Interview with Bertolucci 1
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News: Bertolucci's interview 1

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Il Presidente della Rai, Roberto Zaccaria, adesso dice: spero che Bertolucci ci ripensi.
"Adesso? Da venerdì sera sono impegnato con Mediaset, dove c'è una controparte presente, che ti risponde. Alla Rai ti trattano in modo inaccettabile, con una brutalità accompagnata da una incapacità di decidere: i danni a chi lavora sono gravissimi".
Qualcuno ha scritto che ci sarebbe stata una "gara" Rai-Mediaset su "L'assedio"...
Falsità. Ricostruzioni deviate. L'unica verità è che venerdì mattina alle 11 la mia agente, Carol Levi, è stata raggiunta dalla segretaria del direttore generale Pierluigi Celli: il contratto è sospeso, rivolgetevi a Sergio Silva, responsabile della Fiction". La Levi si è precipitata, Silva le ha detto: "Confermo, la motivazione arriverà per iscritto a giorni". E noi che dovevamo fare? Ci siamo rivolti alla concorrenza...Mediaset ha impiegato poche ore a decidere. Sia chiaro: alle stesse condizioni economiche della Rai. Non una lira di più".
E nei giorni passati?
"La Levi ha telefonato tre volte al giorno per dieci giorni alla segreteria di Celli per chiedere notizie del contratto. Mai una risposta. Molto offensivo. Non sono stato io a chiedere di lavorare con la Rai ma i vertici precedenti a insistere con me. Con amicizia e simpatia."
Però lei ha parlato con Zaccaria venerdì pomeriggio...
Sì. E devo dare atto che il presidente si è mosso tempestivamente. Ma la sua risposta purtroppo è arrivata in ritardo. Mi chiedo cosa sarebbe accaduto a un collega con meno visibilità... io ho la fortuna di trovare altri interlocutori. Ma gli altri? So che ci sono molti altri cineasti in questa situazione. Mi sono esposto anche per segnalare un problema più vasto. La Rai sembra super partes: crea drammi, problemi, ma non deve mai giustificarsi".
Tre miliardi per i diritti di un film da 60 minuti. Celli forse pensa che il costo sia eccessivo...
Ridicolo, non voglio nemmeno prendere in considerazione quel dubbio... I costi sono stati regolarmente monitorati e approvati da tutte le strutture Rai. All'ultimo momento ecco la mossa mafiosetta: contratto sospeso. Tipico modo per prendere per il collo chi produce e obbligarlo a fare film sottocosto che poi, in tv, risulteranno squallidi e privi di interesse, come spesso succede":
Cosa pensa di questa storia?
"Che tutto ciò non aiuta la creatività di un autore che tra poche ore comincerà a girare. E' l'offesa peggiore. Perché fatta al film, non a me. Poi mi viene in mente il Titanic".
Il Titanic?
"In Italia si vedono molti segnali positivi, penso all'abolizione della censura. Però, in certi casi, l'Italia può diventare un Titanic che va a sbattere contro un iceberg".
La Rai è un iceberg che può affondare il Titanic-Italia?
"Per carità. Manteniamo il senso delle proporzioni... Lo è stato per la mia vicenda personale. Però consiglio ai comandanti del vapore a stare molto accorti".
Le dispiace di non lavorare più alla Rai?
"Prima ero contento: la Rai non martirizza i film con gli spot, anche se a Mediaset mi hanno garantito che i passaggi pubblicitari saranno appena due. Adesso sono ben felice: ho capito cos'è la Rai. E temo sia irriformabile".
Intervista di Paolo Conti a Bernardo Bertolucci su Il Corriere della Sera del 16 marzo 1998