Nel
gennaio 1940 fu autorizzata dal Comando delle Waffen-SS la formazione di una Compagnia di corrispondenti di guerra
(SS-Kriegsberichter-Kompanie), agli
ordini del SS-Hauptsturmführer der
Reserve Gunter d’Alquen, il quale comanderà questa unità per tutta la
guerra.
D’Alquen, che nelle Allgemeine-SS
aveva il grado di SS-Standartenführer,
sarà poi promosso fino al grado di SS-Standartenführer
der Reserve nelle Waffen-SS, ed
era inoltre capo redattore del Das Schwarze
Korps, la pubblicazione più prestigiosa delle SS.
Gli effettivi per la SS-Kriegsberichter-Kompanie
furono scelti tra redattori e fotografi dei mezzi di comunicazione, e le prime
tre sezioni furono assegnate alla Leibstandarte,
alla SS-VT ed alla Totenkopf,
in tempo per documentare la battaglia di Francia.
Nelle campagne seguenti e
specialmente in Russia lo stile dei fotografi diven-ne più aggressivo,
poiché spesso essi seguivano l’avanzata delle truppe di prima linea,
fotografando o filmando i combattimenti durante il loro svolgimento, spesso
correndo gravi rischi personali. Nell’agosto
1941, con l’espandersi in numero delle unità delle Waffen-SS,
gli SS-Kriegsberichter furono formati
in un Battaglione, ingrandito a Reggimento nel dicembre 1943, ricevendo inoltre
un’altra fascetta da braccio, recante la scritta “Kurt Eggers” in sostituzione delle fascette SS-Kriegs-berichter.
La
nuova fascetta fu, infatti, concessa dal SS-Führungshauptamt
ai corrispondenti di guerra SS per commemorare la memoria di Kurt Eggers,
uno dei migliori fotografi tra gli SS-Kriegsberichter,
caduto il 13 agosto 1943 durante i combattimenti a sud di Kharkov mentre era
assegnato alla Divisione Wiking.
Da notare che molti fotografi continuarono a portare le loro vecchie fascette da
braccio insieme alla nuova, e che ad altri fu data l’autorizzazione di
portare, oltre la fascetta per SS-Kriegsberichter, quella del Reggimento o della Divisione alla quale
erano assegnati, inoltre anche Volontari stranieri servirono come SS-Kriegsberichter
nelle loro rispettive unità Freiwillige.
Le foto
scattate recavano di solito, posteriormente, un timbro, riprodotto sulla
copertina del presente volume, con il nome del fotografo e spazi appositi per
indicare data e luogo dello scatto, oppure la data di pubblicazione del medesimo
ed una breve descrizione del soggetto ritratto.
Mezzi
del SS-Infanterie-Regiment 4 (mot.),
contraddistinti dal simbolo tattico a forma di spada.
Notare
i bordi bianchi dei parafanghi: servivano a segnalare, di notte, l’ingombro
del mezzo agli altri veicoli
Un Obersturmführer
ed un Hauptsturmführer fanno il punto
della situazione, notare le mostrine “SS-2”, identificanti la SS-Standarte
“Germania”.
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