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Storia Illustrata
- Signor
Faurisson, da qualche tempo in Francia, e non solo in Francia, lei è al centro
di un’aspra polemica per certe sue affermazioni su quella che rimane una delle
pagine più buie della storia della Seconda Guerra Mondiale. Ci riferiamo allo
sterminio degli ebrei da parte dei nazisti. In particolare una delle sue
affermazioni appare tanto netta quanto incredibile. È vero che lei nega che le
camere a gas siano mai esistite?
Robert
Faurisson
- È esatto. In effetti, io dico che queste famose camere a gas omicide non sono altro che una frottola di guerra. è
un’invenzione della propaganda di guerra paragonabile alle leggende sulla barbarie
teutonica diffuse durante la Prima Guerra Mondiale. Già allora i tedeschi
vennero accusati di crimini del tutto immaginari: a bimbi belgi sarebbero state
tagliate le mani, dei canadesi crocifissi, cadaveri trasformati in sapone...
Peraltro, su questo terreno gli stessi tedeschi facevano, suppongo, buona
concorrenza ai francesi... I campi di concentramento tedeschi sono realmente
esistiti, ma come tutti ben sanno questa non è una cosa originale tedesca.
Anche i forni crematori sono esistiti in certi campi, ma la cremazione non è
fatto più grave o più criminale dell’inumazione. I forni crematori
costituivano persino un progresso dal punto di vista sanitario nel caso di
rischi di epidemie. Il tifo ha imperversato in tutta l’Europa in guerra. La
maggior parte dei cadaveri che con tale compiacimento ci vengono mostrati in
fotografia sono chiaramente cadaveri di tifici. Queste foto dimostrano solo che
degli internati - e talvolta anche dei guardiani - sono morti di tifo. Non
provano nient’altro...
Storia Illustrata
- Come può affermare tutto ciò dopo
quanto è stato detto e scritto in 35 anni? Dopo quanto hanno raccontato i
superstiti dei campi, dopo i processi ai criminali di guerra, dopo Norimberga?
Su quali prove e documenti basa questa sua affermazione?
Robert
Faurisson
- Molti errori storici sono durati ben più di trentacinque anni. Quanto alcuni
superstiti hanno raccontato costituisce una testimonianza fra le tante. Delle
testimonianze non sono delle prove. In quanto a quelle dei processi contro i criminali
di guerra, devono essere accolte con particolare diffidenza. Se non mi
sbaglio, in trentacinque anni non un solo testimone è stato perseguito per
falsa testimonianza, il che significa dare una garanzia esorbitante a chiunque
desidera testimoniare sui crimini di
guerra. Allora così si spiega il fatto che alcuni tribunali abbiano potuto
stabilire l’esistenza di camere a gas in
punti della Germania in cui si è finito per riconoscere che non ce n’erano
state mai: per esempio, in tutto l’antico Reich. Le sentenze emesse a
Norimberga hanno un valore molto relativo, poiché dei vinti sono stati
giudicati dai loro vincitori senza la minima possibilità di interporre appello.
Gli articoli nº 19 e nº 21 dello statuto di quel tribunale politico dava
cinicamente a quella assise il diritto di poter fare a meno di prove solide, e
autorizzava addirittura il ricorso al si
dice. Tutti gli altri processi per crimini
di guerra si sono in seguito ispirati alla Legislazione di Norimberga...
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