Pagine 56, € 6,00
Indice
|
|
|
|
La
storia della Palestina
|
|
|
|
La
spartizione della Palestina
|
|
|
|
Deir
Yassin
|
|
|
|
L’esodo
|
|
|
|
Il
sionismo
|
|
|
|
La
Dichiarazione Balfour
|
|
|
|
Lo
Stato d’Israele
|
|
|
|
L’espansionismo
d’Israele
|
|
|
|
La
repressione israeliana nei territori occupati
|
|
|
|
Il
nuovo medio oriente, un progetto sionista nell’ottica del nuovo ordine
mondiale
|
|
|
|
Tutti
i conflitti arabo israeliani dal 1948 ad oggi
|
|
|
|
Intifada
|
|
|
|
Cenni
cronologici
|
|
|
|
Le
lezioni militari dell’intifada
|
La
spartizione della Palestina
Oltre
alla fine del mandato britannico per il maggio 1948, l'ONU propose di risolvere
la "controversia" tra palestinesi e sionisti spartendo la Palestina in
uno stato ebraico (56% della superficie) ed uno stato arabo (43%), mentre
Gerusalemme, dichiarata "Zona Internazionale", doveva essere posta
sotto il controllo dell'ONU stesso.
Tale piano privava automaticamente gli arabi abitanti nella zona assegnata al
nuovo “Stato di Israele” della pur minima possibilità di decidere della
propria sorte.
Per assicurarsi il buon esito del piano di spartizione, le pressioni sioniste
aumentarono costantemente durante tutto il 1947 ed il 1948. Alle popolazioni
europee ed americane veniva spiegato che le rivendicazioni
sioniste erano fondate sulla Bibbia e sulle sofferenze patite dagli ebrei
sotto il nazismo ed il fascismo.
Tutti
gli Stati, membri o no dell'ONU, che si erano opposti alla spartizione furono
minacciati o ricattati dall'America.
Infine,
il 29 novembre 1947, l'Assemblea Generale dell'ONU adottò il piano di
spartizione con 33 voti favorevoli, 13 contrari e 10 astenuti. Ai sionisti fu
dato uno Stato, insediato nel punto di collegamento tra Asia ed Africa, senza il
libero consenso né dei palestinesi né di alcun'altra nazione circondaria,
africana o asiatica. “I voti decisivi - dichiarò al Congresso Americano un
deputato - furono quelli di Haiti, Liberia, Filippine. Questi voti bastarono per
riportare la maggioranza dei due terzi. In precedenza questi paesi avevano
votato contro la spartizione. Le pressioni esercitate su di essi dai nostri
rappresentanti ufficiali e da privati cittadini americani sono un atto
riprovevole nel loro e nei nostri confronti”...
|