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Press News di Microsfot®

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http://www.lastampa.it/redazione/news_high_tech/archivio/0312/real.asp

Microsoft: ancora guai con l'antitrust

La RealNetworks chiede un miliardo di danni

22 dicembre 2003

Microsoft è ancora alle prese con problemi di antitrust, in quanto una società rivale, RealNetworks, ha avviato un'azione legale contro il gruppo di Bill Gates, chiedendo fra l'altro un risarcimento danni per un importo pari a un miliardo di dollari. L'iniziativa è stata formalizzata davanti alla corte federale di San José, nello Stato della California, e si basa sulla convinzione da parte di RealNetworks che Microsoft abbia sfruttato «illegalmente» il suo status di fatto di monopolista sul mercato del software, allo scopo di limitare la concorrenza attraverso lo stretto collegamento fra i suoi programmi ed il sistema operativo Windows da lei prodotto.

I nuovi sviluppi delle vicende relative alla presunta violazione da parte di Microsoft delle regole concorrenziali rientrano nella casistica che a suo tempo sfociò in un accordo generale fra l'azienda ed il Governo statunitense, che peraltro ha lasciato tuttora aperto un vasto contenzioso, alimentato da società concorrenti come - oltre a RealNetworks - Sun Microsystems. Microsoft ha prontamente replicato con una nota all'azione avviata da RealNetworks, sostenendo che si tratta di un'iniziativa che ha lo scopo di aumentare il giro d'affari della rivale. RealNetworks era stata fondata da Rob Glaser, già manager alle dipendenze di Microsoft; la stessa azienda, fra l'altro, in origine era in rapporti di collaborazione con Microsoft.

In seguito, RealNetworks aveva peraltro sofferto del fatto che la leadership sul mercato del software per le comunicazioni via audio e video su Internet era passata al gruppo di Gates. Dopo l'accordo con il Governo statunitense, Microsoft aveva dovuto affrontare un ricorso in appello contro quest'intesa, e a conclusione del processo i giudici avevano sentenziato che l'azienda in effetti comprimeva la concorrenza, a scapito di Web browser come Netscape e di programmi come Java, prodotto dalla rivale Sun Microsystems. RealNewtworks si è rivolta anche alla commissione europea, che dovrebbe pronunciarsi entro il prossimo mese di marzo, esplicitando la sua posizione nel corso di alcune udienze riservate svoltesi il mese scorso a Bruxelles.


Mercoledì 29 Ottobre 2003 - La Stampa - TuttoScienzeTecnologia, pag. 2

UN INQUIETANTE ASPETTO DELLA BATTAGLIA MICROSOFT CONTRO IL SISTEMA OPERATIVO «OPEN SOURCE» IDEATO DA LINUS TORVALDS ALL'INIZIO DEGLI ANNI NOVANTA

La pirateria informatica talvolta assume aspetti «istituzionali», che tuttavia, per le norme europee, appaiono ugualmente illegali

E in casa ti ritrovi, senza invito, Bill Gates

GLI UTENTI DELLA PIATTAFORMA MICROSOFT PER VIDEOGIOCHI CHE USANO LINUX COME SISTEMA OPERATIVO DEL PROPRIO COMPUTER, POSSONO TROVARSELO INATTIVATO PER UNA INTRUSIONE SENZA NESSUN PREAVVISO

Andrea Faenza (*)
Andrea Colombari

Se li è trovati "in casa". Ma non erano topi d'appartamento, bensì "quelli" della Microsoft. E trattandosi d'informatica, l'intrusione è stata virtuale, naturalmente.

È accaduto di recente in Germania a un utente di Xbox, la consolle per videogiochi di Microsoft.

Michael Steine - questo il nome della giovane vittima - aveva fatto "girare" sul suo apparecchio Linux, il sistema operativo (quel programma base che gestisce tutte le funzioni del nostro computer) ideato all'inizio degli Anni 90 dal finlandese Linus Torvalds. Di fatto, tutti coloro che si sono registrati al circuito di gioco Microsoft Xbox Live si sono ritrovati con il software della consolle modificato. Impossibile poi utilizzare Linux. Tecnicamente l'aggiornamento (automatico) ha corretto una "debolezza" di un particolare componente di Xbox (Dashboard) che consentiva l'esecuzione di software non Microsoft. La notizia è stata anche ripresa dal magazine on line inglese «The Inquirer» (www.theinquirer.net).

Secondo «ZeusNews», una delle maggiori newsletter italiane specializzate in informatica (http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=2374&numero=429), «sarebbe un po' come se una casa automobilistica vi vendesse sottocosto un'auto che funziona solo con una costosissima benzina prodotta dalla stessa casa, salvo poi entrarvi di nascosto nel garage per modificarvi l'auto nel caso l'abbiate adattata ad altri carburanti più economici».

È la prima volta che una notizia di questo genere rimbalza in Rete. Del resto la Microsoft di Bill Gates già da un anno ha avviato il progetto di trustworthy computing (alla lettera di "computazione affidabile") denominato "Palladium". Questo progetto consiste in un insieme di funzioni per il sistema operativo di Windows (prodotto dalla Microsoft) che garantisce agli autori di un dato programma un alto controllo dei loro prodotti. Ad esempio, una casa discografica potrebbe decidere quando e quante volte far ascoltare una certa canzone venduta ai suoi clienti.

Ciò che è accaduto all'utente tedesco in Europa rientrerebbe nell'illegalità. In America no, perché tecnicamente Microsoft, negli Stati Uniti, concede soltanto in affitto l'apparecchio a terzi.

Certo il sistema operativo Linux è il vero fenomeno dell'informatica dei giorni nostri. Rispetto a Windows della Microsoft o a Mac OS X della Apple, Linux - gratis in Rete dagli Anni 90 - è più versatile perché si basa su Unix, il sistema su cui è nato e si è sviluppato Internet. Ma soprattutto è "open source", cioè non nasconde i suoi codici sorgente. E poi è affidabile, tanto che il numero di coloro che passano a Linux è in crescita esponenziale. Non a caso Orlando Ayala, vice presidente Microsoft, in una lettera del 2001 ripresa dal quotidiano americano «International Herald Tribune» così si pronunciava: "là dove si tratta di strappare contratti con governi stranieri o con grandi istituzioni, perdere nei confronti di Linux non è un'opzione."

(*) Ispettore di sicurezza informatica


http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,185957,00.html (25 agosto 2003)

Multa di 521 milioni per la Micro$oft

La Corte dell'Illinois ha condannato la società a pagare 521 milioni di dollari alla Eolas Technologies per violazione dei diritti di autore. Il colosso di Gates ricorrerà in appello

NEW YORK - I guai per Microsoft non finiscono più. Dopo il pesante attacco dell'Ue per la posizione dominante del gruppo di Gates, dopo i colpi duri degli Hacker , oggi la Corte distrettuale di Northern Illinois ha condannato la società a pagare 521 milioni di dollari alla Eolas Technologies (un'azienda tecnologica di Chicago) e alla Università della California che la avevano accusata di avere violato i diritti di autore. La violazione faceva riferimento a un programma preparato dalla stessa Eolas Technologies per l'ateneo californiano. Microsoft era stata citata per avere infranto con il proprio browser Internet Explorer, il diritto di autore relativo ad un sistema ipertestuale - brevettato dalla Eolas - che permette di mettere in una pagina web contenuti interattivi.

Il verdetto dell'Illinois è la seconda, in materia di lesione del diritto di autore, che getta nella sconfitta di Microsoft: già nel 1994, la casa fondata da Bill Gates era stata condannata per avere infranto un brevetto della Star Electronics su un sistema di compressione di dati. Nei confronti del colosso di Gates sono pendenti altre 30 cause. Solo la scorsa settimana ha raggiunto una transazione finanziaria con Immersion da 26 milioni di dollari per mettere fine alle accuse avanzate dall'azienda.


http://www.elmundo.es/navegante/2003/05/29/softlibre/1054199163.html (30 maggio 2003)

Afecta a 14.000 ordenadores

Munich cambia el sistema Windows por Linux

Microsoft pierde un multimillonario contrato de suministro y mantenimiento con la tercera ciudad alemana

Las autoridades locales de Munich, una de las ciudades más grandes e importantes de Alemania, no han cedido a las presiones de los grandes y han decidido cambiar para 2004 el sistema de sus 14.000 ordenadores de Windows a Linux, pese a los esfuerzos de Microsoft por conservar el contrato multimillonario con el citado ayuntamiento, según informa CNET News.com.

