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7.a giornata

SI RITORNA NEL GRUPPONE

CELANO OLIMPIA	         NARDO’
Franchi	                 Leopizzi
Mariscoli	         Inguscio
Lanotte	                 Previderio (76’ Branà)
Natali	                 Volturo
Celli	                 Cornacchia
Marinilli	         Schito
Ferreira (Iezzi)	 Annicchiarico (89’ Toma)
Villa (Di Martile)	 De Rinaldis
Aureli	                 Fumarola
Pierleoni	         Corallo
Di Serafino (Mancinelli) Rucco (76’ Savino)
	
	
All. Cifaldi	         All. Nobile
Un Nardò bello ma inconcludente torna a mani vuote da Celano. Ancora una volta i granata pagano l’incapacità di concretizzare in rete la mole di gioco prodotta. Ancora una volta la mancanza di una punta di peso e di qualsiasi altra alternativa in attacco ha mortificato la grande volontà di raddrizzare una partita compromessa.

Si spera che in settimana si possa definire l’ingaggio di Zhabov anche perché l’evanescenza di Fumarola è ormai diventata cronica. Crediamo comunque che vada rivisitato il modulo proposto da Nobile. L’inserimento di Orlandini (oggi assente) ha sicuramente alzato il tasso tecnico ma ha comportato la rinuncia a una seconda punta di ruolo per fare spazio a due mezze ali (Corallo e Orlandini). Difficile per Fumarola giocare spalle alla porta come unico attaccante nel cuore delle difese avversarie. Aldilà dei limiti organici, il Nardò non ha sfigurato al cospetto dell’ambiziosa matricola abruzzese dell’ex Lanotte.

La poartita ha visto un Nardò accorto e ordinato andare per primo alla conclusione. Un tiro di Fumarola da breve distanza finiva fuori al 14’. Dopo un periodo d’equilibrio arriva il gol del Celano. Sugli sviluppi di un corner è Natali al 30’ a piazzare un diagonale preciso che trafigge Leopizzi. Il Nardò reagisce senza trovare sbocchi particolari. La ripresa è ancora di marca granata, ma le occasioni latitano. Solo al 24’ Volturo batte una punizione da buona posizione ma senza esito. Corallo ci prova ancora su calcio piazzato impegnando severamente Franchi al 40’. Fumarola colpisce di testa con un tiro troppo prevedibile e mentre tutti aspettano il forcing finale del Nardò arriva il contropiede mortifero del Celano. Al 91’ Aureli si presenta tutto solo davanti a Leopizzi e infila l’angolo lontano.

Un 2-0 fin troppo severo per un Nardò ancora alla ricerca della propria identità in questo campionato. Sicuramente le prossime due partite interne e il possibile inserimento di nuovi elementi sveleranno le possibilità di questo Nardò ancora indecifrabile.

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