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Da
sempre la propaganda americana e quanti si sono ad essa accodati hanno
ribadito la tesi che le guerre dello Zio Sam
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sia quelle scatenate autonomamente, sia quelle nelle quali è entrato, almeno
ufficialmente, in un secondo tempo – hanno uno schema comune. La
giusta ira della nazione si è sempre abbattuta sui reprobi, mai sugli
innocenti, ma,
cessato il clangore delle armi, una pace, in linea perfetta con le universalmente
riconosciute qualità americane, incentrata sulla bontà e sulla democrazia, ha sempre
redento i cattivi e soddisfatto i buoni. Certo,
la fase dell’ira, per quanto motivata, giusta e chirurgica (l’uso del
termine intelligente è
troppo moderno e mal si adatta all’operato della nazione
d’oltreoceano) è terribile, ma, subito dopo, arrivano pane
e libertà, corned beef
e democrazia, cioccolata e vecchi arnesi della politica e, soprattutto,
Coca Cola (il baseball, grazie a dio, in Europa ci è stato risparmiato)
per tutti. Lo
schema, ovviamente, regge solo se non può essere contraddetto. La
prima reazione (la più banale, ma al contempo, detenendo un’impressionante
potere mediatico, la più efficace), consiste nel dimenticare e far dimenticare
quanto esuli dalla visione idealizzata. Il
piano Morgenthau non si discosta da questa way of life. La
stragrande maggioranza dei manuali di storia, almeno in Italia (non diciamo
tutti per un eccesso di prudenza), ignorano bellamente il progetto del ministro
del Tesoro americano ed anche opere di più ampio respiro lo liquidano con
poche, ma ben meditate parole. Roosevelt persuase Churchill
(prima dell’arrivo di Eden) durante una conferenza a Quebec ad accettare un
piano straordinario elaborato da Morgenthau, il segretario americano del tesoro,
e appoggiato da lord Cherwell, consigliere di Churchill per le questioni
scientifiche. Questo piano aveva come scopo l’eliminazione delle “industrie,
che sono causa di guerra” della Germania e la riduzione di essa ad
un’economia soprattutto agricola e pastorale. Il Foreign Office si oppose
violentemente a una cosa del genere, che avrebbe costretto gli alleati a
mantenere una popolazione che sarebbe altrimenti morta di fame, e anche il
presidente americano lo scartò presto. L’unico
aspetto degno di nota è l’accurata scelta delle parole riportate fra
virgolette che tentano di dare un fondo di razionalità e di accettabilità ad
un piano che di suo, in realtà, non ne poteva vantare...
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