De esta manera, y según las mismas fuentes, la tercera ciudad germana desembolsará cerca de 30 millones de euros para realizar el cambio, que incluirá la sustitución de Office, de Microsoft, por OpenOffice, de código abierto y con un precio mucho más competitivo.

Los esfuerzos del gigante estadounidense por mantener el negocio llevaron incluso a Steve Ballmer a interrumpir sus vacaciones en Suiza para visitar al alcalde de Munich. De nada sirvió (...)


Quel brutto baco che ha beffato Bill Gates
di Anna Masera, La Stampa - Ttl, 1 febbraio 2003

Gran bell'articolo. Riprodotto come immagine.


http://www.lastampa.it/redazione/news_high_tech/nggates3.asp

Microsoft, i concorrenti presentano ricorso alla Ue
Il colosso informatico è accusato di eliminare illegalmente la concorrenza

11 feabbraio 2003

La Computer and Communications Industry association - la piattaforma che riunisce industrie del settore informatico quali Yahoo!, Oracle, Casio e America online - ha annunciato di aver presentato un ricorso alla Commissione europea, chiedendo un intervento «che metta fine alle varie forme di abuso legate a Windows XP».

«L'ultima versione di Windows XP - afferma la CCIA - porta le pratiche abusive di Microsoft ad un nuovo livello, proteggendo illegalmente l'attuale monopolio di Microsoft e eliminando illegalmente la concorrenza nel settore dei nuovi software e dei mercati dei servizi».

L'esistenza del ricorso - un documento di 260 pagine - è stata resa nota solo oggi, ma la presentazione ufficiale all'esecutivo Ue è stata effettuata il 31 gennaio. «Windows XP - si legge nel testo - viola la normativa europea in materia di concorrenza, ed in particolare viola l'Articolo 82 dei Trattati attraverso una vasta serie di comportamenti anticoncorrenziali».

«Il nostro ricorso - ha commentato il presidente della CCIA, Ed Black - descrive come Microsoft abusi della sua posizione dominante sui mercati dei sistemi operativi per personal computer, browsers e applicazioni per uso personale». Per Thomas Vinje, il legale incaricato dalla CCIA di seguire il ricorso, «esistono due fatti molto chiari che giustificano la decisione: Windows XP è concepito per mantenere il monopolio esistente e per estenderlo a nuovi mercati».


Fonte: http://www.01net.it/01NET/HP/0,1254,0_ART_40800,00.html

Quanto è costato Slammer?
A una settimana di distanza le società di analisi cominciano a fare i conti.

3 febbraio 2003

Sicuramente stiamo ancora perlando di valutazioni preliminari. Ma già l'ordine di grandezza si fa interessante. A una settimana di distanza dall'esplosione del virus Slammer sulle reti mondiali, è il momento di calcolare i danni. Secondo la società di ricerca londinese Mi2g, nei suoi primi 5 giorni di vita il worm avrebbe causato danno compresi tra i 950 milioni e il miliardo e 200 milioni di dollari/euro in perdita di produttività, la qual cosa lo collocherebbe al nono posto nella classifica dei cosiddetti "malicious code", alle spalle di Code Red (2,6 miliardi), LoveLetter (8.8 miliardi) e the Klez (9 miliardi).

Analoghe le valutazioni cui è giunta Computer Economics, che ha però valutato i costi di disinfezione: tra i 750 milioni e il miliardo di dollari/euro è la cifra dichiarata. E anche in questo caso Slammer sarebbe alle spalle di Code Red.

C'è comunque chi contesta questi risultati, sostenendo che, a differenza di Code Red, Slammer è riuscito a intaccare l'infrastruttura dei sistemi informativi, andando a colpire servizi essenziali quali ad esempio quelli finanziari. Il danno sarebbe pertanto molto maggiore.


Fonte: http://www.01net.it/01NET/HP/0,1254,0_ART_40616,00.html

Il virus Sql Slammer attacca i sistemi Sql Server.
Nel corso di questo fine settimana ha colpito ovunque, bloccando siti e servizi essenziali.

27 gennaio 2003

Diversamente dalla quasi totalità dei virus in circolazione attualmente, Sql Slammer (nome tecnico: W32.SqlSlammer.A) non arriva come messaggio di posta elettronica. Si diffonde infatti come processo dei sistemi Microsoft Sql Server 2000.

Quantunque Sql Slammer non infetti i sistemi della gran massa degli utenti finali, il suo impatto è stato indirettamente osservato da molti navigatori di Internet, dato che diversi server della rete sono stati colpiti, diventando lenti e in alcuni casi inutilizzabili via Rete. Per certi versi, dunque, il suo effetto è simile a quello del virus CodeRed , che ha colpito massicciamente i server Internet nell'estate del 2001.

Scoperto per la prima volta il 25 gennaio 2003, Sql Slammer è stato notato dopo pochissimo tempo in parecchie nazioni del globo, inizialmente nella Corea del Sud dove molti servizi Internet sono stati bloccati per alcune ore, poi anche nel Sud-ovest dell'Asia, in Giappone e India.

Il virus si diffonde provocando un errore di "buffer overflow" nel servizio "Server Resolution" dei software Microsoft Sql Server, che opera con la porta UDP numero 1434. La raccomandazione per i responsabili di sicurezza è di bloccare a livello di firewall il traffico su questa porta. Naturalmente, la cosa migliore è apportare le necessarie patch al software Sql Server, proposte da Microsoft, per risolvere il problema di sicurezza.

In pratica, il virus funziona aprendo un socket Netbios per inviare il pacchetto del Worm, utilizzando una funzione Api di Windows (GetTickCount) per generare un indirizzo IP casuale dove inviare il pacchetto. Infine, si invia ripetutamente, di continuo, a tutti gli indirizzi IP generati sulla porta UDP 1434, provocando effettivamente un problema di "Denial of Service" (DoS) del server.

Il problema di sicurezza sfruttato dal virus è noto dal luglio 2002 ed è documentato da Microsoft nel bollettino MS02-039.

Caratteristica peculiare di questo virus è che risiede solo in memoria e non scrive nulla sui dischi del sistema infettato. Molti software antivirus non possono dunque intercettarlo facilmente, a meno di analizzare la memoria Ram esplicitamente. Ciò significa anche che il semplice riavvio del sistema può eliminare il virus dalla memoria ram, sebbene esso possa rientrare se non si applicano le appropriate patch di correzione al problema di sicurezza della porta 1434.


120 giorni di tempo per portare Java in Windows (17.01.2003 )

http://www.01net.it/01NET/HP/0,1254,0_ART_40410,00.html

E' questo il tempo concesso dal giudice federale a Microsoft, che anticipa la possibile conclusione della causa che la vede opposta a Sun.

Microsoft ha 120 giorni per inserire una versione corretta di Java targata Sun all'interno del sistema operativo Windows Xp. È questo l'imperativo ordine che un giudice americano ha emesso in questi giorni. La sentenza è arrivata prima dalla conclusione di una causa intentata a Microsoft dalla rivale Sun e riguardava l'utilizzo all'interno del più recente sistema operativo Windows di una virtual machine non conforme alle specifiche Java di Sun. Questo ingiunzione preliminare sembra quindi tracciare il percorso della causa che prenderà il procedimento dell'antitrust americana sul tentativo di boicottare Java a favore delle proprie tecnologie .Net da parte della società di Bill Gates.


Bill non è un innovatore (26.11.2002)

Lettera al giornale "La Stampa" dove si sostiene la tesi che Bill non ha inventato nulla finora, e che farà altrettanto in futuro.


FOOT-AND-MOUTH BELIEVED TO BE FIRST VIRUS UNABLE TO SPREAD THROUGH MICROSOFT OUTLOOK

Researchers Shocked to Finally Find Virus That Email App Doesn't Like

Atlanta, Ga. (SatireWire.com) -- Scientists at the Centers for Disease Control and Symantec's AntiVirus Research Center today confirmed that foot-and-mouth disease cannot be spread by Microsoft's Outlook email application, believed to be the first time the program has ever failed to propagate a major virus.

