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Copia
Telex

Mittente: Il Comandante delle SS e della Polizia per il distretto di Varsavia  

Varsavia 22.4.43

Riferimento I ab - St/Gr. 16 07 - Rapporto Giornaliero 530 / 43 Segreto
Oggetto: Azione nel ghetto - Supplemento al rapporto del 21.4.43
Destinatario: Comandante Superiore delle SS e della Polizia Est
Generale di corpo d'armata delle SS e Generale di Polizia Krüger
o a chi di competenza
Cracovia

L'aver incendiato l'isolato ha sortito l'effetto che, durante la notte, quegli ebrei che non eravamo riusciti, malgrado le nostre ricerche, a scovare hanno abbandonato i loro nascondigli, dissimulati nei sottotetti, nelle cantine o in altri luoghi e sono comparsi all'esterno dei palazzi cercando di sfuggire alle fiamme. In massa, interi gruppi famigliari, ormai in balia dell'incendio, sono saltati dalle finestre o hanno tentato di calarsi usando lenzuola annodate l'una all'altra o sistemi analoghi. A questo riguardo avevo preso tutte le precauzioni affinché anche questi, come gli altri ebrei, venissero immediatamente liquidati. (11) Durante tutta la notte sono stati esplosi dei colpi dai palazzi che si supponevano evacuati. Non abbiamo subito perdite fra le truppe che circondavano il ghetto. Sono stati fermati e portati via per essere evacuati 5.300 ebrei.

Per copia conforme                                                                                                           Il Comandante della SS e della Polizia per il distretto di Varsavia

Illeggibile                                                                                                                                                                  Firmato Stroo

Maggiore della SS                                                                                                                      Generale di brigata della SS e Maggiorgenerale della Polizia


(11) Gli storici ufficiali, nel tentativo di dare parvenza di verità a tesi difficilmente sostenibili senza il conforto di una fede cieca e assoluta, hanno  
attribuito alla nomenclatura nazionalsocialista l'abitudine di celare dietro eufemismi, perifrasi ed altri mezzucci linguistici i loro reali piani criminali.
Una sorta di linguaggio criptico, per i soli addetti ai lavori, che
avrebbe consentito loro di programmare, pianificare e realizzare lo sterminio di un  popolo, senza esacerbare il proprio sensibile udito. Delle due l'una o quando tenevano questi alti corsi di psicologia applicata, più degni dei fumetti di Bonvi che delle forze armate tedesche, Stroop era assente o quantomeno disattento o questo linguaggio criptico è un artificio elaborato dagli storici di regime. Ammettiamo pure che uno Stroop, che non era mai stato uno studente modello, distratto indaffarato e confuso abbia continuato a compilare i suoi rapporti utilizzando un rude gergo da caserma anziché il criptico linguaggio voluto dai vertici è mai possibile che Krüger, HSSPF a Cracovia, dopo aver ricevuto per quasi un mese uno o più rapporti giornalieri, non abbia mai notato questa discrepanza linguistica? È mai possibile che Himmler, destinatario di una copia dei rapporti, non abbia mai trovato nulla da ridire sul linguaggio utilizzato da questo suo subordinato distratto e che, anziché tirargli le orecchie, lo abbia promosso al grado superiore? Più semplicemente Stroop non si è mai distaccato dall'uso che, normalmente, si fa della lingua ed ha utilizzato, di volta in volta, il termine che, a parer suo, meglio descriveva la realtà. Forse lo ha fatto in modo rozzo, forse in modo anche tronfio, ma il suo era un rapporto di polizia, scritto sul tamburo, e non un'opera letteraria. Le fucilazioni sono evidentemente fucilazioni ed i trasferimenti non implicano altro che un trasferimento e non sottintendono ulteriori intenti criminosi. Il Rapporto Stroop ci consente quindi di analizzare non solo l'operato e la psicologia del suo estensore, ma evidentemente anche il linguaggio usato e accettato dagli alti funzionari dello stato quando potevano esprimersi liberamente e compiutamente, prima cioè che i condizionamenti di Norimberga o il timore di sanzioni li costringessero a comprensibili quanto penosi ammiccamenti.


 

                                                           

 

 

 

 

 

 

 

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