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CAPITOLO III

Il tradimento

"Cosa vuole costui? Perche' mi sta sempre alla calcagna?" Si chiedeva, ma non si sapeva dare una risposta. Non poteva certo chiedere ad altri. Nel suo isolamento era costretta a capire da se' cio` che accadeva. I suoi sogni naturalmente glielo dicevano, ma ella voleva fare finta di niente. Voleva che andasse via, cosi` come era venuto. Ma si sbagliava di grosso, perche' quello era il loro gioco, d`azzardo si`, ma gioco. Era tutto ben programmato…ed ella era quella palla che veniva lanciata un po` da questo e un po` da quella, finche' non si fosse stancata.

Egli faceva gioco sulle parole. "Hai le chiavi per favore" e glielo diceva con fare lascivioso. Ed ella le rispondeva di no, cercando di mantenere sempre il suo equilibrio, la sua dignita` di persona e di insegnante. "Una vergine!!!" lo senti` un giorno sussurrare alla capo d`inglese. Si rese conto piu` tardi che la capo di inglese gli aveva sussurrato a suo turno che Verdi doveva essere una vergine dal momento che non riusciva ad accettare le parolacce che le venivano offerte, giorno dopo giorno, ora dopo ora dai suoi studenti. E egli, il grande insegnante, il grante conoscitore d`oltre tempo si volle impossessare della mente di lei per farle perdere il lavoro che secondo lui non toccava a lei ma ad altri giovani insegnanti del paese. Secondo lui, ella era un impostore che rubava il lavoro ai poveri insegnanti studenti che avevano studiato cosi` tanto. Poco gli importava a lui, che anche ella aveva studiato cosi` tanto e aspettato cosi` tanto per quell`agognato posto di lavoro.

E in quell`inverno del 1996, all`eta` matura di quarantasei anni suonati Verdi si trovo` di fronte ad una storia che, piu` si andava avanti e piu` si intrecciava e si aggrovigliava dalle astuzie di un gruppo di persone che si appoggiavano alla sua timidezza e alla sua fragilita`, alla sua impotenza di poter cambiare le cose, visto che era stata sbaragliata in un isolamento piu` tetro.

E mentre alla radio e alla televisione si parlava solo di licenziamenti per crisi di lavoro e di scioperi, Verdi, alquanto timida, imbarazzata e impaurita dalla sua stessa ombra, sentiva, anche se lottando contro, un`affinita` per il verme che gli si era affiancato e che sapeva tessere con abilita` il suo baco da seta. Una battaglia che se fosse stata scritta l`avrebbero letta anche i cani per quanto interessante si verifico` di essere stata.

Le notti erano pure battaglie, i giorni ancor di piu` anche perche' ella aveva capito e voleva celare con tutte le proprie forze il ronzio che quel farabutto di cane andava divulgando.

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