"Frankly, we've never heard of a virus that couldn't spread through Microsoft Outlook, so our findings were, to say the least, unexpected," said Clive Sarnow, director of the CDC's infectious disease unit.

The study was immediately hailed by British officials, who said it will save millions of pounds and thousands of man hours. "Up until now we have, quite naturally, assumed that both foot-and-mouth and mad cow were spread by Microsoft Outlook," said Nick Brown, Britain's Agriculture Minister. "By eliminating it, we can focus our resources elsewhere."

However, researchers in the Netherlands, where foot-and-mouth has recently appeared, said they are not yet prepared to disqualify Outlook, which has been the progenitor of viruses such as "I Love You," "Bubbleboy," "Anna Kournikova," and "Naked Wife," to name but a few.

Said Nils Overmars, director of the Molecular Virology Lab at Leiden University: "It's not that we don't trust the research, it's just that as scientists, we are trained to be skeptical of any finding that flies in the face of established truth. And this one flies in the face like a blind drunk sparrow."

Executives at Microsoft, meanwhile, were equally skeptical, insisting that Outlook's patented Virus Transfer Protocol (VTP) has proven virtually pervious to any virus. The company, however, will issue a free VTP patch if it turns out the application is not vulnerable to foot-and-mouth.

Such an admission would be embarrassing for the software giant, but Symantec virologist Ariel Kologne insisted that no one is more humiliated by the study than she is. "Only last week, I had a reporter ask if the foot-and-mouth virus spreads through Microsoft Outlook, and I told him, 'Doesn't everything?'" she recalled. "Who would've thought?"

http://www.hehe.at/funworld/archive/1151.html


Learning to love the computer, warts and all (21.01.2002)

At least once per day, without fail, my computer, like every computer I have ever owned, has some kind of emotional breakdown. It simply stops working -- often when I'm not touching it -- and it puts a message on the screen informing me that an error has occurred. It does not say what the error is, nor where it occurred.

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Windows XP, quel buco di troppo (02.01.2002)

(Reuters) - Windows XP fa acqua da tutte le parti? Ma non si trattava di un sistema operativo sicuro? Le recenti falle scoperte nel sistema lanciato ad ottobre dal colosso di Redmond hanno messo in moto persino l'FBI...

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Sorry, Bill, but My PCs Work (14.12.2001)

Chris March, 2001:12:10

Bill Gates started COMDEX the other day by saying, "PCs don't work as well as they should" and "we will fix that -- over the next ten years." Well, one can only surmise that the PCs he was talking about are PCs that run Windows.

I have several "PCs" that run almost flawlessly.

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Cossiga contro Bill Gates: Windows Xp non funziona. Ti farò causa. (23.11.2001)

Articolo e intervista


WINDOWS XP/.NET: MICROSOFT'S EXPANDING MONOPOLY (22.11.2001)

Summary
Full PDF document originally published in http://www.consumerfed.org/WINXP_anticompetitive_study.pdf


Time to End Or Time to Stop? (14.11.2001)

Una lettera aperta di un responsabile della security della Microsoft e una delle tante meritate risposte.


There'll be no XP for me (by Brian Livingston)

Many readers have written me with the question, "Faced with the choice of Windows 95, 98, Me, NT, 2000, and now XP, which operating system is the best one to standardize on?"

After looking at the changes Microsoft has made in its forthcoming Windows XP, I'm recommending that most companies and individuals avoid it. I won't be adding to my line of books a Windows XP Secrets (although someone else will inevitably write a work with that title, and if it's good I'll recommend it). Instead, I'm planning to keep Windows 2000 running on my office network indefinitely.

[However, MicroSFot suggests you to upgrade from Windows to... any other OS of your choice]

The following are some of the reasons that XP feels to me like a downgrade rather than an upgrade.

* You need a Passport. Despite the severe security weaknesses of Microsoft's Passport authentication system (see www.avirubin.com/passport.html for an AT&T Labs analysis), XP repeatedly requests the user's e-mail address and password to create a Passport e-commerce account. And Microsoft made Passport a requirement to use Windows Messenger and other features.

* Spam I am. The Passport agreement, which you accept when you click OK, permits Microsoft and its partners to send you an unlimited number of commercial e-mail messages. Furthermore, you can't rescind Microsoft's permission to use your e-mail address. You must unsubscribe from every partner's e-mail list individually. One marketing study found that many well-known companies won't take you off their e-mail lists even after several requests (see brianlivingston.com/011008).

* We don't need no stinkin' contract. The same agreement says that Microsoft can change the contract's terms at any time, merely by editing a Web page. Every time you use Passport, you're supposed to reread this page to see if you detect any changes. Right. I predict that one day the contract will read, "If you use Passport after the 1st of next month, a $4.95-per-month charge will be placed on the credit card number you registered."

* Weak Java. Instead of including the latest version of Java support, as a recent Sun-Microsoft lawsuit settlement would suggest, XP will default to a 4-year-old version. Users can get a new Java download, but its 5MB size will discourage many.

* No plug-ins. Internet Explorer loses support for all Netscape-style plug-ins, including embedded QuickTime clips (unless you download a kludge from Apple). New users surfing the Web under XP will undoubtedly run into sites that IE will no longer handle properly.

I haven't even gotten to XP's Product Activation scheme. I'll discuss this in a future column.

What all these new XP "features" have in common is that they make Windows more convenient for Microsoft but less convenient for users. I think I'll stick with Windows 2000 for a few more years. And after that? Stay tuned.


Novell intenta causa: Microsoft dice il falso (GSMBox, 05.10.2001)

(Reuters) - Il giorno dopo la querela del suo rivale, il produttore di software Novell, per dichiarazioni "false e tendenziose" sui suoi prodotti, il colosso del software USA Microsoft ha ammesso di avere già provato a risolvere la questione e trovare un accordo con la società querelante. Lunedì scorso Novell ha intentato causa presso la corte federale di Salt Lake City, accusando la Microsoft di Bill Gates di aver divulgato la notizia, non corretta, che Novell stesse allontanandosi dalla produzione di software.

Novell ha chiesto alla corte di ordinare a Microsoft di fermare la pubblicità e di pagare danni per un'entità non specificata. La società ha detto che Microsoft ha cercato di "creare paura e incertezza nei consumatori" dicendo che la Novell sta spostando la sua produzione dallo sviluppo software alla consulenza, per cui la sua piattaforma NetWare potrebbe avere una "data di scadenza".

Il portavoce della Microsoft Jim Desler ha detto che l'accusa si basa su una campagna di marketing condotta ad agosto e consistente nell'invio di finte scatole di cereali con l'etichetta "Microsoft Server Crunch" a alcuni utenti di NetWare che potenziavano i server per le reti aziendali. Dopo essere stata contattata da Novell, Microsoft aveva smesso di inviare le scatole di cereali e aveva inviato note per "chiarire e correggere" i materiali, ha detto Desler.

"Ma pare che non sia bastato. Rivedremo la causa quando riceveremo l'avviso e risponderemo di conseguenza" ha detto Desler. "Siamo spiacenti per gli inconvenienti creati ai clienti e speriamo che la Novell apprezzi i nostri sforzi di andare incontro ai loro interessi". Un portavoce di Novell ha detto che quello che ha fatto Microsoft non basta ad assicurare che i fatti non si ripetano.


GARTNER: NON USATE IIS (Da Week-It, 05.10.2001, p. 4)

Dopo i recenti attachi dei vari virus Nimda, Code Red ecc., Gartner Group consiglia ai suoi clienti colpiti da virus di sostituire immediatamente il web server di Microsoft, Internet Infomation Server (IIS), perché troppo vulnerabile. Tra le alternative proposte spiccano l'open-source Apache e i-Planet di Sun.

Alcuni produttori di antivirus hanno definito le esortazioni della grande società di consulenza come "non necessarie e allarmistiche". "In tutti i software ci sono dei bug", hanno osservato. Per loro fortuna ;-)


La RAM per Windows (la mangia, ma si ... limita) (10.05.2001)

Microsoft comunica che i sistemi operativi Windows 95, 98, 98 Second Edition, e Millennium Edition non sono in grado di gestire più di 512 Mb di RAM.

