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26.a giornata

GRANDE IMPEGNO MA POCA LUCIDITA'

NARDO’	              FROSINONE
Negro	              Buscicchio
Mastroianni	      Bocchino
Incrivaglia	      Esposito
Ruggiero	      Leoncini (Maggi)
Esposito	      Roma
Rogazzo	              Sbaglia
Vives (24’Giacalone)  Parise
Berardi	              Cappuccilli (Pietrucci)
Russo	              Nicoletti (Fruguglietti)
Lopolito	      Perotti
Gentili (77’Presicce) Testa
	
Bruno	              Costantino
Previderio	      Guida
Cornacchia	      Di Pietro
Catelli	              Rocca
Marcucci	
	
All. Maestripieri     All. Arcoleo
Ancora 0-0. Ancora rinviato l’appuntamento con la vittoria casalinga. Il Nardò ci prova soprattutto nel primo tempo. Muscoli e fiato permettono di alzare il ritmo. Pressing alto sul portatore e difesa in posizione di anticipo. Diversi i palloni recuperati, ma troppo prevedibili e impacciate le ripartenze. Al 2’ Gentili, lanciato in verticale da Vives, sfiora il palo. Il Nardò insiste con foga. Manca la lucidità e l’inventiva. Al 25’ Rogazzo da calcio fermo, pennella per Esposito, la sponda del difensore taglia l’area piccola ma non incontra il tap-in di Russo e Gentili che mancano l’impatto decisivo. Si infortuna Vives (dentro Giacalone) e i granata perdono un’altra pedina dell’attacco dopo il forfait di Cichella. Il centrocampo ritrova linearità con un Lopolito (capitano) dietro le punte, coperto da Berardi e Giacalone. Manca la spinta sulle fasce di Mastroianni e Incrivaglia, frenati da una condizione atletica approssimativa. Bene il terzetto difensivo che ritrova un volitivo Ruggiero affiancato da Rogazzo ed Esposito, sicuramente i due migliori acquisti di gennaio. Negro viene impegnato solo da due punizioni velleitarie dalla distanza.

Nel secondo tempo il Frosinone cerca maggiormente la manovra. I granata non ritrovano il ritmo dei primi 45’ anche grazie ad un arbitro (Tonin di Piombino) fischiatutto. Ovvio che l’aggressività e l’agonismo dei granata vengano fiaccati e repressi. Poche le occasioni da gol. Ci prova due volte Giacalone con due tiri a rientrare su calcio di punizione. Il primo parato, il secondo alto. Una mischia rugbystica in area frusinate fa gridare al rigore, ma l’unico esito è l’espulsione di Maestripieri. Guai ad alzare la voce con questi arbitri-giustizieri! L’ultimo sussulto è granata. Rogazzo non riesce a chiudere su lancio di Giacalone. 0-0. Non resta che sorbirsi gli ingenerosi cori di invito a lavorare degli ultras. Tanto per tirarsi su il morale.

PROSPETTIVE Classico dilemma da pareggio. Punto guadagnato o due punti persi? Dopotutto il Campobasso ha perso ancora e non siamo più ultimi. L’obiettivo minimo è di evitare la retrocessione diretta e con Maestripieri quasi ci siamo. Quattro partite: cinque punti e tre risultati utili, tre partite senza subire gol. Cifre, prestazioni e gioco da squadra “normale”. Una squadra di C2 di mediocre caratura tecnica, che non incorre nell’errore difensivo gratuito, rumina un gioco prevedibile e sfrutta l’episodio fortuito per rompere gli equilibri. Una squadra che in questo girone la si incontra dal settimo posto in giù. Il Nardò di oggi è questo. Il problema è che adesso tutto questo non basta più. Per uscire dalla zona Play-out ci vorrebbero almeno tre vittorie di fila. Per evitare l’ultimo posto bisognerebbe sfruttare meglio i turni casalinghi. Ora invece si criticano questi giocatori. Ragazzi mandati allo sbaraglio a riparare i clamorosi errori a catena di una dirigenza quantomeno incompetente. SERIETA’ GENTE!

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