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Histoire d'O
Pauline Reage

Recensione del film

Dati del film
Cast: Corinne Clery, Christine Minazsoli, Anthony Steel, Udo Kier, Jean Gaven, Alain Noury
Year: 1975
Duration: 110 min.
Directed by: Just Jaeckin
Produced by: Gerard Lorin & Eric Rochat
from the Book by: Pauline Reage



Premetto che personalmente conosco il libro da molti anni e solo recentemente (Luglio 2000) ho visto il film.
Questo film ha grossi pregi ed altrettanto grandi difetti.
Preso a se' stante e' un buon film soprattutto parlando della realizzazione tecnica: una bellissima e brava interprete, una eccellente fotografia, una ottima scenografia e via dicendo.
Si tratta di un film non pornografico ma di genere softcore, dove i rapporti sessuali vengono lasciati intendere e non esplicitamente mostrati: questo a mio avviso non e' un difetto, e' corretto ed anche inevitabile.

Uno dei principali difetti e' una parziale distorsione dei messaggi del libro.
Per esempio questo film non parla del BDSM. Fondamentalmente e' un film romantico, eccessivamente romantico, in cui la personalita' e la psicologia dei protagonisti e' troppo impoverita rispetto al libro.
Il libro lascia il tema aperto, lascia il lettore libero di trarre le sue conclusioni o anche di non trarle affatto.
Il film sembra asserire invece piu' di una cosa: ad esempio che l'amore e' piu' importante dell'esperienza (ribaltando completamente il credo fondamentale del BDSM o almeno la mia personale interpretazione del BDSM in cui e' proprio dall'esperienza che origina l'amore, che peraltro a quel punto non e' un amor romantico, e' semmai un amore classico: cercato, voluto, cacciato, prodotto.
Nel film, O appare quasi come una suora, un personaggio spiritualizzato che accetta quell'esperienza unicamente per amore di Pierre ed il tema dominante del film e' appunto la prova d'amore, tanto e' vero che ritorna anche alla fine del film.
Un'altra cosa importante che il film sembra asserire e' che amare significa appartenere: si appartiene a chi ci ama e non a chi amiamo. Inizialmente O ama Pierre e pensa di Esserne riamata.
Per questo accetta e si capisce che diversamente, O non accetterebbe - per spinta propria - di fare quella esperienza.
Nonostante O superi queste prove Pierre non riesce ad amarla. E'  invece Sir Stephen - a cui Pierre l'ha concessa - che l'ama.
Quando O capisce questo, a quel punto non esita a scegliere Sir Stephen.
(Si appartiene a chi ci ama), nonostante che anche Sir Stephen la conceda ad altri.
Come si vede il tema e' molto semplificato ed il messaggio finale del film in pratica, non e' in alcun modo in conflitto col la morale corrente. Diciamo quindi che il film e' stato riprogettato in maniera intelligente ed attenta ma sacrificando molto della storia originale.

Veniamo poi a due cose veramente brutte ed evitabili del film.
La musica: troppo romantica (nel senso deleterio del termine) noiosa ed indolente, non piu' di 4 temi per l'intero film di cui solo 2 reali, il resto materiale di riempimento, uno con un clabicembalo vagamente barocco che ricorda Bach.
Una scena che definirei inconcepibile tanto e' estranea non solo al libro ma al film stesso....  in cui una modella di O balla una canzone orripilante in perfetto stile trash anni settanta.

Veniamo adesso ad una difesa del film. Evidentemente il regista non intendeva fare un film pornografico bensi' erotico. La inclusione di scene di sesso avrebbe bollato il film come pornografico rendendolo un fallimento. Inoltre non ci si sarebbe potuti godere una attrice di un certo livello e di grandissimo fascino come la splendida Corinne Clery, che da sola riesce a rendere il film quasi memorabile.
Occorre onestamente ammettere che per una giovane attrice, si trattava di una prova di grande ed anche grandissimo coraggio. Un film del genere puo' anche stroncarti la carriera ed effettivamente non sarei cosi' sicuro che Corinne non ne abbia ricevuto piu' un danno che una facilitazione. Di certo per lei non e' mai stato facile ottenere parti rilevanti in seguito, che anche attrici meno brave di lei hanno ottenuto.

Doveroso considerare anche che per quegli anni (il film e' del 1975) lo stesso film era eccezionalmente coraggioso.
Sono gli anni del femminismo, del "il mio corpo e' mio" della mistificata liberta'  sessuale e della falsa emancipazione della condizione femminile. In questo contesto il film e' in controtendenza, ed anche fare il film in cui l'amore viene associato al possesso, dove si mette l'accento sull'appartenere piuttosto che sull'essere era una operazione non propriamente facile da sostenere.

Nel complesso il mio giudizio sul film e' positivo, un film assolutamente da vedere - con spirito critico certo, come tutti gli altri film e possibilmente dopo aver letto il libro - voto 7 e mezzo.


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