Il sistema può smettere di rispondere e bloccarsi, comunicando all'utente che vi è "memoria insufficiente per inizializzare Windows. (Quindi, si deve) chiudere uno o più programmi residenti nella memoria o rimuovere le utilità non necessarie dai file Config.sys e Autoexec.bat, e riavviare il computer".

Microsoft imputa il problema al driver a 32 bit della cache di sistema (Vcache) che determina la dimensione massima della cache in base alla quantità di RAM presente quando si avvia Windows. Se un computer dispone di una RAM "eccessiva", Vcache consuma tutti gli indirizzi del sistema, non lasciando alcun indirizzo di memoria virtuale disponibile per altre funzioni.

Tra le soluzioni possibili per ovviare al problema, la software house consiglia di ridurre la Ram a meno di 512 Mb.

Per approfondimento:
support.microsoft.com/support/kb/articles/Q253/9/12.ASP


I pionieri dell'open source rispondono agli attacchi di Microsoft (08.05.2001)

I pionieri dell'Open Source hanno reagito all'attacco di Microsoft di settimana scorsa, affermando che la società di Redmond è colpevole di ignoranza e manovre terroristische finalizzate alla protezione della propria posizione di mercato.

Con queste parole Linus Torvalds, Alan Cox e i vertici della Free Software Foundation hanno replicato agli attacchi di Craig Mundie, vicepresidente di Microsoft, che aveva recentemente sottolineato come il modello open Source metta a repentaglio i diritti di proprietà intellettuale degli sviluppatori. Secondo Richard Stallman, presidente della Fsf il Gpl garantisce, invece, il totale rispetto nello sviluppo del software. "Nessuno è forzato a entrare a far parte del gruppo - ha affermato -, ma chi vi entra a far parte, è assolutamente chiamato a offrire tutta la cooperazione che riceve".

Altre voci a favore dell'open source sostengono che Microsoft sta dimostrando di essere preoccupata per un rivale che per la prima volta non può comprare o intimidire. Da parte sua, Cox ha risposto al vice presidente di Microsoft, sostenendo che il modello open source basato su Gpl non è affatto la causa dei tanti fallimenti dotcom, come affermato da Mundie, quanto la pessima gestione d'impresa.

Infine, Torvalds e Cox hanno attaccato la società di Bill Gates sul modello shared source recentemente varato, "una pratica con cui il codice di Windows è distribuito a Oem, Isv e imprese in lettura".


Lo sviluppo del software open source fa paura a Microsoft? 07.05.2001 (in rosso le aggiunte di MicroSFot)

La società di Redmond annuncia "Shared Source", un modello alternativo di sviluppo software. Al centro il prezioso (sic!) codice sorgente di Windows.

Secondo Microsoft lo sviluppo del software open source mette in pericolo l'industria stessa del software, mentre l'espansione dei propri schemi per suddividere il codice di Windows è su base controllata (ipocrisia). Secondo un portavoce di Microsoft, lo sviluppo del software open source minaccia (avevamo imparato che favorisce) la proprietà intellettuale degli sviluppatori con risultati terroristici (peggio che in Medio Oriente?!?!). Lo stesso portavoce ha, infatti, affermato che la General Public License (Gpl) ha chiesto agli sviluppatori di dare via materiale di valore e proprietà intellettuali. Per Microsoft, il modello di sviluppo software open source sarebbe pericoloso poiché introdurrebbe la "forte possibilità" di portare a versioni di programmi incompatibili (esattamente come StarOffice :-) ), interoperabilità precarie e prodotti instabili.

Microsoft ha annunciato l'espansione di programmi progettati per dare ai grandi clienti enterprise e agli Isv l'accesso al prezioso codice sorgente di Windows e promuovere un modello alternativo "Shared Source" di sviluppo software. Sotto questo modello, una comunità di sviluppatori (naturalmente selezionata da Microsoft) può vedere il sorgente di Windows, ma non gli è permesso di alterarlo o creare subset del sistema operativo. Il programma formale per gli Isv si chiama Isv Source Licensing (e scommetto che lo dovranno pagare).

Non si è comunque fatta attendere una reazione dal mondo open source. Ieri, un portavoce di una delle società membro della comunità ha affermato che Microsoft sta tentando di diffondere paura, incertezza e dubbi sul movimento open source e sul Gpl. Lo stesso portavoce ha affermato di essere stato utilizzato con successo dalla comunità e di aver contribuito decisivamente allo sviluppo del software open source, senza nessuna ripercussione sulla proprietà intellettuale.


Il firewall Microsoft vulnerabile agli attacchi DoS Ovvero: La non-sicurezza dei firewall MS (19.04.2001)

Il primo :-) flop di Microsoft sul mercato della sicurezza, generato dal suo recente firewall Internet Security and Acceleration (Isa), è arrivato solo poche settimane dopo il suo rilascio, quando gli esperti di sicurezza hanno dichiarato che il prodotto è esposto ad attacchi di tipo denial of service (DoS).

Un comunicato rilasciato recentemente dai SecureXpert Labs ha, infatti, rivelato che l'Isa Server 1.0 di Microsoft, funzionante su piattaforma Windows 2000 con service pack 1.0, è risultato vulnerabile. Come risultato di tale vulnerabilità, il firewall è sensibile ai semplici attacchi basati sulla rete, che bloccano tutto il traffico Web in entrata e in uscita attraverso il firewall sino a che il firewall stesso non viene riavviato.

SecureXpert ha dichiarato che, se il firewall è configurato per utilizzare la funzione 'Web Publishing', l'attacco potrebbe essere condotto remotamente.

Proposta di MicroSFot: da ISA cambiamogli il nome in IHD (Internet Hole and Deceleration) (F. Porta).


Microsoft ripubblica le patch di sicurezza dedicate a Nt Ovvero: La non-sicurezza dei server MS (13.03.2001)

Microsoft ha ripubblicato quattro patch per la sicurezza del suo sistema operativo Windows Nt per fronteggiare la nuova ondata di attacchi proveniente dall'Est Europa e indirizzata contro le installazioni di e-commerce, questo almeno secondo quanto diffuso dall'Fbi.

Microsoft ha pubblicato di recente un annuncio nel quale consiglia vivamente i propri clienti di rivedere immediatamente i quattro comunicati relativi alla sicurezza e pubblicati nel luglio 1998, che dovrebbero permettere di chiudere tutte le falle del sistema che potrebbero essere sfruttate per eventuali attacchi. Le patch dovrebbero risolvere i problemi degli accessi non autorizzati ai server iis sfruttando la consultazione di dati Odbc per mezzo di Rds, l'abuso di Query Sql, l'accesso al registro dei permessi e ai file del web server. La patch Microsoft per escludere la possibilità di accessi non autorizzati ai server Iis, chiamata Ms99-05, era stata originariamente pubblicata dalla società nel lontano 1998, con il nome di Ms98-004.

Microsoft ha inoltre consigliato i propri clienti di abbonarsi al proprio processo di notifica on line per la sicurezza dei prodotti, in modo da essere così immediatamente avvisati della pubblicazione di un nuovo bollettino.


Hp potrebbe abbandonare Microsoft per Linux sui palmari Ovvero: coraggio HP, sei sulla strada giusta! (03.03.2001)

I palmtop Jornada di Hewlett-Packard potrebbero abbandonare la piattaforma Pocket Pc basata su Windows di Microsoft a favore di Linux o Palm Os, questo almeno secondo quanto dichiarato da Iain Morris, nuovo responsabile del gruppo Embedded e Personal System di recente costituzione. L'azienda ha anche annunciato capacità wireless entro l'anno per i suoi palmtop Jornada.

Morris, che è passato ad Hp dopo 23 anni trascorsi con Motorola , ha promesso che uno dei suoi primi obiettivi sarà quello di rivedere la gamma di prodotti del proprio gruppo. Questi includono il clone Java Hp Chai, computer, masterizzatori Cd e servizi wireless.

Per quanto riguarda i Palmtop Jornada, prodotto strategico per il nuovo gruppo Embedded e Personal System di Hp, lo stesso Morris ha dichiarato che non è ancora stato raggiunto il massimo potenziale che potrebbe essere espresso. Forse questo è il motivo per cui potrebbe essere abbandonato il sistema Microsoft, utlizzando il quale, il dispositivo Hp non è ancora riuscito ad esprimere tutte le sue potenzialità.


