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Castiglione Cosentino (m.l.m. 360 ab. 3200)
Fondato nel secolo IX, ai tempi delle invasioni saracene, pare che si chiamasse Guarano. Poichè si trovava in un territorio della famiglia Cosentina ne prese, in seguito, il nome. Nel 1459 fu conquistato e saccheggiato da Re Ferrante d'Aragona. Fu quasi distrutto dal terremoto del 1835 e fra i soccorritori vi fu anche Alessandro Dumas.
Ambiente paesistico
L'abitato è su uno sperone alle falde del Monte Scuro e s'affaccia, splendido balcone naturale, sulla valle del Crati.
Patrimonio storico artistico ed archeologico
Convento dei Cappuccini. Fondato nel 1610, conserva pregevoli opere d'arte tra cui un ciborio a forma templare, risalente al seicento.
Chiesa Conventuale. Ha l'altare maggiore in legno con una custodia intarsiata di madreperla.
Servizi ed altre risorse complementari.
Una caratteristica del paese sono le "Edicolette votive e le fontane che i Castiglionesi hanno costruito in epoche diverse e in diverse contrade, in genere a segnare i crocevia". Il 13 giugno festeggiamenti in onore del Santo Patrono, S.Antonio da Padova. Castiglione Scalo, dove si è avuto un grosso sviluppo urbanistico, è sede di una consistente rete commerciale al dettaglio e all'ingrosso, di numerosi ristoranti, servizi pubblici e privati. Vi è una nota discoteca meta dei giovani cosentini e dei paesi vicini.
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