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"Il Kriya Yoga si diffonderà in tutte le terre"
(Mahavatar Babaji)
Center for Spiritual Awareness
Gruppo di meditazione affiliato
This page has been translated into english
Essere iniziati al kriya yoga non significa
semplicemente apprendere una tecnica meditativa, oppure cercare di conoscere
superficialmente qualcosa di esotico o esoterico. Ricevere
l'iniziazione significa entrare in contatto spirituale sottile con la catena
di maestri realizzati della nostra tradizione (Babaji, Lahiri Mahasaya, Sri Yukteswar, Paramahansa
Yogananda e i loro successori), cercare di vivere una vita ordinata e onesta,
impegnarsi a praticare la meditazione al meglio delle proprie possibilità e porsi nella vita gli obiettivi primari della liberazione della coscienza e della realizzazione di Dio.
Praticare il kriya yoga non è difficile;
occorre solamente avere la
costanza
di meditare tutti i giorni, il coraggio di vivere nel modo giusto e la voglia
di crescere. Alcune persone, anche sincere nel loro modo di approcciarsi a queste cose, hanno l'abitudine di interessarsi superficialmente
ai percorsi esoterici mosse da curiosità o dall'entusiasmo emotivo del
momento. Sempre la stessa tipologia di persone, dopo poco tempo, tende a
dirigere la propria attenzione verso altre discipline, spesso pensando di
trovare qualcosa di più "elevato", "nuovo" o interessante. Il mio guru-insegnante Roy Eugene Davis
definisce con simpatia questa tendenza comportamentale come "l'atteggiamento
dello shopper" (letteralmente, "shopper" significa "compratore"). Il cercatore
spirituale non è colui che prova ripetutamente
tutti i sentieri senza mai soffermarsi su quello che impara, ma chi ne
intraprende uno sforzandosi sinceramente di raggiungere dei risultati di valore. La realizzazione spirituale è il risultato di persistenza e profondità, non dell'accumulo superficiale di nozioni teoriche mai sperimentate a fondo. Per spiegare il concetto con una battuta: "E' meglio scavare un buco da 50 metri che 50 buchi da un metro".
Chi salta in continuazione da un percorso ad un altro senza mai fermarsi non può ottenere risultati concreti.
Il kriya yoga è una pratica intrisa di una propria sacralità.
Indipendentemente dal canale che scegli per avvicinarti ad esso,
non si impara per semplice curiosità. Il mio guru-insegnante Roy Eugene Davis (discepolo diretto di Paramahansa Yogananda) mi ordinò ministro del Center for Spiritual Awareness nel 2005 e mi autorizzò in quel momento a dare l'iniziazione al kriya yoga a chi fosse meritevole di riceverla. Successivamente ordinò anche altre persone in Italia. Per essere meritevoli di ricevere l'iniziazione è sufficiente essere sinceri; non serve nessun'altra qualifica.
Negli anni settanta Roy Eugene Davis scrisse queste parole in un libro:
Ci prepariamo per l'iniziazione desiderando conoscere la verità e accertandoci che le nostre motivazioni siano pure. Chi vuole imparare segreti occulti per controllare gli altri o perseguire obiettivi egocentrici non è un candidato adatto per l'iniziazione. Qualsiasi risveglio possa manifestarsi in una persona simile non potrà fare altro che magnificare e complicare la sua vita già distorta. Cercare l'iniziazione, quindi, significa che una persona debba guardare nel suo cuore e prendere la giusta decisione in merito (...)"
L'iniziazione è un rito comune a molte tradizioni spirituali illuminate. La tradizione vuole che il kriya yoga si apprenda da un maestro o da un kriyaban (praticante del kriya yoga) delegato in tal senso da un maestro. Non si impara da un libro, con una e-mail, attraverso un sito web o con una
telefonata.
E' un percorso iniziatico, al quale è corretto dare la dovuta importanza. Il
kriya yoga può essere praticato da chiunque sia ragionevolmente sano di mente.
E' controindicato - come del resto tutte le pratiche meditative - per chi
soffre di seri disturbi mentali (forti depressioni, schizofrenia, ecc.).
Attraverso la pratica
completa
del kriya yoga (pratica quotidiana della meditazione unita a giusto vivere e giusto atteggiamento mentale) si accelera la propria evoluzione. La mia personale esperienza
e quella di tanti altri rivelano che, iniziando a seguire questo sentiero, si
intraprende un processo evolutivo progressivo di crescita personale e spirituale, la cui
velocità è proporzionale all'intensità della pratica e alla capacità da parte del singolo di abbandonarsi nelle mani della Grazia di Dio (è un concetto del nostro sentiero che si comprende al meglio studiando e praticando).
Il kriya yoga
- Breve presentazione di powerpoint
"Atma Bodha - La conoscenza del Sé"
- commento di Roy Eugene Davis
Scarica gratuitamente questo libro. E' un ottimo testo per iniziare a comprendere la filosofia del Kriya Yoga
Per essere iniziato al Kriya Yoga contattami tramite e-mail. Normalmente chiediamo alle persone di partecipare ad uno dei seminari che organizziamo, durante i quali si imparano le tecniche di meditazione di base, dopodiché incoraggiamo le persone a praticare regolarmente per i mesi successivi e, se queste riescono ad essere regolari nella pratica e si rendono conto che quello del kriya yoga è il sentiero giusto per loro, possono essere iniziate in occasione del seminario successivo. Organizziamo i seminari di 3 giorni due volte l'anno. Fatta salva la quota modesta per il vitto e l'alloggio che si regola direttamente con la struttura ospitante, i nostri seminari sono a donazione libera. Di tanto in tanto presento seminari fuori sede (in Italia o in altri stati europei). Chiedo un contributo fisso solo in questi casi per essere sicuro di recuperare almeno le spese.
Guarda il video del mio intervento al kriya yoga congress a San Jose 2010 (in Inglese doppiato in Italiano)
Contattami via mail
- Tel. +393498335768 - Facebook: Furio Sclano
Perchè è importante cercare di essere illuminati? (tratto da un articolo di Roy Eugene Davis)
Quando la consapevolezza dell’anima si identifica (consciamente o inconsciamente) con il piano della natura, la sua relazione con le forze e le circostanze della stessa continua fino a quando non si rimuove la consapevolezza da questo coinvolgimento. Le anime non coscienti, alla mercé delle circostanze, hanno tanta possibilità di scelta nel determinare il loro destino (le loro esperienze karmiche) quanto le persone ordinarie che dormono hanno la possibilità di scegliere i loro sogni. Le anime parzialmente sveglie, che hanno una certa comprensione, possono scegliere almeno in parte le loro circostanze e avere un controllo moderato su pensieri e stati di coscienza. Le anime pienamente risvegliate possono scegliere di vivere intelligentemente e liberamente in relazione ai processi della natura, oppure di ritirarsi a volontà dagli stessi (estratto dal commento alla Bhagavad Gita di Roy Eugene Davis - capitolo ottavo).
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"Leggi un pò, medita di più, pensa a Dio tutto il tempo"
(Paramahansa Yogananda)
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