Microsoft si protegge dai copiatori Ovvero: è sempre più una vessazione usare prodotti Microsoft (12.01.2001)

I prossimi software di Microsoft saranno dotati di un modulo di protezione anticopia, battezzato Product Activation Wizard. La decisione non riguarderà i sistemi operativi, ma le applicazioni, a partire dal futuro Office 10. In termini concreti, l'assistente all'installazione raccoglierà, nel momento in cui si inizierà a far funzionare il programma, una serie di informazioni sui vari elementi hardware del pc di destinazione (frequenza e tipo di processore, capacità dell'hard disk, indirizzo Mac, per esempio). Questi, combinati con il numero di serie del Cd, andranno a comporre una chiave di identificazione unica, che dovrà poi essere comunicata a Microsoft via Internet o telefono. Il costruttore fornirà allora un codice di attivazione del software, indispensabile per farlo funzionare.

In questo modo, ogni esemplare del programma non potrà che essere utilizzabile su un pc unico e identificato, con una tolleranza di due installazioni per quel che concerne Office 10. Su questo sistema di difesa, tuttavia, sorgono alcuni dubbi. Innanzitutto, sorge per l'ennesima volta un problema di privacy, argomento sul quale già in passato Microsoft era caduta in fallo, anche se in questo caso non sembrano esserci rischi di divulgazione dei dati personali degli utenti. E poi che succede se si modifica più volte la configurazione di un pc e, dunque, occorre reinstallare il software?


Windows 2000 non è pronto per i server Web (09.11.2000)

Windows 2000 non è abbastanza sicuro per essere utilizzato come server connesso a Internet, almeno questo è il giudizio di un analista senior del Gartner Group, che si occupa, appunto, di sicurezza. L'analista ha affermato che le società dovranno aspettare fino al termine del prossimo anno prima di far funzionare il sistema operativo su un server Web: "non posso raccomandare Windows 2000 per le connessioni Web poiché possiede una serie di componenti embedded che non sono sufficientemente testati".

Secondo l'analisi del Gartner Group, il sistema operativo di Microsoft diverrà più stabile alla fine del prossimo anno dopo che qualche service pack sarà stato rilasciato e dopo che il flusso dei relativi bug sarà stato pulito.

Molte versioni commerciali di Unix, come Hp-Ux e Sun Solaris, hanno arricchito a sufficienza il livello di sicurezza e sono abbastanza utilizzati su Internet, quindi, secondo l'analista del Gartner Group, Unix è la scelta migliore per la sicurezza.

Per concludere, l'analista del gartner ha affermato che Linux nella versione "privata" (il cui codice non è reso disponibile su Web, ma da società come Red Hat) diverrà l'opzione più sicura nei prossimi cinque anni. Sempre nelle previsioni del Gartner Group, per il 2005 Linux sarà, quindi, il sistema migliore per quanto riguarda la sicurezza.


Date un nome alle due Microsoft!
(
http://www.zdnet.it/zdnet/detnews/default.asp?IdNews=11157&IdCat=132)

Amate così tanto Microsoft da volerne addirittura due? Se la parola del giudice Thomas Penfield Jackson è legge, il vostro sogno potrebbe diventare presto realtà :-)

di Matthew Rothenberg
ZDNet News, 9 giugno 2000

Dopo la sentenza di mercoledì, che stabilisce la divisione in due parti del gigante del software, resta una domanda: che nome dovrebbero avere le nuove aziende per sistemi operativi e applicazioni previste dalla sentenza? Invece di aspettare il processo di appello, ZDNet News coglie l'attimo e sollecita i propri lettori a suggerire una serie di nomi in grado di catturare lo spirito dei tempi e di definire l'identità indipendente di ognuna delle due società.

Per darvi una mano, vi segnalo i frutti della creatività dei redattori:


Da PC WEEK Italia, 2 giugno 2000

"Microsoft protegge Outlook"

Il virus, "I Love You" e i suoi derivati (l'ultimo ha colpito duramente verso metà maggio) hanno provocato un crescente malcontento contro il client di posta elettronica Outlook di Microsoft e le sue funzionalità di scripting, che offrono grandi potenzialità non solo per gli utenti ma anche per gli hacker.

"Se non avessimo avuto Outlook già installato, non penso che oggi lo installerei più", ha dichiarato un responsabile It. "Abbiamo dovuto spegnere il nostro server Exchange per un'intera giornata, per andare in giro a ripulire ogni singolo Pc impiegando diverse ore per ogni macchina".

"Quanto accaduto ti porta veramente a pensare di utilizzare qualcosa che non potrebbe essere colpito dai virus cosi facilmente come Outlook", ha dichiarato un amministratore di rete che è stato costretto a spegnere i suoi server di posta elettronica durante l'ultima epidemia di virus.

Nonostante questi commenti, però, non si assisterà a una massiccia sostituzione dei client di posta elettronica. Molte società hanno fatto pesanti investimenti sui prodotti Microsoft e i costi di una migrazione di questo tipo sarebbero spesso troppo elevati, anche per la necessità di addestrare gli utenti all'utilizzo dei nuovi client.

Invece, utenti ed esperti hanno messo sotto accusa il modello delle applicazioni di Microsoft, con le sue funzionalità che non sono supportate da un adeguato sistema di sicurezza, e l'inerzia dimostrata dalla società in questo campo.

"Gli strumenti di Microsoft creano un ambiente aperto per chi voglia scrivere nuovi programmi, ma nel quale non esiste nessuna funzione di sicurezza integrata", ha commentato un esperto.

"L'approccio di Microsoft mira a fornire all'utente una gran quantità di funzionalità, ma all'aumentare delle funzioni offerte aumenta anche la vulnerabilità dei sistemi", ha dichiarato un responsabile della sicurezza, mettendo in discussione la necessità di fornire il livello di integrazione attualmente esistente tra Windows e Outlook quando meno dell'un per cento degli utenti ha realmente bisogno delle funzioni Vb Script, sulle quali prosperano invece le ultime generazioni di virus.

Secondo molti esperti, Microsoft dovrebbe sentirsi responsabile della minaccia dei virus nati dalla presenza e dal supporto di Vb Script all'interno delle sue applicazioni. Nell'anno ormai trascorso dall'apparizione del virus Melissa, il primo a utilizzare Vb Script per diffondersi e attaccare i sistemi degli utenti attraverso i client di posta elettronica Microsoft, la società non ha fatto niente per prevenire la valanga di virus di questo tipo, sostenendo che le funzioni di scripting sono una caratteristica richiesta dagli utenti.

"Gli utenti ci hanno chiesto di inserire queste funzionalità nei loro prodotti per l'incremento di flessibilità, configurabilità ed estendibilità che può essere fornito dalle funzioni di scripting", ha dichiarato Lisa Gurry, responsabile della linea Office. "Ogni sistema operativo può eseguire script e si possono scrivere virus per ogni applicazione e per ogni piattaforma".

E però innegabile che Melissa, I Love You e i loro discendenti sono nati per attaccare proprio la famiglia di client di posta elettronica Outlook, sfruttando le sue funzionalità e i punti deboli del suo modello di sicurezza, e alla fine Microsoft ha rivisto la sua posizione in questo campo con l'annuncio di una patch.

"Dato l'impatto globale del virus I Love You e la crescente minaccia degli hacker,.riteniamo di dover compiere un passo senza precedenti, limitando alcune popolari funzionalità di Outlook per fornire importanti funzioni di sicurezza per i nostri utenti", ha dichiarato Steven Sinofsky, responsabile della divisione di Microsoft che sviluppa i prodotti Office.

La patch, denominata Outlook Email Security Update e disponibile dal 22 maggio all'indirizzo officeupdate/microsoft.com, fornirà tre funzioni di sicurezza progettate per combattere i virus.

La prima funzione impedisce l'accesso a diversi tipi di file considerati pericolosi quando inviati come allegati ai messaggi di posta elettronica. Questi tipi di file comprendono i programmi (file exe e com), gli script (file.bas,.vbs e js), i collegamenti Internet (Url e i file isn) e i collegamenti a file (file link e pif).

