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21.a giornata

UNA VITORIA DAVANTI A POCHI INTIMI

NARDO’	               MANFREDONIA
Bruno	               Mercetti
Potì	               Tridente
Campanella	       Castellaneta (Lo Bascio)
Annicchiarico	       Latrofa
Moschella (53’ Stafico)Costantino
Toledo	               Papagni
Cazzella (80’ Nestola) Montecassino
Stasi	               D’Ambrosio
Castillo	       Tomeo
Protano	               De Napoli (Guadagnolo)
Viggiano (47’ Bolzan)  Belfiore
	
	
All. Spagnulo	       All. Armenise
Il Nardò conferma la tradizione del nuovo allenatore vincente. Era già successo l’anno scorso con Lombardo (1-0 al Foggia), con Maestripieri (1-0 a Catanzaro), quest’anno con Rollo (2-1 con la Sangiuseppese) e ora con Spagnulo si batte il Manfredonia. Sesto allenatore in due anni per la squadra granata, chiamato a ricomporre uno spogliatoio ormai frantumato dopo la clamorosa debacle di Grottaglie. Difficile il compito di Spagnulo, all’esordio come allenatore in assoluto. Dovrà dare delle motivazioni ad un gruppo che ne ha dimostrate ben poche nel momento in cui si poteva ancora ambire a posizioni di vertice. Cosa farà ora con un campionato ormai semi-fallimentare? Da parte nostra un grande in bocca al lupo. Continua comunque il paradosso della gestione neretina. Grande continuità societaria e imbarazzante improvvisazione nelle scelte tecniche. Ma ormai ci siamo abituati. Nardò calcio, porto di mare.

La partita.

Davanti a pochi e infreddoliti fedelissimi, il Nardò ha dato dimostrazione delle sue potenzialità mettendo subito sotto la squadra foggiana. Il vantaggio è venuto solo a fine tempo, ma in precedenza Viggiano e Castillo avevano duramente impegnato il portiere dauno Mercetti. Il Nardò di Spagnulo è sembrato molto essenziale nelle giocate non disdegnando i lanci lunghi per le giocate delle due punte centrali, innescate anche dalle progressioni incisive di Cazzella sulla fascia sinistra. Poco gioco ragionato, ma veloci accelerazioni nelle maglie della difesa manfredoniana. Bello il primo gol. Castillo scende sulla fascia sinistra, trova il fondo e mette al centro un cross basso e tagliente. Arriva in corsa Viggiano e in tuffo anticipa il diretto avversario, deviando all’angolo opposto. Un gol alla Inzaghi, per capirci. Baci e inchini per i tifosi stavolta, dopo le provocazioni del gol precedente. Finalmente pace fatta con i tifosi e applausi per tutti.

Il s.t. è ancora di marca granata. Viggiano, acciaccato, lascia il posto al rientrante Bolzan (anche lui non al meglio). L’argentino si fa subito notare per una precisa punizione-cross per la testa di Toledo. 2-0. Il Manfredonia abbozza una reazione, ma è poca cosa. Esce anche Moschella per infortunio, sostituito da Stafico. Al 17’ discesa di Castillo, questa volta sulla sinistra e palla in mezzo per l’accorrente Cazzella. Piatto destro e gol. 3-0. Il Nardò tira i remi in barca. La partita cala di tono. Il Manfredonia cerca di salvare la faccia. E ci riesce. Buco di Campanella sulla sinistra, si invola Costantino che becca in area Guadagnolo. Girata volante e gol. Gli ultimi minuti riservano ancora due infortuni. Esce Bolzan con un malanno muscolare e Cazzella con una ginocchiata del maldestro Mercetti sulla schiena.

Si ritorna alla vittoria. La prima del 2003. La classifica rimane immutata, ma si attende ancora il responso per il furto di Potenza. Difficile capire le prospettive di questa squadra. Il vertice è ormai lontano, ma i play-off sono solo a tre punti. Proviamoci.

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