CAPITOLO XI


Intimidita dallo stalker per via posta

...Situazioni sospette (le prime 15 catalogate da Heinz Leymann)

  • Improvvisamente spariscono o si "rompono" senza che vengano sostituiti, strumenti di lavoro come telefoni, computer, lampadine.
  • I litigi o i dissidi con i colleghi sono piu` frequenti del solito.
  • Vi mettono vicino un accanito fumatore sapendo quanto odiate il fumo.
  • Quando entrate in una stanza, la conversazione generale di colpo si interrompe.
  • Venite tagliato fuori da notizie e comunicazioni importanti per il lavoro.
  • Girano pettegolezzi infondati sul vostro conto
  • Vi affidano da un giorno all`altro incarichi inferiori alla vostra qualifica o estranei alle vostre competenze.
  • Vi sentite sorvegliati nei minimi dettagli: orari di entrata e uscita, telefonate, tempo passato alla fotocopiatrice o alla macchinetta del caffe'.
  • Vi rimproverano eccessivamente per delle piccolezze.
  • Non viene data alcuna risposta a vostre richieste verbali o scritte.
  • Superiori o colleghi vi provocano per indurvi a reagire in modo incontrollato.
  • Venite esclusi da feste aziendali o altre attivita` sociali.
  • Vi prendono in giro per l`aspetto fisico o l`abbigliamento.
  • Tutte le vostre proposte di lavoro vengono rifiutate.
  • Siete retribuito meno di altri che hanno incarichi inferiori.


    ... "A differenza dei paesi nordici, in Italia non c`e` ancora una cultura in grado di identificare chiaramente questo fenomento:

    CATTIVERIE, PETTEGOLEZZI, VERE E PROPRIE MALVAGITA` DI CAPI E COLLEGHI

    sono ritenuti regole del gioco, sdrammatizzati da parenti e amici a cui vengono raccontati. Cosi` l`individuo si ribella quando ormai e` troppo tardi e il danno e` fatto. Perche' si tratta di veri e propri attentati alla salute.

    All`inizio e in alcuni casi per molto tempo, la vittima non mette in relazione il fastidioso mal di testa, la difficolta` di digestione, gli improvvisi problemi d`insonnia con lo stillicidio quotidiano di rimproveri gratuiti, diffidenze, maldicenze perpetrati ai suoi danni da colleghi invidiosi, capi timorosi di venire scavalcati o aziende che vogliono indurre il lavoratore alle dimissioni.

    Tipico esempio; "Vuoti di merioria, vertigini, mal di testa. E poi la notte incubi. Mi svegliavo stanca, irritabile e con una grande paura ad affrontare la giornata, specie se erano previste riunioni con "lei" la "mia capa" racconta Silvia, consulente in un organismo finanziario. "Ero convinta che il problema fosse in me: non ero abbastanza brava e pronta di riflessi per tenere testa alla dirigente di settore. Poi, dopo un lungo periodo di malattia, ho messo a fuoco tutto il processo di logoramento e il lavoro distruttivo che si stava compiendo nei miei confronti".

    Fondamentale e` quindi riconoscere in tempo l`azione aggressiva e non accettarla passivamente, perche' sei mesi di mobbing continuato (la frequenza e la durata sono importanti per definirlo e distinguerlo da conflitti episodici) sono sufficienti, secondo gli standarl svedesi, per generare danni all`organismo.

    Attacchi di panico, ansia generalizzata, insonnia, depressione, perdita di memoria sono le sindromi piu` frequenti a livello psichico. Tanto che in qualche caso la sindrome puo` addirittura portare al suicidio.


    ... Una cosa e` chiara agli studiosi: non esistono predisposizioni caratteriali che definiscono in anteprima chi sara` mobilizzato.

    Nel libro MOBBING uno dei quattro testi che l`editore bolognese Pitagora ha pubblicato sull`argomento, elenca 18 tipologie di vittime. Tra cui il distratto (non si accorge di quello che sta succedendo), il presuntuoso (si sopravvaluta), il passivo (troppo sensibile), il buontempone (rischia di diventare il buffone del gruppo), il pauroso (ha timore di tutto e di tutti).


    E il mobber?

    Di lui gli esperti hanno delineato 14 possibili profili: fra gli altri, il frustrato (scarica problemi privati sugli altri), l`istigatore (sempre alla ricerca di nuove cattiverie), il megalomane (ha una visione distorta di se stesso). Su tutti domina pero` il modello piu` pericoloso:

    IL NARCISISTA PERVERSO secondo la definizione della psicoterapeuta francese Marie-France Hirigoyer, autrice del saggio Le harcelement moral.

    Un testo ricco di storie ed episodi di quotidiana violenza diventato, a sorpresa, un best-seller, con 60 mila copie vendute in pochi mesi.

    "I narcisisti perversi sono da considerarsi psicotici senza sintomi, che trovano il loro equilibrio scaricando su un altro il dolore che non sono capaci di sentire e le contraddizioni interne che rifiutano di prendere in considerazione" scrive la ricercatrice. "Questo trasferta del dolore permette loro di valorizzarsi a spese dell`altro".

    Ma come fare, se si e` presi di mira, a liberarsi dalla morsa dell`aggressore, dal suo continuo attacco diretto o trasversale alla salute?" (...//Articolo di Notario Mantoni - Presenza Cristiana )


    Si. Come si fa a liberarsi dalla morsa dell`aggressore??? specialmente quando l`aggressore non lascia tracce dietro di se'. Come si fa a liberarsi da un verme che manda per via posta il seguente biglietto alla vittima che ha preso di mira

    (la lettera e` illegibile... ecco la chiarificazione...

    I know all about you.

    I know all about your illegal money laundering deals.

    If you don`t let me in on it, my mates and me will be paying you a visit real soon.

    I hope you get the meaning of what it is that I am after from you.)


    COME SI FA? COME SI FA? COME SI FA?


    "I am a child of God" Verdi mormora ... e cosi` il capitolo si chiude.


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