto e scritto in 35 anni? Dopo quanto hanno raccontato i superstiti dei campi, dopo i processi ai criminali di guerra, dopo Norimberga? Su quali prove e documenti basa questa sua affermazione?

 

Robert Faurisson - Molti errori storici sono durati ben più di trentacinque anni. Quanto alcuni superstiti hanno raccontato costituisce una testimonianza fra le tante. Delle testimonianze non sono delle prove. In quanto a quelle dei processi contro i criminali di guerra, devono essere accolte con particolare diffidenza. Se non mi sbaglio, in trentacinque anni non un solo testimone è stato perseguito per falsa testimonianza, il che significa dare una garanzia esorbitante a chiunque desidera testimoniare sui crimini di guerra. Allora così si spiega il fatto che alcuni tribunali abbiano potuto stabilire l’esistenza di camere a gas in punti della Germania in cui si è finito per riconoscere che non ce n’erano state mai: per esempio, in tutto l’antico Reich. Le sentenze emesse a Norimberga hanno un valore molto relativo, poiché dei vinti sono stati giudicati dai loro vincitori senza la minima possibilità di interporre appello. Gli articoli nº 19 e nº 21 dello statuto di quel tribunale politico dava cinicamente a quella assise il diritto di poter fare a meno di prove solide, e autorizzava addirittura il ricorso al si dice. Tutti gli altri processi per crimini di guerra si sono in seguito ispirati alla Legislazione di Norimberga...

 

 

 

 

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