La seconda funzione controlla l'accesso agli indirizzari di Outlook e l'invio di messaggi di posta elettronica da parte di programmi esterni, richiedendo ogni volta l'autorizzazione esplicita dell'utente.

La terza funzione modifica le impostazioni di protezione predefinite per l'area Internet, portandole dal livello di protezione media a quello di protezione alta, che disabilita la maggior parte delle funzioni automatiche di scripting e l'esecuzione dei controlli Activex senza l'autorizzazione dell'utente.

Quanto ci vuole/voleva a fornire un linguaggio di script che al tmpo stesso sia sicuro? [FP]


Windows 2000, gli utenti tentennano

Una percentuale significativa dell'utenza Windows Nt preferisce rimandare l'upgrade a Windows 2000. I piani di migrazione vengono posposti di parecchi mesi, a causa del timore - piuttosto diffuso - che il nuovo sistema operativo possa dimostrarsi troppo instabile o non abbia una immediata influenza sulle attività delle imprese.

Lo scenario emerge da un'indagine che il Giga Information Group ha effettuato interrogando un campione di oltre mille specialisti americani di Windows Nt. Solo il 20% di loro voler passare da Nt a 2000 entro i prossimi 6 o 9 mesi; il 30% parla di un ritardo non inferiore all'anno o addirittura ai 18 mesi. Solo un amministratore su dieci si dice disposto a un upgrade immediato o a brevissimo termine (entro 3 mesi), senza tuttavia precisare una specifica motivazione per una mossa che appare piuttosto onerosa dal punto di vista dei costi e della tempistica.

I risultati dell'inchiesta sono stati comunicati dall'analista Laura DiDio nel corso del convegno GigaWorld It Forum 2000. Nel ristretto novero degli "early adopter" pochi indicano l'Active Directory di Windows 2000 come fattore determinante. Invece, gli attendisti mostrano di nutrire qualche preoccupazione nei confronti delle complessità del nuovo ambiente e della mancanza di personale specializzato.

La stessa DiDio ha fatto osservare che a fronte di una migrazione non facile, Windows 2000 ha i suoi vantaggi: "Crediamo che la Professional Edition sia dieci volte più affidabile di Nt 4.0", ha dichiarato l'analista.

La redazione di MicroSFot si chiede pero' come possa essere sufficiente un fattore dieci per sistemare le cose :-)) [FP, 26.5.2000]


Il sistema operativo NT4 risulta essere il meno sicuro

SecurityFocus.com rende noto che i sistemi operativi Microsoft, specialmente l'NT, hanno avuto il maggior numero di bug rilevati negli ultimi due anni (...prosegui la lettura su ZDnet...)

di Steven J. Vaughan-Nichols

18 maggio 2000


http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00011094-016-A-17-05-2000.html

Microsoft revisiona il modello di sicurezza nella piattaforma Outlook

SI SONO SVEGLIATI!!! (FP)

Dopo più di un anno dalla dura critica per la debole sicurezza nella popolare piattaforma di messaging Outlook, che è stata incolpata di paralizzare universalmente i sistemi di elaborazione propagando gli attacchi virali di virus worm, Microsoft ha finalmente iniziato una revisione che dovrebbe chiudere definitivamente ogni via d'accesso a prossimi ed eventuali attacchi.

Dalla prossima settimana sarà disponibile una patch per le versioni Outlook 98 e 2000, con il relativo email, la gestione contatti e il calendario che rifiuteranno di ricevere o fornire l'accesso a tutti i file o allegati pericolosi, come per esempio l'allegato Vb script che ha trasportato, recentemente, il virus di LoveLetter. In una successiva revisione finale, agli utenti non sarà più concesso di escludere questi controlli. Il cambiamento segna una svolta radicale nella politica di Microsoft, che fino a poco tempo fa aveva incolpato i cattivi utenti di abusare del suo codice per causare problemi, piuttosto che accettare la responsabilità di un modello di sicurezza troppo debole che ha consentito agli sviluppatori un'estrema libertà nella creazione di programmi e aggiunte per Windows.

Microsoft, per rendere disponibili le patch, partirà dal suo canale TechNet, normalmente utilizzato per distribuire i rimedi ai problemi individuati nei propri prodotti, e invierà automaticamente i fix al proprio web site Msn.


WEB STANDARDS GROUP "INCENSED" AT MICROSOFT

Saying that it's "incensed by Microsoft's arrogance," a coalition of developers and users called the Web Standards Project is charging that Microsoft has broken its promise to develop its Internet Explorer 5.5 browser software in conformance with World Wide Web Consortium (W3C) standards. The group's position is that Microsoft's action will make it almost impossible for developers to create documents that follow W3C standards. (Infoworld 10 Apr 2000)

http://www.infoworld.com/articles/en/xml/00/04/10/000410enwebstandards.xml


http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00011058-008-A-11-04-2000.html

Critiche per Explorer 5.5

Il Web Standard Project - un consorzio creato due anni fa da un gruppo di sviluppatori e utenti per la promozione dell'uso di standard all'interno delle pagine Web - ha criticato l'implementazione di Microsoft Internet Explorer 5.5, la versione più recente del browser più diffuso al mondo, attesa per i prossimi mesi. Con questa edizione, affermano gli esponenti del Progetto, Microsoft avrebbe deciso per un netto dietrofront rispetto all'impegno di una maggiore aderenza ai linguaggi standardizzati dal World Wide Web Consortium (il W3c).

I commenti giungono da Jeffrey Zeldman, il responsabile del Web Standard Project, che si è molto stupito apprendendo in un comunicato rilasciato dalla stessa Microsoft della decisione di non supportare più le regole fissate dal W3c e sotoscritte da Microsoft e dal suo rivale Netscape diversi anni fa. In particolare, Zeldman cita il mancato supporto dei fogli stile a cascata (Css1), codificati già nel 1996, e del nucleo del cosiddetto Document Object Model (Dom). Dopo essersi consultato con gli altri membri del comitato direttivo del Progetto, Zeldman ha esplicitato le sue critiche in un comunicato stampa.

Riferendo degli sviluppi registrati nell'ambito del processo antitrust contro Microsoft, in questi giorni il Wall Street Journal ha scritto che le autorità governative vorrebbero costringere Redmond a concedere gratuitamente i diritti di licenza sul codice di Explorer, ma Zeldam ha ribadito che l'organismo da lui diretto non ha una precisa opinione sulle possibili soluzioni legali del caso Microsoft. La decisione di rendere Explorer meno compatibile con gli standard viene tuttavia definita "schizofrenica", specie considerando che poche settimane fa è stata rilasciata la versione Macintosh di Explorer 5 e che questa versione è compatibile con tutte le norme adottate dal W3C. Accanto all'Html 4.0, al Css1 e al Dom, il Web Standard Project promuove la compatibilità con EcmaScript, versione standardizzata di JavaScript.


http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00011031-009-A-15-03-2000.html

Windows Me popola gli incubi degli utenti

Microsoft ha silenziosamente eliminato le funzioni Lan dal futuro sistema operativo client Windows Me. Questa scelta potrebbe di fatto forzare la migrazione delle utenze aziendali verso il nuovo arrivato Windows 2000.

In Windows Millennium Edition (Me), Microsoft ha eliminato il software necessario ad effettuare collegamenti con server Novell Netware o Banyan, e il sistema non supporterà un'interfaccia nell'Active Directory. La mossa sembra quindi lasciare ben poche speranze di upgrade per le piattaforme Windows98, se non quella inevitabile di passare a Windows 2000.

In pratica, tutte le caratteristiche della futura versione di Windows Me la orientano decisamente verso il mercato home oppure small office, ma certamente non verso le realtà aziendali o di network.

La versione Windows Me, che di fatto si propone come successore dell'attuale Windows 98, dovrebbe fare la sua comparsa nel mese di maggio. Trattandosi comunque di Microsoft, la data deve essere considerata puramente indicativa e probabilmente soggetta ai consueti ritardi ai quali ci ha ormai abituato il colosso americano.


Win 2000 è la festa dei bachi (15.02.2000)

Il nuovo sistema operativo di Microsoft avrebbe 63 mila difetti noti, decisamente troppi per un prodotto di nuova uscita venduto a 500 dollari. Secondo quanto riporta ZdNet, che ha intercettato un messaggio interno del capo dei programmatori ai suoi dipendenti, almeno 28 mila di questi potrebbero diventare problemi seri.

