Il seguente trattato illustra brevemente la religione induista e i suoi principali risvolti. Di seguito sono elencate le divinità più diffuse e i legami che esse hanno con le altre divinità. Come noi regnanti abbiamo potuto sperimentare sulla nostra pelle, alcuni culti di queste divinità hanno riti che poco hanno di umano, mentre altre hanno un fine benefico, tutto ciò a rappresentare l'eterna lotta fra bene e male che caratterizza proprio la religione induista.
Il dio ShivaIl dio Shiva è una delle divinità che costituiscono la Trimurti induista; egli è dio distruttore e fecondatore allo stesso tempo. Viene spesso raffigurato con un terzo occhio al centro della fronte, mentre tiene nelle mani il tridente, il tamburo a clessidra, l'ascia da guerra e la cerva, una specie di scettro. La sua potenza divina viene spesso rappresentata con divinita femminili, tra le più conosciute la dea Kali e la dea Parvati. Da questa divinità prende forma il Shivaismo, una particolare forma di induismo che venera Shiva come divinità suprema. |
Il dio BrahmàAltro dio appartenente alla Trimurti induista; è il dio della creazione ed è la personificazione del Brahaman, cioè l'essenza dell'essere,il principio di ogni cosa. Viene rappresentato con quattro teste, quattro gambe e con i suoi attributi: mezzina, rosario, cucchiai rituali. L'oca sacra è la sua cavalcatura. Egli era presente insieme al dio Indra alla nascita di Buddha. Su questo dio si basa il Brahamanesimo, una forma di induismo che lo venera come entità suprema e che si appoggia ai Veda. |
Il dio VisnùImportante divinità induista appartenente alla Trimurti induista. Visnù assume nell'induismo il carattere di una divinità conservatrice e ordinatrice dell'universo conto le forze del male, benevola nei confronti dell'uomo. Egli è rappresentato con gli attributi del disco, della conchiglia, della mazza e del fiore di loto; la sua cavalcatura e il mitico uccello Garuda. Da questa divinità deriva il Visnuismo, una forma di induismo che venera Visnù come divinità suprema. |
L'ardente, il sovrano del cielo, signore della Folgore (fulmine), dispensatore della pioggia fecondatrice, protettore degli Arya. Il più grande degli dei dell'india, che grazie alla Folgore e al Soma, di cui spesso si inebria, è capace di compiere le sue imprese.
La dea Kali è conosciuta come dea della distruzione e della morte. Ha la forma di una nera orchessa, con quattro braccia gocciolanti di sangue. Completano meglio la sua immagine una collana di teschi umani e un nutrito numero di serpenti che la circondano. Va ricordato inltre che è la sposa del dio Shiva. Il culto di questa dea è ancora praticato nel Bengala, dove i suoi seguaci, i Thugs, le sacrificarono molto spesso vite umane, una pratica che seppure oggi vietata, viene svolta in segreto.
Più che di una vera e propria dea si tratta di un impersonificazione del dio Shiva, che sotto queste vesti rappresenta il potere della fecondazione.
Si tratta della triade divina composta da Brahmà, il dio creatore, Visnù, il dio conservatore e Shiva il dio distruttore. La triade rappresenta le tre eterne energie della natura.
Nome dato agli antichi testi del Brahmanesimo, ritenuti come la rivelazione di Brahmà. I Veda sono quattro: Rg Veda, Sàmaveda, Yajurveda e Antharvaveda.
Aquila gigantesca dal busto d'uomo, re degli uccelli e cavalcatura del dio Visnù. Questo uccello è in eterna lotta con i serpenti ed è il rapitore dell'ambrosia che reca agli dei come cibo.
Nutrimento degli dei che secondo gli antichi Greci donava l'immortalità a chi la mangiava