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News: Bertolucci istruzioni per l'uso

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Quando si va all'Opera è preferibile leggere prima il libretto per orientarsi meglio oppure abbandonarsi vergini alle emozioni della serata? Un analogo dilemma propone "L'assedio", il nuovo film di Bernardo Bertolucci in uscita la prossima settimana: andarci senza preparazione o godersi in anticipo il racconto originale dell'omonimo volume edito da Garzanti (pagg. 182, L. 25 mila)?(...)
    Sulla pagina la vicenda è ambientata a Londra, mentre il regista l'ha trasferita nel romano Vicolo del Bottino, all'imbocco della metropolitana di Piazza di Spagna. per l'occasione è stato utilizzato un palazzetto d'epoca, pare lo steso in cui D'Annunzio scrisse "Il Piacere", che diventa il protagonista.
    A parte alcune variazioni e abbellimenti, la pellicola si snoda sulla falsariga di Lasdun affrontando il singolare rapporto tra una giovane immigrata, che scopriamo avere il marito prigioniero politico nel suo lontano Paese, e lo stralunato musicista britannico per ilquale fa la prestaservizi. L'assedio, timido e garbato, è quello amoroso che Mr. Kinsky pone alla ragazza (Marietta nel libro, Shandurai sullo schermo), con risvolti che non svelo per non guastare le sorprese di un film incantevole. Lo stesso che la Rai si è persa a favore di Mediaset per uno stupido puntiglio sui costi, del resto contenutissimi; e chissà che musi lunghi in Viale Mazzini quando si accorgeranno di cosa si sono persi. A questo punto, mi pare di aver maturato una risposta al problema posto all'inizio: il racconto, affascinante anche quello, leggetelo dopo. Per gustare nel ricordo un'altra volta le atmosfere, i colori, le musiche: e per constatare come a livello di alta qualità cinema e letteratura possono gratificarsi a vicenda.

Recensione di Tullio Kezich dal Corriere della Sera del 30 gennaio 1999