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Alcuni ritengono quest'opera alquanto datata e
talvolta imperfetta. Consapevoli di questi giudizi abbiamo riflettuto a lungo
sull'opportunità di riproporla al lettore italiano. La decisione, com'è facile arguire, è stata
favorevole alla pubblicazione. Alcune sbavature non inficiano un lavoro, come
quello di Harwood, apprezzabile per mille altre ragioni. Si tratta, infatti, di
un'opera estremamente leggibile, sintetica, che affronta, con spirito vivace e
polemico, il tema dell'olocausto e le sue molteplici implicazioni. Oggi
esistono, innegabilmente, molti studi più accurati sul piano delle fonti e più
aggiornati. Come non pensare, per rimanere in Italia, alle opere
di Carlo Mattogno
, impeccabili e
scientificamente ineccepibili, o ai contributi estremamente interessanti forniti
dall'ing. Deana
o agli scritti di Cesare
Saletta, coinvolgenti e pervasi
da una graffiante
vena polemica mai disgiunta da una cultura a tutta prova? Il merito di Harwood è stato, ed è, quello di aver
saputo offrire un quadro d'insieme, una panoramica a 360 gradi del pianeta
Revisionismo. Abbiamo ritenuto utile inserire, in apertura, i giudizi di alcuni
studiosi su questa breve esposizione ed in chiusura una serie di rilievi,
talvolta motivati, spesso pretestuosi, mossi da storici sterminazionisti; alcuni
commenti di Faurisson
, Irving
e Weber
completano il quadro.
Dobbiamo questo contributo allo sforzo e alla competenza di Ahmed Rami
, scrittore, giornalista e fondatore di Radio Islam, che pubblicamente
ringraziamo. La presente edizione comprende alcuni brani che, inspiegatamente,
erano stati omessi nella precedente versione italiana. Per concludere ci
scusiamo con i lettori per aver omesso alcune illustra- zioni citate nel testo,
la qualità, non eccelsa, del materiale non
ci ha lasciato alternative.
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