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ITALIAN SOCIETY FOR PARANORMAL RESEARCH 

Casa a Sant'Ermete

 

Caso                     Località             Realizzazione   Pubblicazione

Casa a Sant'Ermete      Sant'Ermete, RN     Maggio 2002         11/9/2002

       

     

    Introduzione

  La storia di questa casa appare molto interessante dal punto di vista parapsicologico; sono accaduti, in epoche diverse, vari fatti rilevanti. Innanzitutto l'edificio risale al 1834, come si legge nell'iscrizione sul retro; si tratta di una tipica casa colonica, di due piani. Sul retro vi è una strana lapide, che reca il simbolo di una croce. Potrebbe trattarsi probabilmente di un simbolo protettivo come quelli che si mettevano in passato fuori dalle case in seguito ad un esorcismo. Questo quindi farebbe pensare che si sia tenuto un esorcismo nella casa, presumibilmente nella seconda metà dell'Ottocento, almeno da quello che abbiamo appreso dal proprietario. Ma il fatto più eclatante è avvenuto verso la fine della Seconda Guerra mondiale: sembra che una pattuglia di partigiani in fuga si fosse rifugiata all'interno della casa. Ma in poco tempo i fascisti li scovarono e li trucidarono lì sul posto. Non ci sono fonti sicure, ma tutti nella zona sono al corrente di questi fatti, che sembrano aver dato origine anche ad una vasta gamma di fenomeni paranormali, che sarebbero avvenuti dal dopoguerra a oggi di fronte a moltissimi testimoni. Vi è poi un altro dettaglio importante di questa storia: sembra infatti che ai cadaveri non sia stata riservata una normale sepoltura, ma che questi siano stati occultati, di certo non molto lontano dalla casa. In ogni caso dopo quei fatti la casa non è più stata abitata; una ventina di anni fa sono stati intrapresi dei lavori di ristrutturazione, interrotti però proprio a causa degli inquietanti avvenimenti che continuavano a succedere nell'edificio. Dalle testimonianze raccolte sembra che i presunti fenomeni paranormali siano di diverso tipo; è riscontrabile un elevato numero di fenomeni riconducibili ad un I.S.P.K. (Isolated Spontaneous Psychokinesis), ovvero un caso di Poltergeist non riconducibile ad una personalità catalizzante (per ulteriori dettagli consultare la sezione "Enciclopedia", nel capitolo "Fenomeni PK" alla voce "Poltergeist"). I fenomeni maggiormente osservati sarebbero vibrazioni nei muri e raps, fenomeni telecinetici e rumori inspiegabili, come urla e risate. I fatti non sembrerebbero avere un orario o una data caratteristica, ma anzi sarebbero stati osservati in periodi diversi della giornata e dell'anno. Presenterebbero comunque il classico andamento dei fenomeni di tipo Poltergeist, ovvero si manifesterebbero alternando momenti di grande concentrazione ad altri di completa stasi. In ogni caso nessuno ha più voluto abitare in questo edificio, che è oggi utilizzato soltanto come rimessa agricola. In merito a quanto osservato da noi, o meglio a quel poco che possiamo rivelare, rimandiamo ai prossimi articoli.

Manuel

         

    Supplemento

  Il ritardo nella pubblicazione di questo caso è dovuto all'iniziale rifiuto del proprietario della casa a firmare l'autorizzazione a pubblicare il materiale raccolto durante l'indagine. Infatti in questo caso abbiamo usato un metodo d'indagine diverso. Ci eravamo resi subito conto che ci trovavamo di fronte a una qualche entità di tipo paranormale, ma purtroppo gli strumenti non riuscivano a rilevarla. Dunque abbiamo proceduto effettuando nella casa un ciclo di sedute spiritiche (8 in tutto). I dati raccolti in questo modo non sono risultati quelli che ci attendevamo inizialmente. Riguardo ai fatti di guerra abbiamo raccolto solo poche notizie, peraltro confuse e frammentarie, che non andavano molto oltre a quello che sapevamo già. Invece è emersa una storia molto più antica e inquietante, che riguarda anche la famiglia dell'attuale proprietario. Questi fatti dovrebbero essere alla base della fenomenologia paranormale osservata qui negli ultimi decenni. Abbiamo raggiunto di recente con il proprietario il seguente accordo: ci siamo impegnati a non menzionare nulla di quanto è successo nelle sedute, né a divulgare fuori dalla società le informazioni e i dati ottenuti in questo modo. In cambio abbiamo ottenuto l'autorizzazione a pubblicare un breve resoconto delle indagini, in merito alle quali ci erano giunte molte richieste dai nostri lettori, in quanto l'indagine era già stata anticipata sul sito. In questa pagina troverete appunto la descrizione di come abbiamo condotto le ricerche, sperando che sia sufficiente a fare chiarezza sul caso. Come già detto ci impegneremo dunque a garantire la privacy e la riservatezza del proprietario, ringraziandolo sentitamente per averci permesso di pubblicare gli articoli che potete leggere in queste pagine. Per ovvie ragioni non sarà pubblicata alcuna foto del caso.