Il lato positivo ;-) e' che i 750 mila beta tester hanno fatto un buon lavoro e che il team di 'riparatori' spera di arrivare a quota zero bachi per la prossima release.

Per saperne di più: http://www.zdnet.com/zdnn/stories/news/0,4586,2436920,00.html


Windows 2000 è già nel mirino dell'antitrust europeo (10.02.2000)

http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00010997-001-A-10-02-2000.html

La Commissione Europea ha annunciato l'apertura di un'inchiesta preliminare volta a stabilire se Microsoft abbia o meno introdotto nella sua piattaforma Windows 2000 nuovi elementi tesi a espandere il predominio dell'azienda in segmenti diversi dai personal computer desktop, in particolare i server di rete.

"Utenti finali, Isp e concorrenti ci hanno informati che Microsoft ha progettato il suo nuovo sistema operativo in modo da poter sfruttare la posizione già conquisata nel mercato dei sistemi operativi anche in settori come i server e, in ultima analisi, in tutto l'e-commerce," ha dichiarato il commissario Mario Monti nel corso di una conferenza stampa dedicata alle politiche antitrust in Europa.

Sulla base di queste accuse - secondo le quali alcune componenti di Windows 2000 renderebbero certe funzionalità compatibili solo con altre soluzioni Microsoft - la Commissione ha già proceduto invitando Microsoft a fornire entro quattro settimane una serie di delucidazioni sulla nuova piattaforma. Microsoft ha ovviamente respinto ogni tipo di illazione, osservando che nel mercato dei server la società di Redmond si trova piuttosto a percorrere una strada in salita.

Sulla base delle risposte fornite, la Commissione deciderà se le denunce presentate sono fondate e in tal caso procederà a un'inchiesta formale per abuso di posizione dominante. Secondo il commissario Monti l'iter dell'inchiesta non andrà a interferire con i piani di Microsoft, che ha fissato il lancio di Windows 2000 per il prossimo 17 febbraio. Monti ha anche sottolineato che le indagini non hanno nulla a che fare con i procedimenti in corso attualmente negli Stati Uniti. Se tuttavia dovesse alla fine risultare che Microsoft ha effettivamente violato la normativa antitrust europea, il sistema operativo andrebbe modificato di conseguenza.


Primo virus per Windows 2000

http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00010973-012-A-17-01-2000.html

Il produttore di antivirus F-Secure ha annunciato di aver rilevato la presenza del primo virus scritto specificamente per il nuovo sistema operativo Microsoft Windows 2000. Noto con il nome di Win2K.Intra (o Win2000.Install), il virus non viene considerato dall'azienda come una minaccia seria per gli utenti, visto che al momento la presenza del virus non è stata ancora denunciata al di fuori di quelli che sono stati definit i "ambienti controllati".

Il virus in questione opera soltanto sotto Windows 2000, che verrà distribuito agli utenti a partire dal febbraio prossimo, e non funziona con le altre versioni del sistema operativo Microsoft. F-Secure ha dichiarato di aver ricevuto il virus attraverso un messaggio di e-mail proveniente da un indirizzo anonimo e quindi non ha potuto risalire al progettista. Secondo fonti interne all'azienda, comunque, il virus è stato probabilment e messo a punto da un gruppo internazionale, che avrebbe compiuto questo gesto per avere l'attenzione dei media.


Si dilatano i tempi di rilascio di Exchange 2000
(
http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00010947-004-A-22-12-1999.html)

Nuovo ritardo in casa Microsoft riguardo le tempistiche di rilascio della nuova versione server di Exchange, che arriverà a disposizione di utenti e system integrator solo dalla seconda metà del prossimo anno in avanti. Exchange 2000, evoluzione dell'attuale versione 5.5, amplierà le proprie funzionalità, così come già avvenuto per Lotus Notes, in direzione del le applicazioni di "collaborazione" da distribuire via Web. Sebbene Microsoft abbia confermato la consegna del prodotto alla parte produttiva entro l'estate, il ritardo di Exchange 2000 rispetto a Windows 2000 (che verrà rilasciato il 17 febbraio) sarà di almeno sei mesi. Ritardo che non giover à di certo al piano strategico in chiave knowledge management che la società di Bill Gates aveva fondato sulla piattaforma di groupware, sul nuovo sistema operativo e su Office 2000.
Tra i plus annunciati di Exchange 2000, va ricordato, c'era proprio l'introduzione di un database (Web Store) nato per offrire alle aziende l'operatività del software sulla messaggistica di Windows 2000 e sui documenti di Office 2000 utilizzando il protocolli Internet.


Microsoft declina l'invito

Da PcWeek Italia n.39 (22.11.1999), p. 26

L'organizzazione non-profit Apache Software Foundation (http://xml.apache.org) ha lanciato una nuova iniziativa per la realizzazione di una tecnologia di svilppo web completamente free.

Apache è già famosa per l'omonimo web server open source, e questa volta al centro del progetto c'è la tecnologia XML. Lo scopo è di crere una serie di tool di sviluppo, anch'essi open source, che utilizzano XML, permettendo agli sviluppatori di "vedere" il codice sorgente, poterlo modificare e usare liberamente.

I primi mattoni per la costruzione dei nuovi tool sono stati donati da IBM e Sun che hanno messo a disposizione i loro parser XML. Lotus ha invece contribuito con la propria tecnologia XSL, standard W3C con cui si definisce come deve apparire all'utente finale un documento XML.

Microsoft ha invece declinato l'invito a partecipare al progetto.


L'impegno di Microsoft contro gli internet server Unix

Un articolo pubblicato nel 1996 su
http://inews.tecnet.it/articoli/gennaio96/innovazioni9601b.html
"profeticamente" diceva:

"Con Gibraltar [ora IIS, ndr], Microsoft vuole attaccare con decisione il mercato degli Internet server basati su Unix, migliorando e allargando la serie di strumenti e servizi per Internet disponibili sotto Windows NT.

Jim Allchin, come dimostrano le sue mosse recenti, ci crede molto; il Resource Kit di Windows NT 3.5 contiene già gran parte di quello che serve. Gli utenti Windows più convinti possono confidare fino in fondo nell'impegno di Microsoft sul fronte dei server Internet, ma è meglio che ricordino sempre la legge di Murphy di NT: per avere un buon server, prendere la quantità di memoria consigliata, aggiungere 4 Mbyte e poi raddoppiare per precauzione.

Infatti, per chi intende seguire Microsoft, lesinare sull'hardware è sempre pericoloso."


http://www.ansa.it/fattidelgiorno/19991122160066881/19991122160066881.shtml (23.11.1999)

USA: PROCESSO MICROSOFT, ORA I CONSUMATORI CHIEDONO I DANNI

(ANSA) - NEW YORK, 22 NOV - E' stata aperta in un tribunale di San Francisco la prima causa di risarcimento danni contro Microsoft e potrebbe spianare la strada una lunga serie di azioni legali da parte dei consumatori contro il gigante del software. E' stata la sentenza preliminare del giudice Thomas Jackson a fornire appiglio agli agguerriti avvocati americani: ''Microsoft e' un monopolio e ha danneggiato i consumatori'', si legge nel dispositivo; semaforo verde quindi per gli utenti di Windows che possono ora provare a bussare a quattrini. ''Questo e' l'inizio di un'escalation di citazioni - ha dichiarato Stephen Axin, un avvocato specializzato in materia di antitrust - Microsoft rischia di essere travolta dalle cause come e' capitato all'industria del tabacco''. Da Redmond, quartier generale della societa' di Bill Gates, ostentano nervi calmi: ''Avevamo gia' messo in conto di avere a che fare con questo tipo di cause'', ha dichiarato Tom Burt, uno degli esponenti di spicco del collegio legale di Microsoft. Terry Gross, uno dei tre avvocati che hanno avviato la causa collettiva di risarcimento danni contro Microsoft non ha specificato ancora quali saranno le richieste economiche dei suoi assistiti, ma ha sottolineato che nello stato della California si aspetta di rappresentare sino a dieci milioni di persone. Intanto a Washington, dove e' tuttora aperto il fronte principale contro Microsoft, il giudice Jackson, sempre piu' deciso a far si' che il primo produttore mondiale di programmi per computer trovi un accordo extragiudiziale con il dipartimento alla Giustizia, ha nominato Richard Posner, un alto magistrato ultraconservatore della corte di Appello di Chicago, nel ruolo di mediatore. La nomina di Posner potrebbe segnare un punto a favore di Microsoft: l'anziano giudice infatti e' autore di numerose pubblicazioni aspramente critiche nei confronti della tradizionale giurisprudenza antitrust. ''Le analisi economiche suggeriscono che anche quando le imprese che operano in regime di monopolio praticano prezzi da monopolio, smembrarle non e' mai conveniente'', scrisse Posner nel 1976.(ANSA). EMC


http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00010910-002-A-15-11-1999.html (17.11.1999)

