Meditare significa creare uno stato di "non mente". Significa ritirare attenzione e consapevolezza dall'esterno e dirigerle interiormente, oltre la mente pensante, per raggiungere uno stato di consapevolezza rilassata. A mio
parere si puo' fare facilmente confusione tra il concetto di concentrazione e
quello di meditazione. Spesso e volentieri questi due termini vengono usati
come sinonimi, ma non è del tutto esatto. Concentrarsi significa dirigere il proprio pensiero in maniera univoca su un oggetto desiderato, fisico o astratto, mentre meditare significa fermare le onde dei pensieri e creare un vuoto mentale "attivo", con lo scopo di realizzare (conoscere a livello esperienziale) la propria natura spirituale. L'obiettivo di questa pagina web è di fornirvi un piccolo strumento per iniziare a meditare. Qui di seguito potete trovare una semplice tecnica di meditazione che chiunque
puo' praticare senza alcun rischio. Attraverso di essa si puo' controllare lo stress e acquisire maggior consapevolezza della propria vera natura. Chi pratichera' almeno una volta al giorno per un po' di tempo, non potra' fare a meno di notare un sensibile miglioramento nella propria vita.
Tecnica di meditazione
Sedetevi su una sedia o su di una panca con la schiena eretta (Guardate la foto a fianco e cercate di imitare la postura indicata). Rivolgete una preghiera al divino seguendo i concetti filosofici che conoscete o che siete comunque in grado di comprendere.
Chiudete gli occhi ed inspirate con il naso per 3 o 4 secondi, trattenete il respiro per lo stesso periodo di tempo ed espirate (In ogni caso effettuate queste operazioni per tempi brevi e senza sforzo alcuno) con una doppia espirazione.
Dopo aver effettuato la precedente operazione per 4 o 5 volte dirigete lo sguardo nel punto in mezzo alle sopracciglia, mantenendo gli occhi chiusi.
A questo punto osservate il vostro respiro senza forzarlo attivamente. Semplicemente osservate l'aria che entra ed esce dal naso, cercando di non dirigere il processo in alcun modo.
Cercate di rimanere in questo stato per circa un minuto, dopodiche' pensate ad una frase che vi ispira ( es: Io sono pace, Io sono gioia ) e spezzatela in due, pronunciando mentalmente la prima parte della frase mentre inspirate e terminando la frase mentre espirate ( es: Io sono............pace o Io sono............gioia ). Potete usare anche un mantra. Nella tradizione del kriya yoga si usa solitamente il mantra "Hong-sau" (pronuncia "hong - so"), pronunciando mentalmente "Hong" durante l'inalazione e "so" durante l'esalazione.
Dopo aver praticato in questo modo per 5/10 minuti, cercate di smettere di pronunciare mentalmente una frase e concentratevi sul punto in mezzo alle sopracciglia. Cercate di fermare le onde dei pensieri e penetrate con lo sguardo interiore la luce che percepirete nell'occhio spirituale. Fatelo il piu' a lungo possibile. Maggiore sarà il tempo che rimarrete in questo stato, maggiore sarà il beneficio che ne trarrete. Se vi distraete, aprite gli occhi per qualche secondo, chiudeteli e ricominciate a contemplare l'occhio spirituale. Se ne sentite il bisogno, quello è il momento per pregare o per parlare con Dio nel modo in cui vi sembra reale.
Chiudete la sessione con un ringraziamento o con una preghiera. Attendete qualche secondo prima di rialzarVi, dopodichè ritornate alle vostre attività normali.
I guru del kriya yoga insegnano tecniche molto piu' avanzate di questa. Nella tradizione del kriya yoga si insegna infatti che per mezzo di tecniche scientifiche di meditazione, ed in particolare di una tecnica denominata "Kriya pranayama", si puo' arrivare a realizzare (avere la conoscenza supportata dall'esperienza) la Realtà di Dio e liberare la propria coscienza. Il kriya yoga si apprende attraverso una cerimonia più o meno formale denominata "iniziazione". Per informazioni ulteriori sull'iniziazione, accedete a questa pagina .
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