Gian Luca

    

    Stato degli edifici

  La casa è divisa in due piani. Il piano terra è in gran parte occupato dalle stalle. Vi si trovano anche le scale per il primo piano, un portico e due stanze abitabili. Ognuna di queste sezioni ha un ingresso esterno autonomo, anche se comunicano anche internamente. Il primo piano è costituito invece da un appartamento a sé stante; sembra aver subito dei lavori di restauro, ma l'inutilizzo lo ha riportato in condizioni precarie. Alcuni controsoffitti sono sfondati e i pavimenti al centro di alcuni locali sono tutt'altro che sicuri. Le stanze sono quasi interamente vuote. Sul retro della casa si trova un fienile, in buone condizioni.

Matteo

    Indagini

  Le indagini si sono protratte per tutto il mese di maggio. Questa volta quindi non parleremo di una semplice spedizione, ma di una indagine compiuta in varie fasi, con diversi appostamenti. Il primo sopraluogo è stato compiuto dalla squadra investigativa (Manuel, Liam, Matteo e Andrea) il 12 maggio. Questa è rimasta sul posto per circa otto ore, per svolgere le solite operazioni. Hanno effettuato tutti i rilevamenti, oltre a fotografie e riprese. Gli strumenti non hanno rilevato nulla di anomalo. I componenti del team si sono però resi conto della particolarità della situazione. Entrando in questa casa si avverte subito una sensazione di ansia e disagio. Dopo una riunione con il Consiglio Direttivo abbiamo deciso di continuare le indagini, tenendo sotto continua sorveglianza la casa per cinque giorni (15 - 20 maggio) e quindi procedendo con delle sedute spiritiche, se l'avessimo ritenuto necessario. Il proprietario ha dimostrato un atteggiamento estremamente disponibile, aiutandoci costantemente e lasciandoci piena libertà d'azione. Abbiamo introdotto al primo piano l'indispensabile per passare 5 giorni nella casa. La sorveglianza è stata effettuata dalla squadra investigativa nei giorni dal 15 al 20 maggio, 24 ore su 24. I componenti del team si sono alternati e divisi in turni di guardia, per non lasciare la casa incustodita neppure per un istante. I fenomeni a cui hanno assistito non sono stati numerosi, ma comunque di importanza considerevole. Per lo più si è trattato di rumori inspiegabili ed episodi di telecinesi, talora violenta. Per ragioni di sicurezza abbiamo cercato di garantire in ogni momento la presenza di almeno due investigatori. Come spiegato nell'articolo precedente non possiamo pubblicare ulteriori descrizioni dei fenomeni, che sono stati comunque registrati e catalogati negli archivi dell'I.S.P.R.. Stiamo tuttora lavorando all'esame di queste registrazioni, che costituiscono le prove più interessanti raccolte da noi in questi primi 8 mesi di attività. La terza fase dell'indagine è iniziata il 22 maggio e si è protratta per 11 giorni. E' stata decisa all'unanimità dai membri dell'I.S.P.R.. Alle sedute hanno partecipato Gian Luca, Manuel, Andrea e Matteo, sotto la conduzione di Alessandro. I risultati sono stati soddisfacenti. In seguito al materiale raccolto e al raggiungimento degli obbiettivi prefissati, abbiamo deciso di chiudere definitivamente questo caso. 

Marc

     

       

       

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