BubbleBoy diventa il virus più pericoloso della storia

Secondo gli esperti di antivirus, BubbleBoy è per ora il virus più pericoloso della storia dell'informatica in rete, perché è il primo che riesce a infettare il corpo di una e-mail senza passare per un attachment. Il baco, che prende il nome da un personaggio della serie Tv "Seinfeld", è uno script Visual Basic, che apre una falla di sicurezza nelle applicazioni Internet Explorer 5 e Outlook di Microsoft. Quando viene aperto, esso inserisce nella sequenza di start-up della e-mail lo script Update.Hta, cosicché alla successiva accensione del pc, gli sarà possibile propagarsi a tutti gli indirizzi di posta presenti nell'inbox di Outlook (Melissa si fermava ai primi 50). Dato che non necessita di un file allegato e può funzionare anche solo dalla finestra di preview del programma di posta, le possibilità di diffusione sono elevatissime e anche gli utilizzatori più avveduti possono essere colpiti.

Una patch, tuttavia, è già disponibile sul sito Microsoft e si può ovviare anche settando la sicurezza di Explorer su "alto". Il virus funziona solo con le versioni inglese e spagnola di Ie5, su Windows 95, 98 e 2000.

Specialisti di antivirus come Symantec o Network Associates hanno rilevato come BubbleBoy non sia stato diffuso sconsideratamente e, dunque, le possibilità di infezione siano rare. L'autore, probabilmente, risiede in Argentina e ha inviato il virus direttamente a questi specialisti, per provare che è stato possibile realizzarlo. Ma ora che lo sappiamo tutti, non è escluso che qualcuno possa approfittarne, creando qualcosa di simile e poi buttandolo in rete.


La testimonianza del Vicepresidente di Apple Computer (16.11.1999)
Un documento molto tagliente sulle azioni di Microsfot contro i browser per MacOS, Quicktime e Office per Mac.

http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00010904-003-A-09-11-1999.html (10.11.1999)

Microsoft: ora tocca all'Europa

Dopo il primo giudizio negativo emesso dai tribunali americani, ora Microsoft attende la conclusione delle indagini che l'Unione europea ha messo in pista, sempre allo scopo di stabilire se l'azienda abbia o meno violato la normativa antitrust (diversa nel Vecchio Continente). Un portavoce del commissario europeo Mario Monti ha fatto sapere di avere sotto analisi le istanze presentate da almeno due produttori, uno di software e l'altro di pc. Oggetto del contendere è sempre l'abuso di posizione dominante anche sul mercato continentale dei sistemi operativi. Almeno una delle due indagini è in corso dallo scorso dicembre, ma non esistono limiti temporali per la durata di un'indagine avviata dalla Commissione europea. Nessuna personalità ufficiale europea se l'è sentita di commentare il giudizio pronunciatoda Thomas Penfield Jackson, ma è stata comunque rimarcata la sostanziale identità di vedute in materia di antitrust.


From Judge Jackson's fact finding (8.11.1999):

"By ensuring that Internet Explorer would launch in certain circumstances even if Navigator were set as the default, and even if the consumer had removed all conspicuous means of invoking Internet Explorer, Microsoft created confusion and frustration for consumers, and increased technical support costs for business customers."

(...)

"it is indicative of monopoly power that Microsoft felt that it had substantial discretion in setting the price of its Windows 98 upgrade product (the operating system product it sells to existing users of Windows 95). A Microsoft study from November 1997 reveals that the company could have charged $49 for an upgrade to Windows 98 -- there is no reason to believe that the $49 price would have been unprofitable -- but the study identifies $89 as the revenue-maximizing price. Microsoft thus opted for the higher price."


Su http://www.lineaedp.agepe.it/edpnews/pagina/00010879-002-A-15-10-1999.html si legge tra l'altro:

"(...) sembra ormai cosa certa che per la versione commerciale di Windows 2000 si debba attendere il prossimo febbraio. La casa di Bill Gates intenderebbe, infatti, assicurarsi dell'affidabilità del prodotto prima di immetterlo sul mercato, lasciando passare la tappa minacciosa del Millennium Bug".

Cioè: Windows 2000 ha i suoi bug e in più ha il bug Y2K?! Allora è meglio evitarne l'uso :-)


NetWork News Italia, 20 settembre 1999, p. 4

Privacy a rischio su HotMail, di Renzo Zonin

L'intrusione nel sistema di posta elettronica di Microsoft, utilizzato da più di 40 milioni di utenti, ripropone la questione della sicurezza dei servizi Internet.

Microsoft ha rimediato un'ennesima figuraccia quando, alla fine dello scorso agosto, un bug nel software del sistema ha reso visibili i messaggi delle caselle di posta personali di HotMail a chiunque conoscesse un minimo di Html, o più semplicemente l'indirizzo di qualche sito Internet di hacker.

Hotmail è il più noto sito Internet gratuito di posta elettronica e, dopo l'acquisizione da parte del colosso di Redmond, era stato forzato a cambiare il suo software di base da Unix a Nt.

Il problema della mancata protezione della privacy a causa di bug o deficienze del software si è riproposto molto spesso negli ultimi mesi sui software Microsoft.

Il bug che ha colpito HotMail è infatti solo l'ultimo di una lunga serie di incidenti di percorso che hanno afflitto a vario titolo Internet Explorer, Office 2000, alcune versioni di Word, e recentemente anche la Java Virtual Machine "made in Redmond". Essa, in determinate situazioni, permetteva addirittura all'applet di uscire dalla sandbox per operare indisturbata sul computer ospite. Secondo Microsoft, il bug di HotMail è stato eliminato circa 10 ore dopo la comunicazione ufficiale della sua scoperta, ma sembra che esso fosse in realtà noto da molto tempo alle comunità di hacker. Secondo Wired News, Hackers Unite ha rivendicato la responsabilità di aver reso pubblica la falla nella sicurezza Microsoft (facendo ritenere si trattasse di un fatto noto nella comunità underground).

"Non volevamo fare danni, abbiamo solo voluto mostrare al mondo quanto è scarsa la sicurezza nei prodotti Microsoft, e questa azienda ha quasi il monopolio sul software per computer" ha detto Ljiung. Il codice Html per accedere a HotMail senza password è composto di appena nove righe, ed è apparso pubblicamente per la prima volta su un sito Internet svedese*. Il codice è assolutamente banale, tanto che Richard Smith, il presidente di Phar Lap che ha contribuito alla cattura dell'autore del virus Melissa, lo ha definito addirittura "trivial", elementare.

* Si trova su: http://www.geocities.com/SunsetStrip/Balcony/8985/index.html


APPLE DEVELOPER CONNECTION NEWS
Issue 174
September 27, 1999

This issue is also available online at http://developer.apple.com/devnews/.

Macintosh Server Recruited by the Army for Improved Security

StarNine Technologies has announced that the U.S. Army's main web site, http://www.army.mil, is now being served by StarNine's WebSTAR Server Suite running on the Mac OS.

The Army site had previously been served from a Windows NT-based server, when it was hacked into by a 19-year old Wisconsin man who was arrested for malicious altering. After careful evaluation of WebSTAR on the Mac OS, and a review of the World Wide Web Consortium's (W3C) favorable reports on WebSTAR's security, the switch to WebSTAR on the Mac OS has been completed.

You can read W3C's general security analysis at its web site: http://www.w3.org/Security/faq/wwwsf1.html.

http://www.starnine.com/about/whatsnew.html